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PLMA 2004: cosa c’è di nuovo?

L’annuale appuntamento con il Marchio del Distributore tenutosi ad Amsterdam, dal 24 al 26 Maggio, ha puntato l’attenzione sulle modalità di crescita dei prodotti commerciali, evidenziando i rapporti tra grande distribuzione e fornitori.

Michael Gionfriddo


Nel contesto attuale in cui le marche commerciali continuano la loro crescita esponenziale diventa strategico per i fornitori sviluppare soluzioni ad hoc per questa categoria di prodotti.

I prodotti tissue (carta igienica e asciugatutto), inclusi nella categoria merceologica dei prodotti per la casa e per la cucina, appaiono i prodotti su cui sono stati incentrati i maggiori sforzi di sviluppo da parte dei distributori.

Dai risultati del sondaggio emerge un dato di fatto: una nuova tendenza sta investendo il settore del private label! Infatti, nel prossimo futuro non si parlerà di prodotti Private Label come referenze a “basso costo”, ma bensì come prodotti di qualità ad elevato valore aggiunto con una maggiore funzionalità d’uso. Prodotti che nulla avranno da invidiare a quelli più noti detti “di marca”, i cosidetti “branded”.


LA DISTRIBUZIONE HA MUTATO LA PROPRIA STRATEGIA ABBANDONANDO LA LEVA COMMERCIALE DEL PREZZO E FOCALIZZANDO LA PROPRIA ATTENZIONE SULLA FEDELTÀ DEI CONSUMATORI. Le marche a marchio privato hanno adottato leve commerciali e di marketing proprio come fanno da molti anni i produttori di marca.

Ma quali sono oggi le principali preoccupazioni dei distributori? Da un sondaggio realizzato proprio dall’associazione PLMA si vede che in testa alla classifica delle preoccupazioni dei retailers, spiccano le problematiche economiche. Infatti, la generale recessione e la sfiducia nei confronti dell’economia che si è manifestata negli anni scorsi si fa ancora sentire, anche se all’orizzonte iniziano ad intravedersi segnali di una lenta ripresa. Sia da parte della grande distribuzione organizzata che da parte dei piccoli distributori c’è un sentito bisogno di fidelizzare il cliente, ed ecco come forse si può giustificare la tanto acclamata ricerca di innovazione dei prodotti.


OGGI ANCOR PIÙ CHE IN PASSATO LA COMPETIZIONE VIENE COMBATTUTA SU UN DUPLICE FRONTE: da un lato all’interno della categoria, gli stessi operatori della grande distribuzione si contendono fette di mercato con offerte speciali, premi fedeltà ecc; dall’altra esiste una forte competizione tra i prodotti “branded” ed i prodotti a marchio del distributore per l’accaparrarsi dei metri di scaffali disponibili nei supermercati. La battaglia “all’ultimo metro” ha reso più conflittuale il già delicato equilibrio tra produttori e rivenditori.


Ma in che direzione sta andando la Grande Distribuzione? Sicuramente la tendenza dei rivenditori è quella di adottare approcci sempre più customer oriented per questo chiedono ai produttori innovazione di prodotto, più qualità e diversificazione. Tutti elementi essenziali per conquistare un consumatore sempre più esigente che pretende maggiori garanzie e più servizi, ricercando gli aspetti immateriali che si legano al prodotto. Ed è sulla base della propositività, della creatività e della capacità di realizzare nuove idee che i rivenditori scelgono i propri fornitori. Per questo nel contesto attuale l’innovazione diventa, per i produttori, una necessità/virtù con la quale potranno conquistare nuove fette di un mercato in crescita, come affermano i distributori, che vedono nel futuro politiche di acquisto sempre più internazionali. Infatti per la categoria dei prodotti non-food si stanno aprendo nuove prospettive di sviluppo nei mercati asiatici e nei nuovi paesi entrati nella UE.

Allora non ci resta che aspettare la prossima edizione della PLMA per scoprire le novità del futuro!

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