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Tecnologia e Passione. Il coraggio di cambiare e di credere all’innovazione premiato dalla Fondazione Lazzareschi e da Elettric80

“Senza rischi non si fa nulla di grande” affermava il premio Nobel per la letteratura, André Gide. Sotto l’egida di questa citazione si è aperta l’edizione 2007 del premio Tecnologia e Passione promosso dalla Fondazione Lazzareschi e condotto, quest’anno, da Elettric80.

Perini Journal

Nel 2006 il premio, alla sua prima edizione, tributò un riconoscimento alle persone che, con la loro passione, avevano contribuito alla scoperta di nuove e migliori applicazioni tecnologiche. Quest’anno il filo conduttore scelto da Elettric80 è invece il coraggio, il coraggio del cambiamento: Elettric80 ha voluto premiare quegli imprenditori che non si sono accontentati, ma che hanno saputo credere e rischiare con nuove soluzioni tecnologiche applicandole nelle loro aziende.

E per questo coraggio sono state premiate otto aziende che dal 1992 ad oggi hanno creduto nei sistemi di automazione del fine linea proposti da Enrico Grassi, Presidente dell’Electric80, scegliendo con lui di rivoluzionare i loro impianti produttivi.

 

LE AZIENDE CHE HANNO VINTO LA SCOMMESSA DELLA COMPETITIVITÀ non appartengono solo al mondo tissue ma operano anche in realtà industriali diverse.

E’ Costerplast del gruppo Coster, azienda produttrice di materie plastiche a scommettere per prima, nel 1992, su Elettric80 installando i carrelli a guida laser, anima del sistema Freeway, che permettono un’integrazione totale con il sistema produttivo. Nel 1997 è la volta di Granarolo S.p.A., azienda leader nel settore alimentare, che cercava una soluzione alla complessa esigenza di modificare continuamente gli impianti per rispondere alla variabilità delle richieste del mercato, senza però fermare la produzione.

Le due prime realtà del tissue che accettano la sfida sono Cartiera Lucchese e Sofidel che rispettivamente nel 1997 e nel 1998 decidono di adottare la filosofia Freeway rivoluzionando sia gli impianti esistenti sia i nuovi progetti.

Cartiera Lucchese ha compiuto infatti un intervento difficilissimo smantellando e ricostruendo un sistema produttivo completo mentre questo era funzionante a pieno regime. Sofidel ha invece scelto di investire nella progettazione e nella costruzione di nuove cartiere e di nuovi impianti di trasformazione inserendo un altissimo contenuto di automazione.

Nel 2002 il testimone del coraggio di cambiare passa ad un’azienda spagnola, Casbega, leader, per il suo paese, nel settore del beverage e dell’imbottigliamento.

Casbega ha infatti integralmente ristrutturato il reparto produttivo con il sistema della logistica integrata ottenendo, con l’eliminazione della pallettizzazione tradizionale, non solo l’aumento delle linee di produzione ma anche una flessibilità complessiva tale da garantire la tracciabilità totale di ogni singolo pezzo prodotto.

Nel 2003 a scommettere sulla tecnologia di Elettric80 è di nuovo un protagonista del mondo del tissue, ICT Group.

L’azienda si dota del sistema Freeway equipaggiato con il robot Dragon. Un robot talmente nuovo da dover essere ancora costruito per la prima volta al momento in cui viene acquistato! Questa innovazione permetterà al mondo del tissue di compiere un salto epocale, con la creazione di Dragon e la sua integrazione nel sistema Freeway si arriva infatti anche all’automazione della pallettizzazione dello sfuso. Le performance, di tutto rispetto, vanno da 120 a 160 confezioni/min.

Sempre nel 2003 anche Kartogroup dimostra di avere “il coraggio di cambiare” poiché è la prima azienda al mondo che, comprando “sulla carta” un sistema completo, ancora tutto da costruire e testare, realizza un’intera azienda basata sul principio di un impianto produttivo flessibile che utilizza totalmente il sistema Freeway abbinato a Dragon. Ognuna delle dieci linee produttive ha infatti installato il suo robot dedicato.

Infine, per l’anno 2005 il premio viene assegnato alle Fonti di Vinadio, azienda di imbottigliamento di acque minerali che oggi, proprio grazie alla rivoluzione applicata al sistema di imbottigliamento, packaging e immagazzinamento ha visto il suo volume di fatturato decuplicato e, attualmente, è leader di vendite in Italia per le acque minerali.

“Le cose bisogna cambiarle quando vanno bene, conclude Enrico Grassi, e non quando si è in crisi. Spesso da soluzioni semplici si ottengono grandi risultati e proprio questa disponibilità a correre rischi è la base della crescita imprenditoriale.” Investire nel cambiamento, dunque, come chiave del successo di un’impresa.

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