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Sottili pareti di cartone per costruire le città del futuro

“Muri” e “lampade” di cartone: 25 opere firmate dai maggiori architetti e designer italiani, esposte negli ampi spazi industriali dell’ex Manifattura Tabacchi di Lucca.

Lucia Maffei


Un’antica città italiana: Lucca. Un inusuale spazio di archeologia industriale collocato nel cuore della città: la Ex-Manifattura Tabacchi. Un materiale ormai simbolo del ri-uso: il Cartone.

Da questo sapiente mix d’insoliti ingredienti è nata la Mostra “Città Sottili”. Il risultato, senza dubbio affascinante, merita attenzione e rispetto per la maestria con la quale si sono resi omogenei spazi e temi apparentemente lontani tra loro.

Il “riciclo” architettonico e artistico di un materiale povero come il cartone non ha proposto solo opere di arte astratta, ma creato invece avveniristiche soluzioni costruttive e oggetti d’uso domestico di sorprendente fascino.


I “MURI” E LE “LAMPADE” DI CARTONE, 25 OPERE FIRMATE DAI MAGGIORI ARCHITETTI E DESIGNER ITALIANI, esposte negli ampi spazi industriali dell’ex Manifattura Tabacchi di Lucca, hanno altresì restituito vita e nuove funzioni ad un luogo storico. L’imponente cittadella industriale, fino a poco tempo fa inaccessibile, per oltre un secolo è stata uno dei cuori pulsanti dell’economia lucchese, il luogo dove nasceva l’inconfondibile Sigaro Toscano lavorato a mano. La Mostra è stata dunque anche l’occasione di aprire, per la prima volta, le porte dell’ex opificio ai visitatori.


L’EVENTO “CITTÀ SOTTILI” HA INDIVIDUATO NEL CARTONE IL SUO TEMA CENTRALE correlandolo al concetto di spazio urbano e scandagliandone i possibili modi d’utilizzo nella progettazione di architetture temporanee, ma anche sperimentandone le potenzialità di applicazione nel design industriale. Sottile, temporaneo, leggero il cartone permette di creare strutture a basso costo, reversibili e riciclabili, che non alterano la scena fissa, pur proponendone un continuo aggiornamento.

Questo materiale povero attrae da tempo l’interesse di molti sotto il profilo progettuale, poiché si è rivelato molto duttile, con caratteristiche ancora in gran parte inedite e grandi potenzialità tutte da esplorare. Inoltre la varietà di tipologie possibili e certe sue proprietà fisiche lo rendono quasi assimilabile al legno.

Seppure ancora oggi carta e cartone siano presenti nell’edilizia solo in settori limitati, tuttavia la leggerezza, i costi contenuti, la versatilità e una buona compatibilità ambientale sono elementi molto attrattivi che inducono un sempre maggiore interesse alla sperimentazione di questo prodotto da parte di progettisti e costruttori.


IN QUESTA MOSTRA, L’ESPERIENZA CREATIVA PROIETTATA AL FUTURO, CI DISEGNA UNA CITTÀ DIVERSA che, come diceva Italo Calvino nelle Città Invisibili, è una città di cui “non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”.

Città Sottili offre senza dubbio delle possibili risposte per la città di domani, una città pensata in modo libero e poetico grazie al ri-uso di un materiale riciclato che ha trovato la sua perfetta dimensione espositiva nella città di oggi scegliendo uno spazio anch’esso ri-utilizzato e ri-funzionalizzato da fabbrica a museo. •

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