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Andritz costruisce pian piano una linea di produzione completa di macchine tissue

Andritz, produttore di pasta e macchinari per la carta, sta crescendo e ampliando la sua linea di produzione nel settore tissue. Di recente, ha fatto il suo ingresso nel settore TAD e sta anche inserendo nella sua linea una nuova unità compatta per la produzione di tissue. Per saperne di più, abbiamo parlato con due top manager dell’azienda.

Perini Journal


Andritz ha una storia ricca e variegata che risale al 1852, quando un uomo di nome Josef Körösi creò una fonderia e delle lavorazioni a macchina nel villaggio di Andritz, oggi uno dei sobborghi dell’incantevole città di Graz nella parte sudorientale dell’Austria. In quegli anni, l’attività principale dell’azienda era basata su ruote e turbine idrauliche che trasformavano l’acqua dei fiumi e torrenti provenienti dalle vicine Alpi in energia meccanica per l’industria. Infatti, ancora oggi, davanti alla sede dell’azienda si trova una turbina idraulica in acciaio a simboleggiare le radici dell’azienda in quel settore. Col passare del tempo, la pasta e le macchine per la produzione della carta sono entrate a far parte della gamma dei prodotti realizzati nello stabilimento Andritz.

Nel 1990, Andritz ha avviato un cambiamento strategico di rotta, specialmente nel settore pasta e carta, passando da licenziatario per altri produttori di macchine all’attuale posizione di fornitore di linee complete per la sua tecnologia e i suoi processi. È cominciato così un processo di intensa crescita, basato su acquisizioni complementari e R&S, che ha portato Andritz a diventare uno dei più grandi fornitori dell’industria della pasta e della carta, con un fatturato nel 2004 di circa 1,5 milioni di euro e quasi 6.000 dipendenti in tutto il mondo. Dal 2001, Andritz è quotata in borsa al Vienna Stock Exchange. Il 26% delle azioni dell’azienda è di proprietà dell’Amministratore Delegato Wolfgang Leitner mentre il 2% circa è detenuto da altri membri del Consiglio di amministrazione e il rimanente 72% è di proprietà di azionisti privati e istituzionali. Durante il processo di crescita degli ultimi 15 anni, Andritz ha aggiunto al suo portafoglio di macchinari per la lavorazione della fibra alcuni tra i marchi più famosi. Le figure n° 1 e n° 2 mostrano la crescita dell’azienda negli anni recenti e i marchi che sono stati acquisiti.


COSTRUENDO LA CATENA DAL LEGNO ALLA CARTA. La crescita è stata davvero straordinaria. Sia attraverso uno sviluppo organico sia mediante le acquisizioni, dal 1992 l’azienda ha registrato un tasso di crescita annuale composita del 12%. L’azienda ha adottato la strategia di costruire un’intera linea di lavorazione della fibra che andasse dal legno alla carta. Ha anche rigorosamente evitato di comprare aziende concorrenti, acquisendo solo quelle che fossero in grado di integrare processi complementari nella catena dal legno alla carta. Pasta e carta costituiscono oggi circa il 60% del fatturato dell’azienda mentre gli altri settori di attività principali sono focalizzati su laminazione dell’acciaio e linee di produzione nastri, macchinari di processo e per l’ambiente, tecnologia di alimentazione per l’allevamento di animali. Un’attività di supporto è designata come macchine idrauliche, intendendo principalmente pompe per cellulosa e turbine. Il settore pasta e carta è diretto da Bernhard Rebernik, membro del gruppo dirigente dal 1992, e Markku Hänninen, che è entrato a far parte dell’azienda con l’acquisizione dei macchinari Ahlstrom. Ovviamente, il segmento delle macchine tissue fa parte del gruppo pasta e carta. Alla direzione della divisione macchine tissue troviamo Rudolf Greimel, vice presidente senior del gruppo.


MACCHINE TISSUE: NON SONO UNA NOVITÀ. Anche se Andritz produce continue da oltre cinquant’anni, l’azienda è rimasta un po’ nell’ombra, dal momento che le sue attività nel tissue hanno spesso fatto parte di joint-venture. Per molti anni, Andritz ha lavorato fianco a fianco con Escher Wyss di Ravensburg, Germania, nel settore delle macchine tissue; poi, nel 1995, quando Voith e Sulzer Escher Wyss si sono fuse, Andritz ha cominciato a focalizzarsi sul tissue nell’ambito di questo gruppo. Inizialmente l’attenzione era puntata sull’Europa e sull’Asia, ma poi nel 2000, grazie a una joint-venture con Voith, anche sul Nord America. “Alcune persone pensavano erroneamente che fossimo nuovi nel business delle macchine tissue”, afferma Rebernik. “In realtà, produciamo macchine tissue da molto tempo. Già nel 1973 abbiamo fornito una macchina tissue larga 200 pollici a doppia tela, progettata per funzionare al 100% con fibra riciclata, la quale sta ancora funzionando in Europa. Negli ultimi anni, abbiamo anche prodotto molte delle macchine tissue più veloci e avanzate del mondo, dunque abbiamo sicuramente esperienza nel settore tissue”. In effetti, Andritz produce molte delle macchine tissue più veloci del mondo, con due macchine per APP China (Suzhou) e una per APP Indonesia (Jambi) ampiamente considerate come le crescent former più veloci nel mondo, con circa 2.200 m/min. La joint-venture con Voith è terminata di recente, quando i soci, verso la fine del 2004, hanno deciso di scindersi. Per quanto riguarda il motivo di tale decisione, Rebernik afferma che non ci sono stati grossi problemi: “In realtà è difficile individuare una ragione specifica. Era, ed è ancora, un rapporto molto buono e vantaggioso, ma penso che le due aziende abbiano semplicemente ritenuto che fosse più chiaro e semplice gestire ognuno il suo business se si fosse sciolta la JV e svincolato le varie attività.

Lavoreremo ancora insieme su svariati progetti in corso per tutto il 2006. E ovviamente, se necessario, possiamo ancora lavorare insieme, ma non abbiamo bisogno di contratti fissi e della struttura di una JV. Lavoreremo insieme laddove sarà opportuno“.


MACCHINE TAD IN ROTTA PER GLI STATI UNITI. Le macchine TAD o through air dried per il tissue sono state integrate di recente nella linea di produzione della Andritz. “Stiamo installando ora la nostra seconda macchina TAD”, spiega Rebernik, “con la prima nel 2004 destinata ad un cliente riservato negli Stati Uniti e la seconda per Procter&Gamble a Green Bay, Wisconsin. Siamo impegnati nel TAD e crediamo che il TAD possa sicuramente garantire la migliore qualità semplicemente perché non ha sostituti. Tuttavia, al giorno d'oggi ci sono problemi energetici che causano preoccupazione. Stiamo lavorando per cercare di ridurre l’input energetico pur continuando a produrre una qualità superiore, ma siamo ancora alle prime fasi di questa ricerca”. Con il sistema TAD entrato a far parte della sua linea di produzione, Andritz sente di aver compiuto un passo molto importante.

Dice Greimel: “Ora possiamo offrire una gamma produttiva completa e sono solo due i fornitori che oggi possono fare questo. Adesso abbiamo crescent former standard come quelle che arrivano a 2.200 mpm, poi, per la carta con requisiti di superficie molto liscia e maggiore voluminosità, abbiamo la tecnologia della pressa a scarpa che ora arriva a 1.850-1.900 metri al minuto. E per la fascia alta abbiamo ovviamente la tecnologia TAD”.


NUOVA LINEA COMPATTA PER IL TISSUE. Per quanto riguarda il prossimo inserimento nella linea di produzione, Rebernik si riferisce al nuovo sistema PrimeLine Compact appena presentato. “Ci siamo resi conto che c’era una piccola lacuna nella fascia bassa della nostra gamma per il tissue, così abbiamo deciso di lanciare il nostro sistema compatto, che non è soltanto una macchina, ma un piccolo impianto standardizzato di produzione del tissue, una linea completa che include la preparazione della materia grezza. L'impianto può essere spedito in gran parte mediante container, fatta eccezione ovviamente per il monolucido”. Impostato per funzionare alla velocità di 1.600 mpm, 1.800 mpm o, 2.000 mpm, il target clienti di questo impianto è formato da imprenditori o aziende che vogliono soddisfare le richieste dei segmenti più piccoli del mercato. Flessibilità e semplicità sono punti chiave della linea. Osserva Greimel: “Questo sarà un sistema molto semplice ma avanzato e conveniente. Basta premere il pulsante per farlo avviare perché vogliamo farne un sistema facile: facile da decidere, da realizzare, da installare, da far funzionare e naturalmente da ammortizzare”. Alla domanda se ci sono troppi fornitori di macchine tissue, Rebernik risponde con chiarezza: “Sì, oggettivamente ci sono troppi fornitori, quindi non sarebbe una sorpresa se si verificasse qualche fusione e può darsi che non tutti tra i più piccoli ce la faranno a restare sul mercato. Oggi i piccoli fornitori stanno cercando di entrare nella fascia alta del mercato e naturalmente noi stiamo entrando nella fascia bassa. Dobbiamo combattere per tutti i segmenti di mercato e lo stiamo facendo. Se si considera il quadro d'insieme, sono solo due i fornitori in grado di offrire l’intera gamma e questo rappresenta sicuramente un vantaggio. Collegato in qualche modo a queste argomentazioni, Greimel fa riferimento al fatto che Andritz ha un importante punto di forza, in quanto “può offrire ai produttori di tissue veri e propri pacchetti, non solo macchine tissue. Con tutta la nostra linea di produzione possiamo fornire un impianto completo per il tissue, che comprende preparazione della materia grezza, ventilazione, essiccazione, automazione e sistemi di generazione dell'energia se necessario. Questa potenzialità è un grande vantaggio per noi rispetto a molti produttori di macchine tissue”.


FOCUS SULLA SECCHERIA. Greimel asserisce inoltre che l’azienda ha recentemente fatto progressi nella parte seccheria della macchina, “tra il monolucido e la bobina, dove o si guadagna o si perde nella lavorazione del tissue. Abbiamo esaminato ampiamente le possibili soluzioni volte a elevare il livello di efficienza dalla lama alla bobina, passando in rassegna argomenti come manipolazione del velo, sistemi di trasferimento e di rimozione polvere. Penso che questo sia dimostrato dall’alta efficienza e dall'elevata velocità raggiunte”. Uno degli sviluppi recenti è stata l’introduzione del PrimePickup coperto da brevetto. Questo strumento unico, che supporta la separazione precisa tra feltro e tela dopo il processo di formazione, ha reso possibile a Suzhou di velocizzare le macchine, portandole da 1.900 mpm a oltre 2.100 mpm. Il PrimePickup garantisce un velo perfetto senza fori, specie su macchine larghe e per grammature molto basse fino a 12 g/m2 su bobina. Un altro grande passo è stata l’introduzione del PrimeTakeOff. Questo strumento, appositamente sviluppato per le qualità di carta molto morbida su macchine convenzionali e TAD, migliora la stabilità del velo dopo che è stato rimosso dal monolucido, fornendo un supporto sotto il velo immediatamente dopo la lama di crespatura.


LA PRESSA A SCARPA FA PROGRESSI. “Ovviamente parliamo tanto di belle storie”, scherza Rebernik, “ma dobbiamo anche dire che non tutti i sistemi per il tissue hanno funzionato bene fin dal principio. La pressa a scarpa TissueFlex all’inizio ha avuto qualche problema e da questo abbiamo imparato diverse cose. Il fatto è che la prima pressa a scarpa non si adattava bene al corpo bombato del monolucido. Col senno di poi, avremmo dovuto fare una bella rettifica al monolucido, ma pensavamo di poter adattare la pressa a scarpa al corpo sbagliato. Abbiamo imparato così, dalla dura esperienza, ma posso onestamente affermare che non abbiamo mai lasciato un cliente da solo. Ora la tecnologia della pressa a scarpa è maturata e presto raggiungerà nuove velocità record di oltre 2.000 mpm”.

La scissione da Voith ha fatto sì che il mondo dell’industria si ponesse domande sull’accesso a tecnologie quali la pressa a scarpa TissueFlex, sviluppata durante la nostra collaborazione. La tecnologia è basata sulla pressa a scarpa di Voith, originariamente ideata per altre qualità di carta e adattata a macchine tissue. “Siamo franchi,” dice Rebernik. “Abbiamo e continueremo ad avere accesso alla tecnologia relativa alla pressa a scarpa TissueFlex, sviluppata insieme, dunque nulla cambia assolutamente al riguardo. Possiamo accedere a questa tecnologia per sempre, senza obbligo di pagare alcuna royalty”.

Per quanto riguarda il futuro, Andritz continua a comporre la sua gamma di attività nel settore pasta e carta, che le dà l'opportunità di effettuare forniture più complete. Rebernik afferma che oggi Andritz ha colmato essenzialmente tutte le lacune, eccetto per le macchine continue destinate a produrre qualità non tissue, cioè carta da stampa e da lettere nonché carta da imballaggio. Recentemente l’azienda ha concordato di comprare il 60% di una joint-venture di Küsters in Germania, che le permetterà di intraprendere revisioni di PM più piccole. “Francamente”, dice Rebernik, “le grosse aziende si scomodano solo per una linea completa, obbligando per esempio ad acquistare, oltre alla continua, anche il loro impianto di disinchiostrazione. Non stiamo per entrare nel grosso business delle continue, ma potremmo prendere in considerazione la possibilità di entrare nel settore della revisione delle continue. Se decidiamo che sia la cosa giusta da fare, la recente joint-venture con Küsters ci offre buoni mezzi per farla davvero”. •

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