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Una "Mappa delle Innovazioni" per non perdere la bussola!

Innovare oggi non rappresenta più una novità ma un dato di fatto. In un settore maturo e saturo di consumi come quello del tissue l'innovazione rappresenta l'ancora di salvezza per mantenere e consolidare la propria quota di mercato.

Un mercato che vale circa 40.000 milioni di USD (fonte Euromonitor Int.) ed una produzione totale pari a 24.796.000 tonnellate di tissue annue di cui 1.409.000 tonnellate prodotte in Italia (dati stimati su produzione 2005 fonte Paperloop). Proporre un prodotto innovativo e ben fatto è una carta vincente per affrontare le sfide di un mercato molto competitivo e differenziato.


Perini Journal


Le strategie di valorizzazione del prodotto finito messe a punto dalle aziende che operano nel mercato del tissue si ripercuotono sulle aziende che a monte forniscono gli impianti di produzione. Tali impianti diventano pertanto l'oggetto del desiderio delle strategie di lungo termine sui quali però incombe la spada di Damocle del prezzo. La riduzione dei margini di guadagno ed il conseguente ridimensionamento dell'industria del converting ha portato i trasformatori ha ridisegnare il piano degli investimenti spostando l'asse della bilancia verso un taglio dei costi. Da sempre la forbice prezzo/qualità caratterizza le scelte di investimento strategiche ed in alcuni casi la variabile prezzo prevarica l'elemento performance. Scelte capaci di garantire dei benefici finanziari nel breve periodo ma altrettanto rischiose in un'ottica di lungo termine. Tra le cause che hanno favorito l'allargamento della forbice possiamo annoverare la necessità di recuperare i livelli di redditività erosi dalla crescita dei costi a sua volta generata da forti incrementi nei prezzi delle materie prime. Per questo anche i produttori di tissue hanno bisogno oggi di adottare una politica di riduzione dei costi, massimizzazione dei profitti e ricerca della "miglior offerta" tipica dei settori dei prodotti di largo consumo.


INOLTRE LO SVILUPPO DI PICCOLE AZIENDE CAPACI DI FORNIRE BENI DUREVOLI AD UN PREZZO INFERIORE O PER USARE UN TERMINE TECNICO "SOTTO COSTO" ha contribuito ad inquinare il mercato lasciando sperare in un effimero recupero dei margini. La crescente proposta di macchinari garanti di elevate performance produttive ad un prezzo insolito, al di sotto delle soglie previste dal mercato, si è trasformata in un ostacolo destabilizzante nelle decisione di investimento del management creando confusione nell'offerta. Per questo innovare significa anche calcolare l'effettivo ritorno sull'investimento (ROI) in termini di benefici tangibili capaci di apportare un ritorno diretto sul prodotto ed indiretto sull'investimento. Capire cosa l'industria metalmeccanica offra oggi è essenziale per poter trasformare gli investimenti in capitale reddittizio. Fornire beni industriali non è l'unica mission aziendale delle imprese che producono macchinari ma piuttosto un aspetto consolidato ed indispensabile a cui all'offerta di tecnologia si affiancano soluzioni all'avanguardia capaci di combinare l'aspetto materiale (il bene durevole) e l'aspetto intangibile (la consulenza, il supporto, il servizio, la competenza).


AL DI LÀ DEI TRATTI COMUNI CARATTERIZZANTI I MACCHINARI DEDITI ALLA TRASFORMAZIONE è ben chiara l'esigenza di innovazione intesa come rinnovamento della parte hardware e software in modo da ottenere un risultato completo, durevole ed efficace.

La Fabio Perini SpA da sempre all'avanguardia nella produzione di macchinari dediti alla trasformazione del tissue e presente sul mercato da quarant'anni è diventata un riferimento per il settore. L'appartenenza alla Divisione Tissue del gruppo Körber PaperLink (KPL) le ha permesso negli ultimi anni di migliorare le proprie tecnologie ideando soluzioni capaci di anticipare le richieste di un mercato avido di modernizzazione ma bisognoso di cambiamenti. Da qui l'impresa si è mossa verso tre direzioni fondamentali (riduzione dei costi per i traformatori con massimizzazione dell'efficienza globale degli impianti, diversificazione del prodotto e implementazione del sistema di avvolgimento) per apportare un concreto risultato ai trasformatori ed affrontare le sfide del mercato. Tre linee guida che rappresentano le coordinate della Mappa tecnologica proposta dalla Fabio Perini SpA per non perdere la bussola in un mercato competitivo ed agguerrito. La competizione crescente determina soluzioni innovative in cui il know-how e l'expertise dell'azienda sono un valido aiuto a tutto il settore. In queste pagine vi proponiamo un viaggio virtuale finalizzato a farvi raggiungere dei traguardi "volanti" ma di lungo termine per il vostro business.


COME OGNI VIAGGIO CHE SI RISPETTI, VIRTUALE O NON, OCCORRE PARTIRE DA UNA BASE CHE IN QUESTO CASO È RAPPRESENTATA DALL'ORIGINE DEL PROCESSO DI TRASFORMAZIONE OSSIA GLI SVOLGITORI.

Queste macchine immettono per prime la carta nel processo produttivo e garantiscono l'alimentazione di tutto il sistema. Il tempo impiegato per il cambio bobina, un handicap individuato e sollecitato dagli operatori sempre alla ricerca della massimizzazione produttiva, rappresenta un grosso limite nell'efficienza globale del ciclo produttivo in cui la necessità di garantire una produzione in continuo assume una posizione chiave per decretare l'efficienza del sistema. Da qui nasce l'innovativo svolgitore modello 375. Completamente automatico e studiato per eseguire il cambio bobina in movimento alla velocità di 150 m/min, il 375 è stato ideato e progettato secondo il concetto "non stop" finalizzato ad eliminare i tempi di downtime necessari per il cambio bobina assicurando un processo fluido, senza sprechi con la massimizzazione dell'efficienza dell'impianto di trasformazione.

Considerando infatti che il tempo di cambio bobina per uno svolgiotore manuale si aggira intorno ai 5 minuti mentre per uno svolgitore automatico (con sistema non stop) il tempo si riduce a 30 secondi ottenendo un risparmio del tempo pari al 90% in ogni turno. Un dato rilevante che si ripercuote sulla produttività di tutto l'impianto. Infatti il mod. 375 assicura l'alimentazione costante e continua alla ribobinatrice. Anche il lavoro degli operatori è facilitato poiché non sono necessari interventi manuali.


LA DIVERSIFICAZIONE DEL PRODOTTO È IL SECONDO ASPETTO TENUTO IN CONSIDERAZIONE DAL COSTRUTTORE LUCCHESE NELLA PROGETTAZIONE DEI GOFFRATORI, oggetto della seconda tappa del nostro percorso. Il nuovo goffratore 471C acciaio/gomma è un modello modulare di facile operabilità e versatilità capace di raggiungere la velocità di 700 m/min. La possibilità di sostituire tutti i rulli (20 minuti per ognuno), unita all'opportunità di cambiare la produzione da punte dentro a punte fuori su ogni singola stazione in modo semplice e veloce, offrono massima flessibilità nel cambio decoro. Così come flessibilità ed efficienza sono le caratteristiche principali anche per il goffratore-laminatore modello 477C, concepito per la produzione di rotoli igienici o asciugatutto. Si tratta di un modello multi-funzionale ed innovativo (goffra separatamente due veli di carta unendoli tra loro tramite una leggera applicazione di colla) capace di raggiungere la velocità di 700 m/min con colla e fino a 800 m/min senza colla. Anche in questo caso flessibilità nel cambio decoro e cambio rapido dei rulli goffratori in circa 20 min.

Il cambio camicia in tempi record, meno di 10 minuti (senza utilizzo di utensili) ed il sistema di decoro brevettato Deco DESL (usato per prodotti asciugatutto) sono le caratteristiche principali del modello goffratore-laminatore 478B capace di raggiungere una velocità di incollaggio di 700 m/min ed ottimizzato per i prodotti goffra incolla. Anche per questi modelli il concetto di ritorno di investimento è ben chiaro. Grazie infatti alla possibilità di velocizzare le fasi di cambio decoro unito alla velocità del cambio rulli permettono di guadagnare tempo nel ciclo di produzione aumentando la produttività dell'impianto.


L'IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA DI AVVOLGIMENTO COSTITUISCE IL TERZO PUNTO CHIAVE DI RIFERIMENTO PER LA PROGETTAZIONE DI MACCHINARI EFFICIENTI E PRODUTTIVI. Infatti il centro nevralgico della linea di trasformazione trova il suo essere nella ribobinatrice, la terza fermata del nostro percorso.

Da sempre cuore della linea di trasformazione, la ribobinatrice rappresenta il fulcro della produttività degli impianti.

Da qui il nuovo modello TIME700 in cui flessibilità ed efficienza sono le sue caratteristiche principali. Nata dalla generazione di macchinari TIME, successiva al collaudato sistema di avvolgimento Sincro, questa ribobinatrice garantisce qualità e velocità di avvolgimento fino a 700 m/min per formati 2700 mm e la produzione di 45 log/min con punzoncini e 60 log/min senza punzoncini. La nuova geometria dei rulli e l'introduzione del sistema di accrescimento del log con punzoncini garantiscono il perfetto controllo dello stesso durante l'avvolgimento.


AVVOLGIMENTO PERIFERICO O CENTRALE PER LA VOSTRA NUOVA LINEA DI TRASFORMAZIONE? Un quesito che trova la sua risposta nel modello TIME capace di garantire entrambe le produzioni: rotoli ad alta, media e bassa densità, ad elevata velocità. Morbidezza, differenza di densità, stabilità nell'avvolgimento sono solo alcune delle sue caratteristiche.

Grazie ad un'ampia finestra operativa la tecnologia TIME consente la produzione di rotoli igienici con un maggior diametro ed uno stesso numero di strappi oppure rotoli con lo stesso diametro riducendo il numero degli strappi.

Una caratteristica di flessibilità che offre un ritorno diretto sul prodotto (maggiore flessibilità di produzione) ed un ritorno indiretto sull'investimento determinato dall'elevate velocità dell'impianto. Infatti questa flessibilità di produzione unita ad una maggiore velocità della linea permette di ridurre il capitale investito, per tonnellata prodotta, assicurando un risultato più remunerativo dovuto anche alla riduzione degli sprechi di produzione.


L'ASPETTO SINERGICO DELLE COMPONENTI MACCHINA DETERMINA UNA SINCRONIZZAZIONE DI TUTTI GLI ELEMENTI DELLE LINEA per cui un aumento delle performance della ribobinatrice in termini di velocità si riflette su tutti i gruppi che compongono l'impianto ed anche sulla tubiera che segue in parallelo la fase di trasformazione ed è strettamente connessa alla velocità della ribobinatrice. Pertanto l'obiettivo del conseguimento di efficienza globale deve essere perseguito da ogni macchinario a cui si deferisce lo svolgimento di un'attività armoniosa e sinergica capace di garantire il miglior risultato di una perfetta catena di montaggio. Per questo anche le tubiere assumono un ruolo chiave nel processo di trasformazione. Ad esse viene demandato il non semplice compito di "un'anima perfetta". Il modello 282, proposto sul mercato da qualche mese, è una tubiera con formatore verticale e mandrino fisso, che produce anime in cartone fino a 5.500 mm di lunghezza con diametro variabile da 36 mm a 50 mm, alla velocità massima di 165 m/min. Un modello in cui ogni fase di lavoro della macchina è regolata e sincronizzata elettronicamente. I gruppi che la costituiscono sono tre: gruppo formatore, gruppo di taglio, gruppo scarico tubi. Concepita per rispondere alle esigenze dei trasformatori in termini di capacità produttiva la nuova tubiera garantisce maggiore stabilità al processo di formazione ed incollaggio dell'anima grazie al controllo con doppia motorizzazione del formatore che conferisce maggiore sensibilità al sistema durante le variazioni di carico che si verificano in funzione delle diverse velocità di produzione. Così come la nuova struttura più solida garantisce stabilità al processo produttivo ad elevate velocità. I nuovi accorgimenti tecnici facilitano anche la messa a punto da parte dell'operatore e si ripercuotono sull'efficienza di tutto il sistema produttivo.


PERDERE LA BUSSOLA NEL MERCATO DEL TISSUE NON È DIFFICILE ma diventa altrettanto semplice definire dei punti di riferimento per capire le coordinate del mercato. Coordinate dettate dalla legge dei consumi, dalla concorrenza crescente, dalla congiuntura economica, dall'aumento del prezzo delle materie prime che trovano tutte una stessa direzione nell'innovazione fatta con criteri qualitativi e non solo di riduzione del prezzo. Creare valore aggiunto al brand e proporre nuovi rotoli sul mercato facilita nuovi business o consolida quelli già esistenti.

Innovare significa offrire soluzioni sempre all'avanguardia capaci di migliorare l'utilizzo da parte dei consumatori finali così come implementare le strategie aziendali per non perdere le quote di mercato. L'innovazione è sicuramente un key driver dello sviluppo e della crescita, pertanto occorre non perdere la bussola ma tenere sempre presente l'obiettivo di creazione del vantaggio reale al consumatore finale, che si ottiene solo attraverso una tecnologia ben orientata verso l'avanguardia.

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