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CMPC Tissue: graduale crescita in Sud America

Il Perini Journal ha recentemente visitato CMPC Tissue per parlare dell’azienda, i mercati in cui é attiva, la sua crescita negli ultimi anni e idee sul futuro.

Hugh O’Brian


Negli ultimi decenni, CMPC Tissue è cresciuta in maniera sistematica fino a diventare uno dei fornitori tissue più importanti del Sud America. Partendo negli anni ‘50 con una piccola impresa tissue a Puente Alto a sud di Santiago, nel Cile, CMPC Tissue si è sviluppata fino a diventare una componente principale del mercato sud americano. Attualmente il gruppo produce una quantità totale di tissue di circa 250.000 tonnellate l’anno, con sedi produttive in ben quattro paesi.

Come molte altre aziende tissue nel mondo, CMPC Tissue fa parte di un gruppo più grande che si occupa di prodotti forestali. La sua azienda madre, CMPC (Compañia Manufacturera de Papeles y Cartones), fu fondata nel 1920 ed è oggi un’immensa azienda dal valore di due miliardi di dollari che opera nel settore dei prodotti forestali, prodotti in legno, pasta di legno, carta, cartone e tissue.

Sebbene sia adesso un grande gruppo, durante la sua espansione CMPC ha sempre mantenuto un profilo basso. Un esempio della sua grandezza è l’azienda Santa Fe, che fa parte della sussidiaria di CMPC Celulosa e che produce pasta di legno destinata al mercato, sulla costa del Cile. Lo stabilimento si sta attualmente espandendo grazie all’installazione di una nuova ed enorme linea per la produzione di pasta di legno di eucalipto bianchito, da 780.000 tonnellate l’anno, che porterà la capacità dello stabilimento di Santa Fe a raggiungere la produzione di oltre 1,2 milioni di tonnellate annue.

La nuova linea richiede un enorme investimento pari a 750 milioni di dollari americani e il suo avviamento è previsto per settembre 2006. Santa Fe, Laja e Pacifico sono alcuni marchi della CMPC per la pasta di legno; la pasta di legno rappresenta proprio uno dei principali prodotti di esportazione del Cile, sebbene il rame rimanga il primo in assoluto.

CMPC ha sede centrale a Santiago, Cile. Il Cile è una nazione che ha una forma molto lunga ed estremamente sottile, ed è situata sul confine sud-orientale del sud America. La sua lunghezza è di 4.200 km, ma ha una larghezza media di soltanto 200 km circa, perciò ha la forma di una sottile striscia delimitata ad est dall’impressionante catena montuosa delle Ande e ad ovest dall’Oceano Pacifico.


FORTI QUOTE NEL MERCATO TISSUE IN SUD AMERICA. Nel settore del tissue, CMPC opera attraverso la sua sussidiaria CMPC Tissue, che attualmente produce tissue in quattro paesi del Sud America: Cile, Argentina, Uruguay e Perù. Inoltre, CMPC Tissue esporta verso altri mercati sud americani.

CMPC copre un ruolo di rilievo nei paesi meridionali ed occidentali del Sud America: detiene il 70% delle quote del mercato Cileno ed Uruguaiano, circa il 50% in Argentina ed il 40% in Perù. L’azienda produce una vasta varietà di prodotti per soddisfare le svariate necessità dei mercati, da igienico e asciugatutto d’alta qualità a base di fibra vergine, fino al settore di valore basso costo, che è molto importante per quella parte della popolazione a basso reddito.

Nel business di CMPC Tissue, anche i prodotti di marca assumono un ruolo chiave. Il Direttore Generale della CMPC Tissue Cile, Eduardo Serrano, spiega l’importanza dei prodotti di marca nel mercato cileno: “I prodotti di marca sono la nostra arma principale nella lotta per le quote di mercato. Possiamo riscontrare che i consumatori hanno una fedeltà estrema nei confronti dei prodotti di marca che dominano il mercato nel nostro paese: il 90% dei prodotti tissue venduti sono di marca, mentre solo il 10% sono a marchio del distributore (MDD). Così, le nostre note marche come Confort ed Elite sono per noi molto importanti e rendono difficile alla concorrenza sottrarci fette di mercato”. Di fatto, in Cile, spiega Serrano, Confort è sinonimo di carta igienica, come in molti paesi, Kleenex lo è per indicare veline facciali; quindi, i consumatori scambiano i due termini e questo è, senza dubbio, una dimostrazione della forza di questo marchio.


GRANDE CRESCITA DAL 1995. In tutto, CMPC Tissue utilizza nove macchine per la carta; la maggior parte della sua crescita è avvenuta negli ultimi dieci anni, durante il periodo che va dal 1995 al 2005, durante il quale l’azienda ha aggiunto sei nuove macchine continue. Due sono state installate nella cartiera greenfield Talagante in Cile, due nella cartiera greenfield Zarate in Argentina e due nella cartiera in Perù, Lima.

Una delle persone che è stata coinvolta da vicino nella crescita della CMPC Tissue, è Carlos Hirigoyen, Direttore della sezione Sviluppo Industriale. Hirigoyen, nel 1978, dopo gli studi in ingegneria meccanica, è entrato a far parte della CMPC e ha vissuto gran parte della sua carriera professionale con l’azienda. Oltre che a prendere parte all’organizzazione delle nuove cartiere greenfield, ha lavorato su nuovi mercati come quello dei pannolini e prodotti igienici femminili, i quali sono diventati fonti di business molto vantaggiose per la CMPC.

Hirigoyen ci ha fatto da guida nella nostra visita alle cartiere Puente Alto e Talagante, due aziende cilene della CMPC. Le due cartiere sono situate nei paraggi della capitale, Santiago, una città con una popolazione di quasi sei milioni di persone.

La cartiera Talagante è un complesso impressionante; fu costruito nel 1995 su un’area greenfield a sud di Santiago, essendo la cartiera Puente Alto insufficiente a permettere una ulteriore crescita. Talagante possiede oggi due macchine per la produzione del tissue; la più recente è l’unità della Voith, avviata nel settembre 2005 che si aggiunge alla macchina Beloit, installata nel 1995 quando fu costruita la cartiera.

Hirigoyen ci illustra la logica e il metodo che sono stati usati per scegliere la zona di Talagante: “Lo stabilimento di Puente Alto dove, negli anni cinquanta, abbiamo iniziato la produzione tissue e dove nel 1920, l’azienda CMPC, di fatto, avviò i primi processi per la produzione della carta, era semplicemente diventato troppo piccolo. Quindi decidemmo di cercare aree greenfield nei pressi di Santiago, che da un punto di vista logistico offriva una buona posizione, essendo vicino a risorse idriche ed offrendo ampi spazi per una futura espansione. Visitammo molte zone, ma poi ci stabilimmo a Talagante, che si è poi rivelata una posizione geografica ottimale”.

Una delle caratteristiche più interessanti dello stabilimento Talagante è la sua composizione in moderni edifici, ognuno progettato per una unità operativa. Per cui, ogni singolo edificio è dedito ad ognuna delle principali funzioni: produzione della carta, trasformazione prodotto in rotoli ed imballaggio, trasformazione prodotto piegato ed imballaggio, pallettizzazione, prodotto finito, ecc. Per conferire un aspetto ancora più piacevole allo stabilimento, ogni edificio è stato colorato con una diversa tonalità di giallo.


CARTIERE GEMELLE. La cartiera Talagante in Cile e la cartiera Zarate in Argentina sono essenzialmente copie l’una dell’altra. Hirigoyen continua, dicendo: “All’inizio degli anni ’90 decidemmo di creare due nuovi complessi rispettivamente in Cile ed in Argentina. Di conseguenza, era più logico utilizzare lo stesso design e la stessa configurazione per entrambe le cartiere. Anche se Zarate, grazie ad una macchina di grandezza doppia (5.4 m), ha una capacità di produzione superiore a quella di Talagante, la costruzione di ognuna di esse, che incominciò nel 1995, è ancora oggi molto simile”. L’azienda entrò nel mercato argentino nel 1991 con una produzione di pannolini ed assorbenti femminili; in seguito, questa produzione fu inserita, sia in Cile sia in Argentina, in una joint venture insieme a Procter&Gamble. L’azienda frutto della joint venture fu chiamata ProSan e in seguito CMPC vendette al suo socio la propria quota del 50%. A quel tempo CMPC prese la decisione di entrare nel settore tissue anche in Argentina, pertanto nel 1993 iniziò la progettazione della cartiera tissue greenfield di Zarate, vicino a Buenos Aires: la PM1 partì nel 1995 e la seconda nel 1999. Hirigoyen continua: “L’Argentina fu una grossa opportunità per noi: l’alto reddito medio ed il basso livello di consumo del tissue pro capite indicavano che il mercato era pronto per un aumento dei consumi”. Infatti, il consumo pro capite in Argentina, durante il periodo che va dal 1993 al 2005, è passato da 1,5 kg a più di 4 kg.

Sfortunatamente l’indice di crescita e le attività economiche hanno risentito della crisi economica Argentina degli ultimi anni.

Anche la logistica gioca un ruolo particolarmente importante nel Cile, la cui geografia unica offre numerose sfide alla catena di rifornimento. CMPC Tissue ha recentemente cambiato il proprio sistema di stoccaggio in Cile, eliminando il magazzino centrale, che si trovava vicino all’aeroporto di Santiago e che gestiva i prodotti che provenivano da entrambe le cartiere in Cile, dedicando invece ad ogni cartiera i propri magazzini.


SENSO DI RESPONSABILITÀ. CMPC, una delle aziende più grandi del Cile, ha inoltre una lunga tradizione di responsabilità sociale. Uno dei primi capitoli del Rapporto Annuale dell’azienda tratta di questo tema: la posizione di CMPC e il suo progresso nei confronti dei dipendenti, la comunità e l’ambiente. Hirigoyen afferma che prendendo tali questioni molto seriamente “CMPC è generalmente riconosciuta come una delle più rispettate aziende in Cile. L’azienda, effettivamente, dà molta importanza alle questioni come la sensibilità sociale, le buone relazioni con la comunità, lo sviluppo sostenibile e incolumità e sicurezza del personale”.

Un semplice ma chiaro esempio di questo è la serietà con cui l’azienda istruisce i suoi impiegati sulle questioni della sicurezza.

Mentre visitavamo gli stabilimenti di Puente Alto e Talagante e passeggiavamo per i corridoi delle cartiere, gli operatori ci ricordavano le varie regole sulla sicurezza e la linea di condotta da adottare. Non perchè infrangessimo qualche regola (ovviamente!), ma almeno quattro volte durante la nostra visita, ci hanno ricordato di rimanere nelle apposite aree di sicurezza e di avere l’adeguata attrezzatura di protezione prima di entrare nelle officine.


SPAZIO PER CRESCERE. Per quanto riguarda il futuro, CMPC Tissue ha un approccio cauto ma sicuro ai suoi piani di espansione. Come ci fa notare Hirigoyen, il presidente del Gruppo CMPC, Eliodoro Matte, ha dichiarato nel passato che le intenzioni dell’azienda sono chiaramente quelle di far crescere le attività relative al tissue. Senza alcuna fretta, ma l’intenzione è ben presente.

Afferma Hirigoyen: “il cuore della nostra attività si è sempre basato su foreste ed alberi. I proprietari dell’azienda sono abituati ad adottare una visuale a lungo termine. Negli ultimi anni, abbiamo fatto crescere, ad un buon passo, il business dell’industria del tissue e dei prodotti igienici e siamo sicuri di mantenere quella rotta, ma soltanto attraverso opportunità solide e reali”.

Considerando che i mercati coperti da CMPC Tissue rappresentano meno del 50% del consumo sud americano del tissue, è logico che per ogni futura crescita e sviluppo si orienteranno ad altri paesi. Inoltre, mentre la CMPC è molto forte nel settore del tissue consumer, con lo sviluppo dell’economia dell’America Latina il settore AFH potrà rappresentare un’altra area di crescita per il futuro.

Al momento l’azienda non intende rendere noto come, dove e quando muoverà il prossimo passo verso l’espansione, ma possiamo essere sicuri che sarà solo questione di tempo.


ULTIME NOTIZIE . . . poco prima della pubblicazione di questo numero la CMPC ha annunciato di aver firmato un’accordo per l’acquisto di una quota di maggioranza della Absormex in Messico, un’azienda con sede a Monterrey dove produce pannolini per bambini e rotoli igienici. E’ anche proprietaria di una cartiera ad Altamira, vicino a Tampico, e il fatturato annuale del gruppo si aggira attorno ai 50 milioni di dollari USA. •

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