Il vantaggio competitivo non risiede tanto nella capacità di progettare e costruire impianti eccellenti, quanto nella rete di servizi e infrastrutture necessarie a mettere le imprese nelle condizioni di sfruttarli sempre al meglio.
Perini Journal
Troppo spesso gli slogan del management sono poco più di banalità elegantemente confezionate da principi operativi. Solo in pochi casi, questi “mantra” aziendali si rivelano più che una moda passeggera. È senz’altro questo il caso del concetto di “lean manufacturing”, che negli ultimi quindici anni ha portato le imprese di produzione a confrontarsi con problemi complessi: la riduzione dei tempi di ciclo, l’ampliamento della gamma dell’offerta, l’acquisizione di una maggiore flessibilità nella gestione dei processi. In questo percorso, le imprese del settore tissue sono state aiutate dallo sviluppo delle tecnologie informatiche e di comunicazione, che hanno avvicinato i dati a chi deve decidere, ma anche – se non soprattutto – da una vera e propria rivoluzione nella progettazione e realizzazione delle linee di produzione integrate, che hanno acquisito le doti di adattabilità, flessibilità e affidabilità necessarie per sostenere le aziende in un impegno produttivo sempre più vincolato all’efficienza, alla redditività, al tempo.
LA QUESTIONE DEL TEMPO, E DELLA SUA GESTIONE NEL PROCESSO PRODUTTIVO È DELLE PIÙ DELICATE NELL’AMBITO DELLA MODERNA ECONOMIA INDUSTRIALE. La necessità di ottimizzare l’utilizzo del tempo mobilita ingenti risorse umane e informatiche, ma spesso si scontra con radicati preconcetti e prassi operative obsolete. Nonostante da anni si pensi al processo produttivo come a un flusso, a molti è rimasta l’idea che l’origine dei problemi in una linea di produzione sia la rottura meccanica: finché la macchina gira, il problema non c’è. E se c’è, non è grave.
In realtà, gli eventi traumatici sono sempre più rari, anche grazie al grado di affidabilità raggiunto dalla linee di converting per il tissue e alla diffusione della prassi della manutenzione programmata.
“Il flusso della produzione, invece, risente dell’influenza di una miriade di eventi, anche di minima intensità e difficilmente riscontrabili, ed è tanto più fluido quanto più il suo percorso è tenuto sgombro da questi piccoli ostacoli, da questi impercettibili accidenti che generano vortici, attriti, frizioni. Come in autostrada, quando il traffico è intenso: basta una minima frenata nel posto sbagliato per innescare un ingorgo apocalittico. E in un contesto produttivo, oggi più che mai, al tempo e alla fluidità dei cicli di produzione è legata la redditività dell’impresa”. Così commenta Alberto Malagoli, Customer Service Manager della Fabio Perini, a capo di una struttura di 85 persone che si occupa proprio di fare in modo che il cliente sia sempre nelle condizioni di sfruttare al meglio il proprio investimento, proponendo una partnership efficace per la gestione dei processi produttivi.
SI DOVREBBE, QUI, COMINCIARE A FARE L’ELENCO DI TUTTE LE ATTIVITÀ OFFERTE DAI DIVERSI DIPARTIMENTI DEL SERVIZIO CLIENTI DELLA FABIO PERINI S.P.A. Ma, secondo Malagoli, sarebbe tempo sprecato: “I vantaggi offerti da un servizio clienti non dipendono da natura e ampiezza del portafoglio dei servizi, ma dal grado di collaborazione e dall’intensità della comunicazione con i clienti, e dalla conoscenza che questi processi di collaborazione e di comunicazione riescono a generare e a diffondere. Infatti, è da questo flusso di comunicazione e conoscenza che dipende l’efficienza produttiva e, in ultima istanza, la conservazione del valore dell’investimento in impianti Perini”.
In questa prospettiva di flusso continuo (della produzione, delle informazioni, della conoscenza), il tempo è la variabile fondamentale.
IL TEMPO È UN COSTO-OPPORTUNITÀ: ci sono attività che devono essere eseguite per mantenere efficiente il processo di produzione, ma che sottraggono tempo ad altre attività, più strategiche per l’impresa. Per questo, la Fabio Perini ha sfruttato le nuove tecnologie per mettere a disposizione dei clienti un accesso immediato a informazioni o servizi rilevanti, con l’obiettivo di limitare il tempo dedicato ad attività ripetitive e scarsamente qualificate dal personale che può svolgere incarichi di maggiore contenuto strategico.
Un esempio è quello di Spares On-Line (vedi PJ 22, pp. 14-15): un progetto coordinato da Orfeo Del Carlo, Spare Parts Sales manager, per integrare in un unico strumento la funzione logistica e la funzione informativa della vendita delle parti di ricambio.
“Infatti,” ci dice Del Carlo, “da una parte, il cliente è vincolato alla duplice e contraddittoria esigenza di minimizzare le scorte di ricambi a magazzino, mentre dall’altra, si trova a dover gestire una complessità delle macchine che moltiplica le parti. Il sistema Spares On-Line, abbatte il tempo di evasione dell’ordine di parti di ricambio e della relativa consegna, gestendo in maniera integrata tutti i depositi Fabio Perini nel mondo e garantendo una data certa di consegna. Ma abbatte anche il tempo di ricerca e individuazione dei ricambi (con i conseguenti errori) attraverso l’integrazione con la documentazione elettronica STAD3, fornita su CD ROM a corredo di ogni linea”. Una piccola innovazione, dunque, che libera risorse, riduce le possibilità di errore e aumenta l’efficienza del servizio.
A QUESTA SI AFFIANCA, SEMPRE NELLA GESTIONE DELLE PARTI DI RICAMBIO, UN’INTENSA ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE DEI CLIENTI, tesa a garantire costantemente la perfetta efficienza potenziale degli impianti. Questo avviene attraverso un flusso ininterrotto di informazioni (una newsletter) che aggiorna gli utenti su tutti gli sviluppi, le modifiche, le novità, le offerte promozionali. Questo è particolarmente utile per la gestione delle scorte ricambi della componentistica elettronica, più soggetta a obsolescenza e a difficoltà di reperimento. Proprio in questi giorni, è stato messo fuori produzione il microprocessore 486, che ancora equipaggia molti apparati elettronici di controllo delle linee di produzione.
“MA SOTTOLINEARE I POTENZIALI PROBLEMI NON BASTA A QUALIFICARSI COME PARTNER EFFICACE PER LA GESTIONE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE,” dichiara ambiziosamente Alberto Malagoli. “Per questo, parallelamente all’attività di informazione sulla disponibilità dei ricambi, procede il programma TIP (acronimo di Technology Improvement Program), attraverso il quale teniamo costantemente aggiornati gli utenti Perini su quanto il reparto Ricerca e Sviluppo elabora nel senso dell’aumento della produttività delle macchine, con l’indicazione di quali interventi possono essere operati sulle linee già operative per migliorarle e aggiornarle, preservandone nel tempo il valore, sia economico sia produttivo.
QUESTA ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLE MACCHINE E DELLE LINEE (anche di quelle già vendute), attinge anche all’enorme bacino di esperienza degli utenti. I tecnici che eseguono le manutenzioni, ma anche i tecnici formatori dell’area Training e Documentation, coordinati da Andrea Ricci, stilano delle relazioni sugli interventi effettuati o sullo stato della linea. Queste informazioni vengono inserite nel sistema di CRM, per creare una knowledge base che serva da una parte a facilitare e rendere più efficace l’attività dei tecnici manutentori nell’individuazione e nella risoluzione di eventuali anomalie, mentre dall’altra ad alimentare quella di sviluppo di nuove soluzioni, aggiornamenti e miglioramenti della gamma dei prodotti Perini. “Una volta che ha investito una cifra considerevole in un impianto Perini,” ricorda Andrea Ricci, “per mantenerne il valore nel tempo l’impresa deve sempre essere nella condizione di poter decidere in assoluta libertà se procedere a un nuovo investimento o agire su quanto ha già a disposizione. Questa azione si può sviluppare sia attraverso l’acquisizione di nuove tecnologie, attraverso il programma TIP, sia attraverso la costruzione di competenze sempre più sofisticate e specialistiche, grazie all’intensa attività di formazione svolta dalla Fabio Perini S.p.A.”.
L’IDEA ALLA BASE DI TALE ATTIVITÀ È CHE OGNI MACCHINA DOVREBBE ESSERE DOTATA, ALL’ATTO DELL’INSTALLAZIONE, DI UNA DOCUMENTAZIONE COMPLETA non solo delle componenti e delle parti che la costituiscono, ma anche delle procedure più efficienti per gestirne il funzionamento. Ai tradizionali corsi, molti dei quali orientati alla sicurezza e all’adeguamento a una normativa in continua evoluzione, che si possono tenere sia presso l’azienda utente sia presso la sede Perini, si affiancano oggi sia l’apprendimento a distanza, via Internet, sia la creazione di una repository di “videoprocedure” alla quale l’utente possa attingere per formare competenze e verificarne l’evoluzione nel tempo. Anche questa attività di formazione si fonda su una stretta integrazione fra le diverse divisioni dell’area Servizio Clienti: i tecnici formatori sono spesso gli stessi che garantiscono la manutenzione programmata o d’urgenza delle macchine, che eseguono le installazioni, i collaudi e le dimostrazioni.
GRAZIE A QUESTA INTEGRAZIONE, la Fabio Perini S.p.A. può consolidare progressivamente nel tempo un patrimonio di relazioni e di conoscenze che le permettono, al di là dell’eccellenza tecnologica di ciò che produce, di rappresentare veramente un interlocutore insostituibile per la gestione dei processi produttivi. In fondo, come ricordava Guido Finocckì in una recente intervista (PJ 22, pp. 4-13), “Saper costruire macchine, e saperlo fare bene, è ormai solo un prerequisito della nostra sopravvivenza. […] Il piano del confronto oggi si è spostato su un altro piano, completamente immateriale”.
Ma questa immaterialità che rappresenta oggi il vantaggio competitivo di un’impresa come la Fabio Perini S.p.A., non può che avere un riscontro assolutamente materiale. “Questi strumenti integrati di relazione con le nostre migliaia di clienti in tutto il mondo non possono essere fine a se stessi,” conclude Alberto Malagoli. “Il valore dell’attività che svolgiamo non può limitarsi al piano relazionale. Per quanto immateriale, il prodotto della relazione con il cliente deve avere un riscontro pratico in una maggiore efficienza produttiva degli impianti Fabio Perini S.p.A. e, quindi, in una più elevata redditività delle imprese che li adottano”. •