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La Tipoteca Italiana: un modo unico per conoscere e sperimentare il mondo della stampa

Carta e stampa hanno condiviso in modo solidale l’evoluzione della cultura e della civiltà. Ed è stato sicuramente il forte sviluppo dell’uso editoriale della carta, nel XVIII° secolo, a favorire l’industrializzazione del suo processo di produzione.

Nico Zardo


Con la nascita della tipografia digitale -i computer, per intenderci- i processi di stampa sono profondamente cambiati mandando in pensione macchine, attrezzature e caratteri di cui i tipografi moderni - spesso a malincuore - stanno cercando rapidamente di disfarsi per far posto alle attrezzature moderne. Per raccogliere conservare e mantenere in vita la memoria di questa nobile professione e del patrimonio culturale che rappresenta, nel novembre 2002 è stato inaugurato, a Cornuda, in provincia di Treviso, il Museo del Carattere e della Tipografia della Tipoteca Italiana fondazione.


QUESTA IMPORTANTE INIZIATIVA, COMINCIATA NEL 1995 per la volontà, l’impegno e con il finanziamento dei fratelli Antiga, titolari di un’affermata tipografia attigua al museo ha lo scopo di promuovere iniziative per valorizzare la tipografia e documentare il significato, l’origine e la destinazione del lavoro dei progettisti italiani di caratteri tipografici dalla rivoluzione industriale ai giorni nostri. In otto anni di attività la Tipoteca ha raccolto oltre 108 macchine storiche da composizione, fusione e da stampa, migliaia di caratteri tipografici in lega e in legno, centinaia di preziosi e rarissimi punzoni e matrici per la fusione dei caratteri tipografici, collezioni delle più significative riviste grafiche del ‘900, ha realizzato un programma didattico sperimentale in collaborazione con l’Università di Bolzano e di Venezia, un’esposizione sulla storia della scrittura, ha messo al servizio di grafici internazionali le officine per la realizzazione di opere a stampa. Il Museo, che è ospitato nell’antico Canapificio Veneto “Antonini-Cerasa”, - importante sito dell’archeologia industriale del Trevigiano - si articola in diversi “spazi” polifunzionali: le sale di conservazione e di raccolta dei caratteri tipografici, l’officina di restauro, l’officina storica di stampa, il museo della tipoteca e una biblioteca specialistica.


TRA LE MOLTE INIZIATIVE CHE RENDONO LA TIPOTECA UNA STRUTTURA VIVA E DIALOGANTE sono i laboratori di composizione e stampa che consentono una esperienza “sul campo” ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori. Tre programmi differenziati per età (per i ragazzi da 5 a 10 anni, da 11 a 13, da 14 in su) propongono visite guidate a gruppi di 20 persone. In queste occasioni i ragazzi possono scoprire come venivano stampati libri e manifesti prima dell’utilizzo del computer, conoscere gli strumenti del tipografo (i caratteri in piombo, macchine da stampa, linotype, monotype), approfondire alcuni spunti legati al mondo della grafica e del disegno del carattere che, anche nell’era digitale, hanno un ruolo determinante nella comunicazione visiva. Oltre alle visite i ragazzi sono invitati a partecipare, sotto la guida di personale esperto, a esperienze dirette di composizione e stampa con i caratteri mobili; all’incisione su una tavoletta di linoleum di un’immagine o una scritta che verrà successivamente stampata (a ognuno verrà consegnato il proprio stampato!).


LA TIPOTECA ITALIANA DI CORNUDA non è quindi solo un museo conservativo, ma anche una preziosa opportunità di sperimentare tecniche di riproduzione di parole e di immagini del tempo passato che hanno segnato in modo determinante la nostra storia e la nostra cultura. •

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