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Tonic: importanti investimenti e grande fiducia nell’Algeria

Avendo iniziato praticamente da zero, la Tonic Emballage, azienda privata Algerina, ha mosso importanti passi nel mondo cartario e adesso ha in progetto un’ampia manovra dal costo di 150 milioni di Euro. Questa prevede una nuova macchina continua, un moderno impianto di trasformazione, una linea per pasta disinchiostrata, una rinnovata macchina per la produzione di cartone di prima qualità. Il Perini Journal ha voluto saperne di più.

Hugh O’Brian


Protagonista assoluto è un imprenditore 38enne Algerino, un gentiluomo, Abdelghani Djerrar; un uomo molto dinamico, che trasmette l’impressione di sapere essere altrettanto competitivo, quando necessario. Infatti, scambiando due chiacchiere sul suo passato, mi informa che tempo addietro è stato un grande corridore e che negli anni ’80 si è allenato con i migliori atleti Algerini.

La sua specialità erano le medie distanze come i 1.500 m, i 5.000, e anche gli 11.000 m.

“Vedo un forte legame tra lo sport e gli affari” spiega Djerrar. “Vanno di pari passo ed hanno molto in comune: per raggiungere un traguardo è necessario molto lavoro, avere la forza di sfidare i propri limiti, essere più veloce degli altri. Allo stesso tempo sono importanti il lavoro di squadra e la fiducia, oltre al saper accettare vittorie e sconfitte”. Djerrar, e Tonic, hanno avuto più vittorie che sconfitte ultimamente; questa attività si è trasformata in una azienda da 150 milioni di Euro, una delle più rispettate in Algeria. Non è Djerrar a dirlo ma i suoi molti dipendenti, che lo stimano per tutto quello che fa e per il modo in cui lo fa.


ALL’INIZIO CARTA RICICLATA. Quella di Tonic è una storia interessante. Djerrar ha fondato l’attività 20 anni fa, nel 1985, inizialmente occupandosi soltanto di recupero e commercializzazione di carta riciclata. Passo dopo passo, Tonic cominciò presto a produrre vari tipi di prodotti da packaging tra cui cartoni per uova in carta riciclata. L’attività crebbe durante gli anni ’90 e nel 1998 Djerrar mosse un importante passo nel mondo del cartone ondulato, con l’installazione di una linea fornita da Bobst.

Il principale stabilimento produttivo di Tonic si trova nella zona industriale di Bou Ismail, 50 Km a ovest della capitale Algeri. Qui Tonic Emballage produce una gran varietà di prodotti da packaging a base di carta, come cartone ondulato, scatole di cartone ondulato, bicchieri di carta e cannucce, sacchetti, buste, scatole per beni di consumo come detergenti, sapone, cibo ecc.

La qualità dei vari prodotti da packaging stampati è molto alta, grazie all’uso di macchine da stampa flessografica e offset per le più sofisticate arti grafiche. Le macchine installate provengono dai migliori produttori di macchinari da trasformazione e da stampa, come Heidelberg, Bobst, BHS, Martin, Hartmann, Master Flex e Rapidex. Il sito produttivo è composto da una serie di piccoli, medi e grandi stabilimenti, realizzati nel corso degli anni seguendo la crescita di Tonic. Costruendo tanti edifici e strutture per ospitare la sua azienda in crescita, Djerrar ha fondato una società di costruzioni industriali, dal nome Alstra, che lavora sia per Tonic che per altri clienti.


LA SITUAZIONE ALGERINA. Considerando il contesto Algerino, i successi di Tonic risultano ancor più stupefacenti. Situata in Nord Africa, tra il Mediterraneo, il deserto del Sahara, il Marocco e la Tunisia, l’Algeria ha trascorso un ventennio molto duro.

Specialmente negli anni ’90, quando il Paese era a tutti gli effetti in guerra civile, la vita quotidiana ed ogni attività erano in forte difficoltà. Furono anni caratterizzati da sconvolgimenti politici, lotte religiose, terrorismo e stragi. Come è facile capire, l’economia era in crisi: nessun investimento, molte persone lasciavano il paese e con loro molto capitale, e le prospettive per il futuro non erano incoraggianti.

Finalmente, dal 2000, le cose hanno cominciato lentamente a migliorare, grazie all’amnistia generale dichiarata dal governo per i ribelli armati, a patto che consegnassero le armi. La strategia pare aver funzionato e la pace a poco a poco è tornata. Devo ammettere che, prima di andare in Algeria, ero curioso di vedere cosa avrei trovato. Ed ero anche un po’ preoccupato, dopo aver letto per anni notizie di terrorismo ed atti di violenza. Quello che ho trovato, invece, è un profondo ottimismo per il futuro, di cui Tonic è emblema. Certo ci vorrà del tempo perché l’Algeria torni alla completa normalità e raggiunga i paesi sviluppati: ma il paese ha mosso i primi passi e Tonic sta dando il proprio contributo. Del resto lo stesso nome Tonic (tonico) è riconducibile a termini come “valorizzare”, “stimolare”, “rafforzare”, “rinnovare”.

E proprio per contribuire a stimolare l’economia, Tonic installerà quest’anno due macchine continue che ridurranno notevolmente l’importazione di cartone e tissue in Algeria. Djerrar prevede inoltre che col tempo sarà possibile anche esportare, favorendo il commercio algerino.


UNA MACCHINA TISSUE ED UNA DA CARTONE. Il prossimo progetto prevede l’entrata di Tonic nella produzione della carta. Si tratta di un importante progetto: ben due nuove macchine saranno installate in un’area di 25 ettari (250.000 mq), a cinque minuti di distanza dagli stabilimenti Tonic. Inizialmente le due macchine erano destinate ad essere installate in un piccolo stabilimento accanto a quelli esistenti, ma considerati i grandi progetti di espansione, Tonic ha optato per un nuovo grande stabilimento.

Il progetto ha un costo complessivo di 150 milioni di Euro e comprende:


- una macchina tissue dalla Metso: un crescent former di larghezza 2,7 m e dalla capacità produttiva di 26.000 t/a di tissue da fibra riciclata. All’evenienza può anche produrre carte patinate, se il mercato lo richiedesse;

- macchinari da trasformazione e da imballaggio, fornite quasi esclusivamente da Fabio Perini S.p.A. e KPL Packaging S.p.A.: produrranno veline facciali di elevata qualità, tovaglioli, fazzoletti, carta igienica e asciugatutto;

- una macchina da cartone, ricostruita da Metso: si tratta di una Bellmer di 2,95 m di larghezza installata in Germania negli anni ’70, completamente ricondizionata e modernizzata dalla Metso e in grado di produrre 140.000 t/a di cartone a due strati a base soprattutto di carta riciclata;

- una linea per fibra riciclata, fornita da Metso, in grado di produrre 30.000 t/a di pasta di notevole luminosità;

- un impianto di co-produzione elettrica, dalla General Electric, alimentato a gas;

- un impianto di desalinizzazione, costruito da Ionics, che tratterà 5.000 m3 di acqua al giorno;

- un impianto trattamento acque, fornito da Biwater.


A causa del cambiamento di sede e di altri ritardi di costruzione, soprattutto delle opere di ingegneria civile, il programma ha subito uno slittamento. Secondo l’attuale tabella, le macchine continue tissue e da trasformazione saranno operative entro Settembre di quest’anno. Probabilmente la trasformazione inizierà molti mesi prima della produzione; poi, a Dicembre di quest’anno, partirà anche la macchina da cartone, che comporterà il grande vantaggio di ridurre il bisogno di Tonic di importare cartone per le linee da cartone ondulato.


LA QUALITÀ: UNA SCELTA VINCENTE PER IL LUNGO TERMINE.

Sull’aspetto qualità, sembra che Djerrar non scenda a compromessi quando si parla di macchine. Se fin’ora ha scelto macchine da stampa e da packaging dai migliori fornitori al mondo, per le macchine da carta non farà eccezione.

“Voglio lavorare con i migliori e sono certo che questo ripagherà” dice l’ex atleta. “Perini, Metso, General Electric. Disponendo della migliore tecnologia, è possibile ottenere una produzione di alta qualità a costi ridotti. Con i fornitori di macchine non amo trattare molto sul prezzo: vedo il nostro rapporto come una partnership e per questo voglio che entrambe le parti siano soddisfatte. So di aver bisogno del loro supporto a lungo termine e pago volentieri per questo servizio”.


LICENZA DISNEY IN AFRICA. A conferma della qualità dei suoi prodotti, Tonic ha ricevuto i diritti esclusivi per l’utilizzo dei personaggi Disney su articoli come bicchieri e tovaglioli. Come noto, la Disney è molto esigente ed interessata solo a partner di alto livello, quindi il fatto che Tonic abbia ottenuto i diritti dice molto su quest’azienda. Le due più importanti macchine in consegna dalla Fabio Perini Spa sono una linea Sincro 4.0, per carta igienica ed asciugatutto, ed una linea per tovaglioli Fold 8.7.

Sono entrambe linee di elevata capacità che produrranno tissue di alta qualità, destinato sia al mercato Algerino che all’esportazione. La Sincro 4.0 comprende due gruppi goffratori: uno per micro-goffratura e l’altro per DESL su asciugatutto.

Entrambi i goffratori sono alla prima installazione in Africa. La linea si compone inoltre di un gruppo stampa a due colori che permetterà di ottenere articoli di alto livello, in grado di competere con quelli d’importazione. La linea Fold 8.7 per tovaglioli raggiungerà l’impressionante produzione di 4.000 pezzi al minuto. Per conferire al prodotto un valore aggiunto dal punto di vista estetico e grafico, la linea sarà completata da un gruppo stampa a 4 colori e da un goffratore punta-punta.


RINNOVARE L’INDUSTRIA CARTARIA. Oltre ad installare nuove macchine da carta, Djerrar sta anche creando un team di esperti in produzione cartaria. Non avendo mai prodotto carta prima, l’azienda non aveva molto know-how interno: per questo Tonic ha messo insieme un team di manager con esperienza nell’industria cartaria. Tra questi: Tahar Fezari, Direttore di Stabilimento e Capo Progetto; Bendou Mustapha, Direttore Tecnico; Ahmed Boungab, Assistant Project Manager e Kamel Idir, Project Engineer.

Djerrar si dice molto soddisfatto di questo team: “Stiamo lavorando per rinnovare l’industria cartaria Algerina, e queste persone sono tutte molto importanti. Gran parte dell’industria cartaria è stata per troppo tempo nelle mani dello Stato e per questo si è atrofizzata. Ma in passato in Algeria esisteva un notevole know-how in materia di produzione cartaria: queste risorse e competenze sono sempre esistenti, ma molti professionisti si sono allontanati dal settore per i pochi sbocchi che offre. Io vorrei restituire a queste persone la possibilità di utilizzare le loro conoscenze e anche dare un futuro ai più giovani”.


LE AZIENDE DI TONIC EMBALLAGE DEDICATE ALLA PRODUZIONE TISSUE AVRANNO IL NOME DI INDUSTRIE SARL OUATE. Attualmente, in Algeria esiste un solo piccolo produttore di tissue, GIPEC, con una capacità di circa 2.000-3.000 tonnellate annue, situato a circa 1.000 Km dalla capitale Algeri. Djerrar ritiene che una qualità di tissue superiore ad un prezzo, a suo dire, inferiore, offrirà un nuovo stimolo al mercato Algerino. Il consumo è stimato approssimativamente attorno alle 15.000/20.000 tonnellate annue, quindi la nuova capacità di 26.000 t/a lo coprirà facilmente. Il resto sarà destinato all’esportazione.

“Credo che questi investimenti possano aiutare il nostro paese in molti modi. Il nostro progetto tissue porterà sul mercato prodotti dal prezzo più abbordabile per il cittadino medio, oltre ad aumentare il comfort e la qualità della vita. Inoltre, sostituiremo il materiale importato con carta riciclata di provenienza domestica con un notevole vantaggio per l’economia nazionale. Lo stesso possiamo dire per il progetto cartone: la nuova macchina permetterà di aumentare la qualità, ridurre i prezzi, usare materie prime interne riducendo l’importazione”.

Per il futuro, Tonic ha importanti progetti mirati a controbilanciare l’importazione di cartone. Djerrar sta elaborando un piano di fattibilità per l’installazione di una moderna macchina da 800 t/a per la produzione di materiali per scatole da fibre riciclate. Il costo del progetto si aggira attorno ai 300 milioni di Euro.


L’IDEA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO. E TANTO LAVORO!

Djerrar ha realizzato un business molto fortunato: ha avuto l’idea giusta al momento giusto e, soprattutto, ci ha creduto. Il tutto naturalmente accompagnato da duro lavoro, spesso da giornate di 16 ore e più. Nel giorno della nostra visita a Tonic, abbiamo incontrato Djerrar di buon mattino agli stabilimenti e dopo un giro, varie chiacchiere, l’intervista ed il ristorante, a tarda sera ci ha invitato a prendere un caffè nella sua bellissima casa sopra Algeri. Intorno a mezzanotte, decidiamo di salutare e fare ritorno in albergo. Ma la giornata di Djerrar non è ancora terminata: perché ritornerà in azienda, giusto per controllare che tutto proceda bene.

Tutto questo in un solo giorno di lavoro…Roba da atleti!•

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