PJL-30

Innovazione: evoluzione non rivoluzione

Cosa s'inventerà ancora in futuro? Bella domanda. Ho tirato fuori la mia sfera di cristallo per vedere cosa succederà, ma la risposta non è semplice.

Guy Goldstein

Il nostro settore è andato avanti senza veri e propri rivolgimenti negli ultimi 20 anni, affidandosi piuttosto a tutta una serie di migliorie tecniche costanti che effettivamente hanno reso la fabbricazione della carta meno approssimativa, facendone oggi più una scienza che un'arte. Le grandi aziende investono una parte considerevole delle loro risorse finanziare alla ricerca di nuove idee, coinvolgendo scienziati e tecnici per renderci la vita più facile e confortevole. Un discreto numero di aziende produttrici sta portando avanti molteplici interventi di sviluppo e miglioramento, il che costituisce un grosso vantaggio soprattutto per i produttori più piccoli che attingono a questa fonte di innovazione. E questo è vero per i produttori di macchine per il tissue, ma lo è ancora di più per quelli che producono impianti di trasformazione, che spesso investono grosse somme per sviluppare processi che poi mettono a disposizione dei clienti quando vendono una macchina.

 

HO COMINCIATO A LAVORARE IN QUESTO SETTORE NEL 1968. Sì, in effetti era tanto tempo fa, direte voi! Ho visto molte “invenzioni” durante la mia carriera professionale, alcune dalla vita breve, altre che sono ancora in giro. In termini di innovazioni reali, ne citerei almeno due veramente importanti:

 

- il Crescent Former inventato da Kimberly-Clark;

- il TAD, invenzione della Procter & Gamble con molti contributi da parte di K-C e poi di Scott all'epoca.

 

Queste due tecnologie sono ancora in uso e possono affermare che il Crescent Former è il tipo di sezione di formazione utilizzata nel 95% delle macchine attualmente acquistate. Naturalmente sia K-C che P&G hanno tratto grossi vantaggi dall'essere arrivate per prime, ma ora che queste invenzioni sono di pubblico dominio, tutti hanno potuto beneficiarne.

Oggi quasi tutti i produttori vendono macchine in grado di fornire qualità premium se... si usano l'impasto e i prodotti chimici di patinatura giusti. K-C ha avuto grande successo con il potenziamento del suo sistema TAD, con cui si è sbarazzata del monolucido per fabbricare un foglio non crespato che mantiene le caratteristiche di voluminosità e assorbimento del TAD. Fino a oggi sono stati compiuti vari tentativi, anche parzialmente infruttuosi, per ottenere prodotti con caratteristiche simili: l'e-TAD di GP, il sistema SST di Metso o l'Atmos di Voith. Non vi sono dubbi sul fatto che queste tecnologie potranno evolvere e migliorare fino a costituire una vera alternativa in futuro. Le velocità raggiunte sono già prossime ai risultati TAD, con in più un consumo ridotto di energia e un avvicinamento sempre più rapido all'obiettivo finale.

 

UNA DELLE RIVELAZIONI È STATA L'IMPIEGO DELLA COGENERAZIONE PER RIDURRE IL CONSUMO ENERGETICO. Servirsi con successo di una turbina a gas per generare elettricità, vapore per il monolucido e calore per le cappe o il fabbricato può abbattere i costi dal 12% al 15%, un risparmio importantissimo considerati i costi attuali del petrolio. Anche negli USA alcuni Stati stanno incoraggiando le aziende a investire in questo tipo di impianti perché alleggeriscono il carico di rete e consentono la crescita del consumo interno senza che i governi spendano i soldi dei contribuenti. A titolo di progressi importanti vanno citati anche il DCS (Distributed Control System) e il QCS (Quality Control System), che hanno trasformato la fabbricazione della carta da arte in scienza verificabile. Niente più approssimazioni: dopo un periodo di autoapprendimento, la macchina può funzionare praticamente da sola, come il pilota automatico dei voli commerciali. Ciò è stato reso possibile grazie allo sviluppo di computer, sensori, software come pure alla miniaturizzazione dei componenti e alla riduzione dei costi in questo settore. Passare da una determinata qualità di carta a un'altra è semplicissimo e avviene quasi senza scarti durante il ciclo di lavoro.

 

MOLTE DELLE MIGLIORIE APPORTATE SI SONO RIVELATE ASSAI UTILI, COME LE CASSE D'AFFLUSSO MULTISTRATO, il controllo della diffusione, i vari tipi di pressa a scarpa, le cappe ad alta temperatura con velocità di contatto elevate, il controllo della polvere, i dispositivi di risparmio energetico in un periodo in cui un barile di petrolio supera anche i 100 dollari. È proprio vero, passo dopo passo, questo settore sta avanzando con macchine sempre più efficienti. Il monolucido saldato in acciaio inossidabile sta diventando un'alternativa decisamente accettabile a quello standard in ghisa. Oggi sono più di 25 i monolucidi di questo tipo in funzione ed è un numero destinato a crescere grazie al migliore coefficiente di trasferimento del calore e al peso inferiore, oltre al fatto che, trattandosi di acciaio inossidabile, non richiede operazioni di levigatura.

Anche i prodotti chimici di patinatura hanno sperimentato evoluzioni varie e sono diventati più affidabili. Una grossa parte del lavoro si concentra nel mettere a punto tele di formazione migliori e feltri più efficienti che consentano di eliminare meglio l'acqua e risparmiare energia per l'essiccazione. Progressi enormi sono stati registrati anche nel consumo d’acqua, passata da oltre 50 metri cubi per tonnellata alla media attuale di 7/8 nelle macchine più moderne. Per la fase di patinatura, l'industria chimica ha ideato pacchetti caratterizzati da flessibilità, specificità secondo il tipo di prodotto e facilità di implementazione; sono prodotti chimici che consentono di gestire la distribuzione dell'acqua in maniera tale da massimizzare il ricircolo e recupero delle fibre corte. La manutenzione preventiva ha contribuito a monitorare gli eventi e a investire capitale quando necessario, prima di andare incontro a guasti e a problemi seri. Oggi è un'attività perfettamente gestita e ampiamente diffusa. Anche l'attività diagnostica è diffusa e usata quotidianamente per capire come si comportano le varie parti di una macchina. Ritengo opportuno menzionare pure i progressi registrati nello sviluppo forestale e nella genetica delle piante, che ormai garantiscono un'ampia disponibilità di fibre per il futuro.

 

LE SCOPERTE PIÙ RIVOLUZIONARIE SONO STATE MESSE A PUNTO PER TUTTI QUEI PROCESSI CHE SI SVOLGONO DOPO LA PRODUZIONE DELLA CARTA IN SENSO STRETTO. È il settore della trasformazione a guidare l'innovazione, il settore dove i progressi si sono manifestati in maniera più netta. I leader di mercato degli impianti di trasformazione hanno avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo di nuove tecnologie di punta in molti settori.

Stanno investendo grosse somme di denaro per aiutare sia le “Big Four” sia le piccole aziende. In realtà, proprio grazie a loro, alcune di queste aziende più piccole sono cresciute in modo significativo. Rispetto a 20 anni fa, oggi disponiamo di processi interamente automatizzati dove, da un punto di vista tecnico, è possibile passare direttamente dalla continua... al camion delle consegne senza alcun intervento umano o quasi! Le velocità di trasformazione si sono decuplicate, le larghezze sono arrivate a 5500 mm e il design del prodotto gode di assoluta flessibilità.

 

IL VERO PROGRESSO È RAPPRESENTATO DALLA RIDUZIONE DEL CONTENUTO, CHE HA PORTATO A PRODOTTI PIÙ SOFISTICATI E RISPARMI NOTEVOLI. La voluminosità appartiene alle nuove caratteristiche standard ottenute, insieme con una buona associazione dei veli. La goffratura ha fatto progressi enormi, portando il settore a livelli veramente elevati in termini di estetica del prodotto. L'impiego di adesivi con la goffratura ha consentito di creare prodotti esteticamente gradevoli con la possibilità di aggiungere decori e colori a piacere. Progressi enormi anche nell’ambito dell’incisione dei rulli grazie alla tecnologia laser, ormai acquisita come standard. La definizione della goffratura è ottimale tanto quanto la stampa, considerato che usano la stessa tecnologia. L'avvolgimento periferico viene impiegato per quasi tutti i prodotti e alcuni impianti sono in grado di combinarlo con l'avvolgimento centrale. Le trasmissioni elettroniche semplificano in maniera estrema il funzionamento di questi dispositivi, gli eventuali adattamenti possono essere realizzati “in corsa”, i prodotti sostituiti in un batter d'occhio grazie all'aiuto di servomotori e sistemi di programmazione. Oggi la macchina può funzionare senza interruzioni con un cambio bobina automatico, senza sprechi di tempo né di materiale.

Quanto è stato fatto per i prodotti in rotolo, è stato fatto anche per i prodotti piegati. Alta velocità e flessibilità sono oggi le parole chiave del settore. Ma l'innovazione non si è limitata alla trasformazione, anche il confezionamento ha fatto dei passi avanti. Il cambio del formato di confezionamento era un'operazione che richiedeva un'intera squadra di tecnici specializzati e spesso un paio di meccanici adeguatamente formati, mentre oggi basta premere un tasto per cambiare il formato. Il potenziale è maggiore anche per quel che riguarda le dimensioni dei pacchi da 2, 3 o persino 4 strati e fino a 50 o 64 rotoli di carta igienica a confezione. Soluzioni diverse per mercati diversi: negli USA le scatole in cartone ondulato vanno ancora per la maggiore mentre in Europa e altri continenti regnano i pacchi in plastica, ma i costi di fibra ed energia porteranno probabilmente gli USA a preferire imballi in PE e pacchi.

 

L'INNOVAZIONE NELLA TRASFORMAZIONE NON SI È FERMATA LÌ: I LAYOUT SONO DIVENTATI PIÙ RAZIONALI, con un numero limitato di addetti che assolve le proprie funzioni, garantendo al contempo qualità e produttività. È il caso, per esempio, della palettizzazione automatica di fine linea associata alla robotica e trasferimenti tramite veicoli laser guidati (LGV) fino al magazzino o, meglio ancora, direttamente alla spedizione. Questa tecnologia è stata sviluppata negli ultimi 15 anni e sta modificando le perfomance del settore. Oggi guardiamo ai progetti in maniera molto diversa, i layout più moderni usano meno nastri trasportatori e, se lo fanno, si tratta comunque di trasportatori “intelligenti”. Confezionamento e palettizzazione di fine linea richiedono meno spazio, consentendo così di ridurre gli investimenti. I produttori stanno mettendo a punto tutta un’intera gamma di impianti e attrezzature su misura per le esigenze del mercato... e per il capitale disponibile.

Certo, grande è bello, ma spesso non si ha poi bisogno di tutto questo eccesso di capacità. Ho voluto così sottolineare il ruolo dei produttori e gli sforzi da loro compiuti per far crescere il settore.

Commenti:
Accedi o Registrati subito per pubblicare un commento