PJL-31

Un mondo di carta

Abiti da sera, mantelli finemente decorati, caffettani dai colori sgargianti, vestiti femminili di taglio regale, borse, scarpe e accessori. Oltre ottanta le opere in carta presentate, alcuni mesi fa, da Isabelle de Borchgrave per la mostra “Un Mondo di carta”, a Venezia fino al 30 novembre, nella magica cornice di Palazzo Fortuny.

Nico Zardo

Isabelle de Borchgrave è nata con la matita in mano. A quattordici anni frequenta i corsi di arti grafiche nel Centre des Art Dècoratifs di Bruxelles e a diciassette entra nel mondo della moda dipingendo stoffe per vestiti. Il successo delle sue creazioni la porta ad aprire un atelier,“La Tour de Bèbelle”, dove vengono prodotti abiti e foulard.

Oggi nel suo atelier di Bruxelles produttori di tutto il mondo trovano ispirazione per la creazione di tessuti tappeti, scialli, servizi di piatti ma anche articoli di cartoleria.

Osservando le sue opere si colgono due direttici di ispirazione artistica: una classica che la porta a realizzare modelli di stile e disegni con riferimenti che vanno da fine stile Impero e Vittoriano agli anni Venti (D’Annunzio e Proust); e una seconda forse più intrigante e feconda di taglio “etnico” nata dalle sue esperienze di viaggio, dove si legge la forza dei colori e dei disegni orientali.

La sorprendente abilità dell’artista sta nella sua capacità di cogliere gli elementi figurativi caratteristici di una cultura e di reinterpretarli,contaminandoli, e restituirceli offrendoci una sensazione di spiazzante “déjà vu”.

 

IL MEZZO UTILIZZATO PER TUTTE LE SUE CREAZIONI È LA CARTA BIANCA. Stropicciata, plissettata, traforata, lavorata come un tessuto, abilmente decorata con pazienza e grande esperienza, modellata (grazie alla collaborazione con Rita Brown per la messa a punto dei modelli): questo semplice materiale si trasforma nelle mani dell’artista in abiti/opere d’arte unici e sorprendenti.

La tecnica di realizzazione è la stessa di un atelier di alta moda: dal cartamodello realizzato su un manichino, in luogo della stoffa, si passa alla carta sulla quale Isabelle applica a mano libera colori, motivi e ornamenti: l’impiego dei colori e degli stencil varia secondo l’ispirazione del momento.

 

QUESTA MOSTRA CHE SI CONFIGURA COME UN UN WORK IN PROGRESS: nasce negli anni novanta quando Isabelle dopo aver visto una mostra di Yves Saint-Laurent a New York ha l’idea di creare una serie di abiti di carta che raccontino la storia della moda. Nel 1998, a Moulhouse con la mostra “Papier à la mode”, l’artista belga, con la collaborazione di Rita Brown per gli aspetti sartoriali, espone costumi e accessori interamente in carta decorati. Da allora la mostra ha viaggiato per l’Europa, gli Stati Uniti, l’Oriente arricchendosi di volta in volta con nuove creazioni che traggono ispirazione dalla cultura dai paesi ospiti.

 

LE CREAZIONI DI ISABELLE SI INSERISCONO AMBIENTANDOSI PERFETTAMENTE NELLA CASA/PALAZZO CHE FU DI MARIANO FORTUNY proponendo un’assonanza tra le affinità dei due artisti. Mariano Fortuny (1871-1949) spagnolo, figlio d’arte, si stabilisce a Venezia sin da giovane interessandosi di pittura e scenografia teatrale. Negli anni venti inizia a creare e produrre stoffe e tessuti stampati che lo rendono famoso in tutto il mondo. Le sue opere ancora presenti con arredi, quadri e sculture costituiscono uno spazio affascinate, fermo nel tempo, nel quale gli abiti di carta di Isabelle fanno rivivere il piacere e la passione per l’arte. •

Commenti:
Accedi o Registrati subito per pubblicare un commento