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Innovazione in K-C: cogliere il meglio da Oriente e da Occidente

Kimberly-Clark con l’inaugurazione del nuovo Innovation Center Asia a Seul, Corea del Sud, conferma il suo approccio globale all’innovazione. Il Perini Journal lo ha visitato recentemente per saperne di più.

Hugh O’Brian

Senza dubbio la recente apertura da parte di Kimberly-Clark del suo nuovo Innovation Center Asia, appena fuori Seul, Corea del Sud, non è un semplice trasferimento della divisione R&S in un paese a basso costo di manodopera, tutt'altro. L’obiettivo consiste piuttosto nel creare una rete d’innovazione a livello internazionale, in grado di cogliere il meglio dai due mondi, Oriente e Occidente e l’incontro avviene in Corea.

Stando al progetto, l’Innovation Center Asia (ICA) servirà Kimberly-Clark in tutto il mondo, agendo come un vero e proprio fulcro d’innovazione globale. Uno degli obiettivi principali sarà quello di costruire competenze forti nel campo delle bioscienze, ampliando la storica gamma K-C di eccellenza nella scienza dei materiali quali fibre, non tessuti e assorbenza. L’obiettivo finale, dichiara l’azienda, sarà quello di supportare K-C nella scoperta e nello sviluppo di tecnologie emergenti capaci di offrire soluzioni per promuovere la crescita futura e portare la leadership K-C nel settore igienico-sanitario a un livello ancora superiore.

“Perché la Corea?” è una domanda che Jay Kyung, Direttore di Kimberly-Clark Innovation Corporation, si è sentito rivolgere da molte persone. Le sue risposte sono così trasparenti e ben formulate che il suo collega più giovane, Jaeho Kim, responsabile della ricerca per la divisione Global Science & Technology, afferma scherzando che Kyung potrebbe recitare i punti chiave mentre dorme!

 

QUATTRO PAESI E DODICI CRITERI. “Quando abbiamo avviato questo progetto,” spiega Kyung, “il nostro primo pensiero è stato che probabilmente saremmo finiti in Cina o forse in India. La spinta e il potenziale della Cina sono praticamente irresistibili, ma anche le avanzate capacità nel settore IT e l’economia in rapido sviluppo dell’India facevano di questo paese un sicuro candidato.”

Tuttavia, è risaputo che i favoriti all'inizio di una gara non sempre sono quelli che poi tagliano il traguardo. Il processo di selezione sistematica condotto da K-C ha riguardato quattro paesi come possibili candidati: Cina, India, Singapore e Corea. Dodici i criteri chiave accuratamente studiati e riuniti a loro volta attorno a quattro tematiche principali: clima d’innovazione, talento, “ambiente paese” e costi/incentivi.

Il clima d'innovazione ha incluso voci quali la forza innovativa generata da università, istituti di ricerca e settore privato, gli ostacoli allo sviluppo di prodotti regolamentati e le dimensioni del mercato regionale. Il criterio del talento ha preso in considerazione a sua volta il numero e la disponibilità di talenti, la facilità nel selezionare e trattenere i talenti migliori e l'attrattiva del nome Kimberly-Clark per questi talenti. I criteri per la valutazione dell’ambiente paese hanno incluso l’applicazione di diritti e accordi relativi alla proprietà intellettuale, l'attrattiva strategica della posizione, la lingua e la cultura. Infine, per i costi e gli incentivi sono state prese in considerazioni voci come il livello delle retribuzioni e i costi complessivi, oltre ai possibili incentivi del governo.

 

COREA, SCELTA MIGLIORE PER K-C. Man mano che questo studio, durato un anno, progrediva, diventava tuttavia evidente che né la Cina né l’India facevano al caso di Kimberly-Clark. Per diversi motivi, e in maniera piuttosto sorprendente, la Corea ha iniziato infine a profilarsi come il contendente principale. Per pura coincidenza, il Dr. Kyung e il Dr. Kim, due degli esperti in innovazione di K-C molto coinvolti nel processo, sono coreani di nascita. Entrambi però hanno vissuto per molti anni negli Stati Uniti e hanno lavorato presso l’Innovation Center di K-C a Roswell, in Georgia. Sono rimasti sorpresi come chiunque altro quando la Corea ha iniziato a delinearsi come il luogo ideale per aprire la nuova infrastruttura.

“Mentre andavamo avanti con il nostro studio”, racconta Kyung, “mi trovavo in Cina e avevo in programma una cena con Stephen Shao, Amministratore Delegato di K-C North-China. Mi stavo preparando a dirgli che probabilmente non avremmo aperto l’Innovation Center Asia in Cina bensì in Corea ed ero preoccupato che la potesse prendere male.

Tuttavia, prima che la cena cominciasse, mi disse in tono piuttosto esitante: “So che state prendendo in seria considerazione la Cina, ma devo dire che in questa fase non ritengo che la Cina sia la scelta giusta per Kimberly-Clark.” Inutile aggiungere che fui molto lieto di sentirglielo dire e che ciò rese molto più piacevole la cena!”

 

CONVERGENZA VERSO UN’AREA COMPATTA. Sebbene sia la Cina che l’India fossero dei forti concorrenti, quando si è trattato di decidere, la Corea ha dimostrato chiaramente di essere il posto più adatto per K-C, dichiara Kyung. Un fattore chiave è la concentrazione di talenti scientifici e infrastrutture disponibili in un’area relativamente piccola in Corea, principalmente intorno a Seul, che rappresenta un vantaggio per la convergenza di tecnologie. E questa era proprio l’idea chiave dell'ICA: sfruttare la convergenza di tecnologie per mettere a punto soluzioni completamente nuove nel settore igienico-sanitario.

Un motivo a ciò collegato è il fatto che i consumatori coreani sono sofisticati e molto noti per la grande rapidità con cui adottano altre culture e novità. Seul è una città ultramoderna che procede a ritmo serrato (nonostante i frequenti problemi di traffico) ed alcuni osservatori affermano che è la società più cablata e informatizzata del mondo.

Contemporaneamente, la Corea rimane per vari aspetti un paese asiatico molto tradizionale.

Kyung afferma che “la Corea ha ciò che noi chiamiamo la cultura dell'affrettarsi sempre e pensiamo che questo ci consenta di avere presto nuove intuizioni per nuovi prodotti. Essa possiede anche una cultura molto flessibile, in grado di unire il meglio dell’Oriente con una profonda comprensione dell’Occidente. Per giunta, la posizione centrale nell’Asia Settentrionale e la vicinanza ai forti mercati del Giappone e della Cina è stata vista come un vantaggio.

Di qui l’idea che la convergenza, non soltanto delle tecnologie, ma anche di una società moderna e tradizionale, di cultura orientale e occidentale e di uno stile di vita veloce ma anche pacato trovasse la sua massima espressione in Corea.

 

IL TALENTO MIGLIORE HA LO STESSO PREZZO DAPPERTUTTO. Infine, un fattore molto importante, dichiara Kyung, è la forza e la reputazione di cui gode la joint venture di K-C, Yuhan-Kimberly, che nelle indagini pubbliche è largamente riconosciuta come una delle società più apprezzate in Corea. Anche il fatto che le vendite in Corea siano quasi dieci volte quelle attuali della Cina e più di venti volte quelle dell'India ha avuto un ruolo chiave nell’importante obiettivo di attirare i migliori talenti e cervelli in assoluto all'ICA. “Stiamo veramente cercando il fior fiore in fatto di talenti”, afferma Kyung, “quindi il rispetto, la reputazione e l’immagine di Yuhan-Kimberly in Corea non hanno prezzo.”

Riguardo ai prezzi, quando si parla di costi e retribuzioni per questi top talent, Kyung afferma che gli stipendi dei migliori sono abbastanza simili dappertutto. “Il confronto non è semplice come quello di uno stipendio medio d’ingresso per laureati in materie scientifiche. K-C è molto più esigente, stiamo cercando ad un livello decisamente più alto con l’obiettivo di assumere quelli che hanno ottenuto i risultati migliori. Così abbiamo scoperto che ai livelli più alti, gli stipendi sono molto simili in tutta l’Asia e pertanto non rappresentano un fattore così importante per le nostre decisioni, come potrebbe avvenire in altri settori.

 

INNOVAZIONE GLOBALE PER BRAND GLOBALI. Il sostegno per l’apertura dell’Innovation Center Asia è giunto dai più alti livelli del management K-C. Uno dei sostenitori principali dell'ICA è Robert Abernathy, Presidente delle attività K-C nei mercati emergenti e in via di sviluppo per tutto il Gruppo. Afferma Abernathy: “L’Innovation Center Asia è un passo significativo per Kimberly-Clark perché aggiunge nuovo potenziale d’innovazione globale per sostenere la crescita dei nostri brand globali.” È evidente che le innovazioni e gli sviluppi generati dall'ICA saranno uno strumento importante, dal momento che K-C sta cercando di portare i suoi brand a più mercati e a più persone in tutto il mondo.

L'ICA ha iniziato la sua attività il 1° febbraio di quest’anno e la cerimonia di inaugurazione ufficiale si è tenuta il 2 marzo alla presenza dei dirigenti di K-C e Yuhan-Kimberly, oltre che di molti funzionari del governo e del commercio coreani. Il progetto definitivo prevede la spesa di 40 milioni di dollari per lo stabilimento e l’assunzione di almeno 80 persone nei primi 5 anni. Ad aprile i membri dello staff erano 16 e le selezioni stavano procedendo speditamente. Il governo coreano ha inoltre contribuito a promuovere l'insediamento del centro nel paese con una sovvenzione di 1,6 milioni di dollari.

Il piano di crescita, commenta Kyung, prevede di affrontare le varie questioni passo dopo passo. “Vogliamo crescere lentamente ma su basi sicure, a tappe graduali anziché fare un big bang. Non si tratta di un centro esclusivamente tecnico, ma di un vero e proprio centro d’innovazione, nato con l’idea di dedicare un terzo delle risorse alla scienza dei materiali, un terzo alle bioscienze e la parte restante ad altri studi incentrati su conoscenza, intuizioni, partnership e gestione.” L’obiettivo è inoltre quello d’integrarsi in modo ottimale con gli altri centri tecnici e d’innovazione di K-C negli Stati Uniti, a Neenah, Wisconsin, e Roswell, Georgia.

“Ci stiamo muovendo in modo molto aggressivo,” aggiunge Kyung, “per diventare un’azienda maggiormente diversificata nel settore igienico-sanitario, quindi la nostra base tecnica deve essere una parte molto importante della transizione. Se storicamente ci siamo concentrati molto sulle scienze dei materiali, come la ricerca sulle fibre, i non tessuti e l’assorbenza, ora abbiamo preso la decisione strategica di costruire in modo molto consapevole la nostra base di conoscenza e innovazione sulle bioscienze. Di conseguenza, l'ICA avrà un interesse prevalente per le bioscienze, attingendo a tutte le migliori risorse mondiali per consentirci di avere una crescita dinamica nel settore igienico-sanitario. •

 

Yuhan-Kimberly: leader del mercato coreano

 

Uno dei motivi principali dell’apertura dell'ICA in Corea è stata la presenza della joint-venture di K-C, Yuhan-Kimberly, fondata nel 1970 come joint-venture tra Kimberly-Clark e Yuhan Corporation. La JV è attualmente posseduta al 70% da K-C e al 30% da Yuhan.

Il CEO e Presidente di Yuhan-Kimberly è K.H. Moon, che è anche presidente del North Asia Group di Kimberly-Clark, il quale comprende non solo la Corea, ma anche la Cina, Taiwan, Hong Kong, la Russia Orientale, la Mongolia e il Giappone.

YK è chiaramente una delle aziende più conosciute e apprezzate in Corea. Un’indagine recente, svolta dal Korean Management Association Consulting Group ha visto YK al quarto posto nella classifica delle aziende più stimate. È stata selezionata anche come uno dei posti di lavoro migliori dall’Asian Wall Street Journal e da Hewitt Associates.

Il suo business principale include prodotti per l’igiene dei bambini, l'igiene femminile, l’igiene della casa e quella personale, con alcuni dei brand più famosi come Huggies, Kleenex e Scotties. È chiaramente il leader di mercato in questi settori, con una quota molto alta nel settore dei pannolini per neonati, superiore al 70%, e quote molto alte anche negli assorbenti igienici e nei prodotti in tissue, incluso i rotoli igienici, veline multiuso e asciugatutto. Controlla circa il 45% del mercato coreano del tissue in termini di valore, che va dal 53% degli asciugatutto al 46% delle veline multiuso e al 40% dei rotoli igienici.

Il fatturato netto di YK nel 2006 è stato di 834 miliardi di won coreani, pari a circa 900 milioni di dollari, e il tissue ha rappresentato circa il 25% delle vendite. Le entrate nette sono state di 91 miliardi di won (99 milioni di dollari) nel 2006.

L’azienda è vista come un’organizzazione molto progressista e socialmente impegnata. Una delle sue attività di più alto profilo è il programma Keep Korea Green (KKG), avviato nel 1984. KKG ha operato in vari campi, piantando alberi, creando maggior consapevolezza riguardo alla silvicoltura, rimboscando le foreste del Nord Corea e lavorando per prevenire la desertificazione dell'Asia Settentrionale.of North Asia. •

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