PJL-22

Carta riciclata fra arte, artigianato e industria

Il Consorzio Comieco nel 2002 ha pubblicato la prima edizione di “L’altra faccia del macero” e quest’anno esce in settembre con la seconda edizione.

Irene Ivoi


Fedeltà o tradimento? E’ così che inizia una riflessione sulle applicazioni dei maceri che esulano dal mondo del packaging, già ampiamente esplorato dal consorzio Comieco per chiari fini istituzionali. L’obiettivo con cui nasce la prima edizione di “L’altra

Faccia del Macero” è esattamente indagare i mondi della produzione e della creatività manipolativa alla ricerca di espressioni ed esperienze a base di macero.


SAPPIAMO BENE CHE IN ITALIA CON IL MACERO SI PRODUCONO SOSTANZIALMENTE IMBALLAGGI, MA COS’ALTRO E QUANT’ALTRO SI FA? Pochi lo sanno e lo conoscono!

Abbiamo scoperto molte realtà del fare e le abbiamo suddivise fra ambito industriale, artigianale e artistico; per quest’ultima area facciamo delle eccezioni poiché ospitiamo anche esperienze non a base di macero ma ovviamente e rigorosamente di carta.

Questa ricerca dal 14 febbraio 2003 è on-line su www.comieco.org/lab; è scaricabile integralmente ma anche consultabile caso per caso, insieme ad altre integrazioni che nel tempo si sono succedute, aprendo la banca dati “Prodotti&ArteFatti”.

E a proposito di curiosità a base di carta, facciamo presente che su questo sito c’è una rubrica “Spazi di Carta” (aggiornata ogni circa 2/3 settimane) che ospita notizie più fresche, quindi anche in scadenza, riguardanti eventi, mondanità, leggerezze ma anche ricerche e documentazioni più dettagliate provenienti dall’Italia e da altri paesi del mondo. Ciò che probabilmente colpisce il lettore che sfoglia questo catalogo è effettivamente la varietà di usi e quindi di potenzialità che questo materiale permette.


LA CARTA E IL CARTONE POSSONO DIVENTARE MOBILI, LAMPADE, supporti per scrivere, sculture, vestiti, accessori di moda, piatti monouso, giocattoli per bambini o puzzle, quotidiani e riviste, carta igienica, tamburi per porte, cartongesso, tende, maschere carnevalizie, pupi da presepe….

In Italia, paese principe della tradizione artigiana antica, non mancano neanche le vocazioni territoriali che hanno fatto dell’artigianato artistico a base di carta una scuola di patrimonio e ricerca. In tale direzione infatti questa pubblicazione descrive le “scuole” di Viareggio per i carri carnascialeschi, Venezia per le maschere carnevalizie e Lecce per la statuaria sacra (e anche profana in un’ accezione più contemporanea).


COME ORIENTARSI FRA FEDELTÀ E TRADIMENTO? Innanzitutto abbiamo voluto dare voce alle interpretazioni più varie, senza precluderci la possiilità di accogliere anche pure provocazioni e questo avviene indifferentemente nei tre ambiti: industria, arte e artigianato. Si spazia dalla Poltrona TERRA!, costituita da un telaio in cartone che serve ad essere rivestito di erba una volta inserito in giardino ai mobili in stile fiorentino che Daniele Biagiotti, bravissimo packaging-designer, realizza provocatoriamente in cartone dimostrando una manualità fuori dall’ordinario.


E ANCORA SI VA DALL’INEVITABILE CITAZIONE DI FRANK GEHRY che, alla fine degli anni sessanta, progettò mobili in cartone a basso costo con l’obiettivo di dimostrare che ci si poteva arredare una casa con pochi dollari (nel tempo quegli oggetti sono diventati un vero cult nel mondo del design) fino ai vestiti in carta di Caterina Crepax che da sculture leggere e diafane quali sono, sempre più spesso diventano anche indossabili.

E poi ancora Gianni Castagnoli, noto artista bolognese, che nel 92 realizza una sontuosa installazione nell’Aula Magna dello Studio della Basilica di San Domenico a Bologna e ci incanta con queste sculture essenziali, ed eppure intensissime, mentre il designer giapponese Shigeru Ban, sempre più star mondiale nella progettazione di pure provocazioni architettoniche a base di tubi di cartone, ci diverte con paraventi e sedute disegnate per Cappellini.


LA CARTA ALLORA, MATERIALE POSTMODERNO SEPPUR DI TRADIZIONE ANTICHISSIMA, che veste tante identità un po’ come l’ uno, nessuno e centomila….. Il linguaggio di cui si fa portatrice assume davvero forme molto diverse di cui noi per primi, promotori e attuatori di questa ricerca continua e in fieri, ci stupiamo ancora. E allora come si fa a distinguere fra fedeltà applicativa e tradimento?

Come si fa a separare queste identità tutte affascinanti e per certi versi spesso provocatorie fra ciò che è igienicamente corretto e ciò che è solo provocazione?

Forse bisogna accettare che aldilà delle fustellature, cordonature, piegature e incollature, che nella lavorazione più tradizionale sono ben note e condivise visto che traducono gli usi più industrialmente riproducibili, la carta si può ancora, infinite volte, felicemente tagliare, ritagliare, ricomporre e poi…..giocare!!! •


Comieco in breve


Comieco è il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica.

La finalità principale del Consorzio è il raggiungimento, attraverso una incisiva politica di prevenzione e di sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo, degli obiettivi di recupero e di riciclo previsti dal Decreto Ronchi per gli imballaggi cellulosici immessi al consumo.

Comieco, d’intesa con CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), gestisce il sistema di ritiro, riciclo e recupero degli imballaggi a base cellulosica e dei materiali cellulosici.

Le cartiere riciclano ogni anno 5.200.000 tonnellate di macero proveniente dalla raccolta pubblica e da altri canali, per produrre, per il 90%, imballaggi .

Comieco, nato nel 1985 dalla volontà di un piccolo gruppo di aziende del settore cartario interessate a promuovere il concetto di “imballaggio ecologico”, si è costituito in Consorzio il 24 ottobre 1997 - secondo quanto previsto dall’art. 40 del Decreto Legislativo 22/97 (il cosiddetto “Decreto Ronchi”) – e ha ottenuto l’approvazione del proprio Statuto con decreto ministeriale del 15 luglio 1998.


I numeri di Comieco


I soci

Sono associati a Comieco quasi 3.600 tra produttori ed importatori di carta e cartone per imballaggi, trasformatori, importatori di imballaggi e piattaforme di lavorazione macero.


Gli imballaggi (dati 2002)

Imballaggi cellulosici immessi al consumo: 4.217.525 tonnellate.

Totale imballaggi immessi al consumo: oltre 11.000.000 tonnellate (circa il 37% sono imballaggi cellulosici).

Consumo pro-capite di imballaggi cellulosici in Italia: circa 73 kg per abitante.


Riciclo e Recupero

Obiettivi raggiunti nel 2002 - Recupero: 59%; Riciclo: 56%.


La raccolta differenziata

Raccolta differenziata di carta e cartone nel 2003 (stima): 1.719.255 tonnellate.

Quantità gestita da Comieco tramite Convenzioni stipulate nel 2003: 1.361.939 tonnellate .

Al 31 dicembre 2003 in Italia sono state firmate 586 convenzioni.

I Comuni convenzionati sono 5338, per un totale di oltre 45.738.650 di abitanti.

Nel 2003 in media ogni cittadino italiano ha inviato alla raccolta differenziata 29,8 kg di carta, cartone e cartoncino.


Utilizzo industriale di macero (dati 2002)

Consumo di macero: 5.194.000 tonnellate.•

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