Internazionalità è stata la parola d’ordine che ha contraddistinto la seconda edizione del Tissue World Asia tenutasi nel novembre dello scorso anno presso l’Intex Exhibition Center di Shanghai - Cina.
Maura Leonardi
La manifestazione dedicata all’industria di trasformazione del tissue ed a tutto l’indotto ad esso correlato ha catalizzato per tre giorni (15-17 novembre) l’attenzione di oltre 3880 visitatori il 50% in più rispetto alla precedente edizione (2349 ospiti registrati nel 2004) di cui circa il 90% provenienti dall’Asia ed il restante 10% dagli altri continenti con oltre 68 paesi rappresentati. Un’affluenza importante che ha superato di gran lunga le aspettative degli oltre 87 espositori provenienti da tutto il mondo ed interessati a capire meglio le dinamiche del “gigante asiatico”.
“GIGANTE” CRESCIUTO, NEGLI ULTIMI ANNI, AD UNA MEDIA ANNUA DI CIRCA IL 9% generando curiosità ed interesse per il suolo cinese che conta circa 1/3 della domanda globale di carta e derivati, una quota che supera i mercati del Nord America e dell’Europa Occidentale rappresentando un traguardo per lo sviluppo di nuove opportunità di business da parte delle aziende europee ed americane. Aziende, quest’ultime, che hanno risentito negli ultimi periodi di una congiuntura economica interna non positiva e si sono trovate a dover fronteggiare un nuovo scenario economico cercando nuove piattaforme per l’insediamento e lo sviluppo di moderne realtà di business.
L’INTERESSE DIMOSTRATO DAI 250 DELEGATI che hanno preso parte alla sessione Conferenze tenutasi contestualmente alla manifestazione ha messo in luce la necessità di considerare l’industria di trasformazione, oggi, un settore di portata globale in cui la Cina è pronta per poter sostenere la crescita del tessuto industriale dedito alla trasformazione del tissue sia per produzione che per consumo. Crescita non solo in termini di quantità ma anche in termini di qualità. Se fino a qualche anno fa i prodotti tissue in Cina erano scarsamente diffusi, non presenti o sinonimo di bassa qualità, oggi i parametri sono cambiati e l’attenzione è rivolta verso standard qualitativi più alti vicini agli standard europei ed americani. Da ciò ne consegue che diventa primario il ruolo delle aziende che operano nella trasformazione, veterane del settore, e capaci di favorire la crescita nella direzione qualitativa del prodotto ovviamente fronteggiando il binomio rischio/opportunità. Un binomio che se da un lato può favorire nuove opportunità di business dall’altro può determinare un rischio di concorrenza da parte delle aziende autoctone intenzionate ad entrare nel business con prezzi notevolemente ridotti. A fare la differenza rimane, anche in questo scenario, il valore aggiunto in termini di know-how che permette di oscurare il fattore prezzo privilegiando l’esperienza e la conoscenza tecnologica.
ESPERIENZA E CONOSCENZA TECNOLOGICA SONO CONCETTI CHIAVE ANCHE PER LA FABIO PERINI S.P.A. che insieme alla KPL Packaging S.p.A. e alla Körber Engineering Shanghai ha partecipato al Tissue World Asia con uno stand comune in cui per la prima volta anche la Winkler+Dünnebier AG (l’azienda parte del gruppo KPL dal gennaio 2004) era co-espositore insieme alle altre aziende KPL. Offrire un prodotto tecnologicamente valido e frutto della conoscenza tecnologica del settore è un valore vincente come ha testimoniato la partecipazione di oltre 300 ospiti provenienti non solo dalla Cina ma anche da Argentina, Cile, Angola, Australia, Brasile, Canada, Ungheria, India, Polonia, Senegal, Russia, Colombia, Ecuador al CONCEPT X Evolution Event organizzato dalla Körber Engineering Shanghai il 15 e 16 novembre presso i nuovi stabilimenti di Gao Hang per mostrare le ultime evoluzioni targate “CONCEPT X” nell’ambito della trasformazione e del confezionamento. La dimostrazione ha permesso ai numerosi operatori provenienti da ogni parte del mondo di conoscere l’evoluzioni del CONCEPT X il brand creato per il mercato asiatico e lanciato sul mercato nel 2004. In dimostrazione: la nuova linea di trasformazione modello X8 studiata per offrire un prodotto igienico/asciugatutto con una velocità fino a 450 m/min o fino a 22 logs/min in cui flessibilità ed efficienza sono le parole d’ordine; la nuova linea modello X3, per la produzione di rotoli igienici, completamente rinnovata con il nuovo goffratore modello XDE1 con tecnologia DESL e capace di garantire una produzione fino a 200m/min o fino a 10 logs/min. A completare le linee di converting la nuova confezionatrice modello XP5 compatta veloce ed efficiente e la confezionatrice modello XP2 ergonomica e operator friendly in cui installazione e manutenzione sono semplificate e entrambe destinate ai mercati entry level. La sessione tecnologica di alto livello frutto della joint-venture tecnologia made in Italy e manodopera locale ha consacrato la lungimiranza dell’aziende KPL presenti sul mercato cinese dal 2004 con un prodotto che ha saputo accompagnare lo svliluppo dell’industria di trasformazione creando i presupposti per una crescita di tutto il settore. Non ci resta che aspettare le Olimpiadi del 2008 per una nuova sfida in questo caso “olimpica” del tissue! .