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Fomat: tecnologia per l'industria della carta

Fondati nel 1973, e tutt’ora guidati da Bruno Giannelli, Fomat, Fomat Aerothermic e Fomat Automation, sono oggi tre marchi leader nell’industria cartaria per la produzione di impianti ed accessori per cartiere.

Nate in ambito locale e principalmente al servizio dell’industria cartaria lucchese, grazie alla creazione di un team di lavoro competente ed affiatato queste tre imprese italiane rappresentano da diversi anni una stabile realtà nazionale ed internazionale.


Perini Journal


L’ingresso nell’ottobre del 2005 di Mauro Della Santa alla guida della Direzione Commerciale della Fomat ha contribuito ad accrescere le competenze dell’azienda grazie alle sue conoscenze di mercato maturate da oltre 25 anni di lavoro in aziende costruttrici di macchine ed impianti per cartiere, principalmente nel settore tissue.


Perini Journal (PJL): Come sono nate, come si sono sviluppate e quali servizi e funzioni riassumono le Vs aziende?

Mauro Della Santa (MDS): La nostra storia inizia nel 1973 con la fondazione della Fomat S.r.l. allora dedicata alla progettazione ed alla realizzazione degli impianti vapore per macchine da carta e per ondulatori di cartone.

Nel 1988 nasce la Fomat Aerothermic che rappresenta l’unione fra l’esperienza del Sig. Bruno Giannelli e quella del Sig. Luigi Mazzoli, progettista e tecnico di grande esperienza nel settore delle cappe e dei sistemi aereotermici proveniente dalla società Flakt. Una jointventure d’esperienze e conoscenze che ha dato luogo all’introduzione di prodotti innovativi, dallo sviluppo delle prime cappe chiuse per macchine pluricilindriche fino all’introduzione sul mercato delle cappe ad Alto Rendimento (AR) per le macchine tissue. Nel 1992 è stata fondata la Fomat Automation dedita ai Sistemi di Controllo Qualità (QCS) ed ai Sistemi di Controllo Distribuito (DCS) destinati a qualsiasi tipo di macchina ed impianto per la produzione della carta. Oggi la gamma prodotti offerta dalla Fomat S.r.l. comprende oltre agli impianti vapore anche “Sistemi di pulizia per feltri e tele”, “Oscillatori per tubi spruzzatori”, “Sistemi automatici di pulizia dei tubi spruzzatori”, “Valvole di regolazione grammatura”, “Oscillatori per raschie”, “Sistemi Coating per macchine tissue”, “Giunti ruotanti e sifoni” per macchine tissue e pluricilindriche ed “Oscillatori per raschie”.

La Fomat Automation nata per operare in un settore altamente specializzato, principalmente dominato da aziende multinazionali, ci ha permesso di completare la gamma di prodotti offerti alle aziende nell’ambito del controllo dell’asciugamento sulle macchine dedite alla produzione della carta. Oggi siamo in grado di fornire tutti gli elementi (ad esclusione delle presse e dei cilindri essiccatori e monolucidi) che provvedono all’asciugamento ed al suo controllo quali: l’impianto vapore, la cappa ed il suo sistema aerotermico ed il ponte di misura (umidità, grammatura, profili, ecc). La nostra struttura ci consente di seguire al nostro interno tutte le fasi – dalla progettazione al servizio di assistenza clienti – del processo industriale di realizzazione dei nostri prodotti.


PJL: Quali sono i fattori che vi hanno permesso di arrivare ad essere un marchio leader del settore?

MDS: Un’importanza fondamentale per raggiungere e consolidare la nostra attuale posizione sul mercato è da attribuire al costante sviluppo tecnologico unito alla qualità costruttiva dei nostri prodotti. Tecnologia, prestazioni e qualità rappresentano i capisaldi della nostra filosofia aziendale ai quali occorre aggiungere una particolare attenzione verso le reali necessità dei clienti partendo dalle prime fasi del progetto. A completare la formula vincente l’instaurazione di rapporti di partnership con fornitori qualificati.


PJL: Qual è la Vostra visione attuale del mercato del tissue e quanto è importante per voi?

MDS: Per rispondere alla vostra domanda mi limiterò a considerare alcuni fattori macro economici lasciando l’analisi dettagliata del mercato mondiale a persone molto più esperte di me in materia. Nel 2005 la produzione mondiale di tissue ha raggiunto un picco di 25 milioni di tonnellate, un dato interessante che fa riflettere sul fenomeno di sovrapproduzione e allo stesso tempo però ci invita ad un’analisi sulla distribuzione del consumo annuo pro-capite a livello mondiale. Infatti passiamo dai 27 Kg di un consumatore Americano, ai 12-15 Kg di un consumatore dell’Europa Occidentale per arrivare a poche centinaia di grammi per consumatori di aree in via di sviluppo come ad esempio nell’Estremo Oriente o in Africa. Dati che lasciano intravedere, per i prossimi anni, una differenziazione di crescita nei diversi paesi che può essere ricondotta a due diverse prospettive di sviluppo. Se da un lato assisteremo ad una domanda crescente da parte di paesi oggi in via di sviluppo e la conseguente installazione di nuovi impianti produttivi dall’altro si verificherà una notevole flessione nella crescita del numero di nuove installazioni fino ad arrivare a crescita zero in alcuni aree dove il consumo pro capite è già alto.

Il nostro obiettivo sarà pertanto il soddisfacimento dei bisogni grazie alla diversificazione dei prodotti e di ottimizzazione dei costi di produzione per fronteggiare l’aumento incalzante dei costi energetici.


PJL: Cosa ne pensate della globalizzazione? Quali sono i vostri obiettivi ed aspettative?

MDS: Ovviamente guardiamo il fenomeno con attenzione ed interesse in quanto può essere allo stesso tempo fonte di arricchimento professionale, tecnologico e veicolo per nuovi sbocchi di business. La nostra politica commerciale è quella di non trascurare nessuna opportunità, sia di mercato che di sinergie e collaborazioni con professionisti ed organizzazioni di alto livello professionale che già operano nel settore tissue. Testimoniano la nostra attività commerciale su scala mondiale le oltre 130 cappe per macchine tissue installate in tutto il mondo, che insieme agli altri prodotti delle nostre aziende costituiscono una solida base per futuri sviluppi.


PJL: Fomat ha sempre investito molte energie nella “Ricerca e Sviluppo” per realizzare prodotti costantemente all’avanguardia. Quali sono i risultati ottenuti?

MDS: Ricerca e sviluppo tecnologico uniti alla qualità costruttiva hanno avuto un ruolo determinante nella nostra crescita e pertanto sono considerati la linfa vitale per l’ulteriore sviluppo del nostro business in un mercato sempre più esigente e competitivo. La costituzione di un team di R&D, guidato e sostenuto dal nostro fondatore il sig. Bruno Giannelli, composto da ingegneri di provata esperienza e dotato di tutti i più moderni strumenti ci ha permesso di ottenere dei risultati eccellenti come testimonia la messa a punto della cappa AR di ultima generazione. La nuova nata AHT BI-HOT Wet&Dry® con temperatura di esercizio di 650°C su entrambe le semi-cappe (già in funzione presso diversi impianti) rappresenta un ottimo risultato di questa attività di R&D.


PJL: La cappa AHT BI-HOT rappresenta un’innovazione nell’asciugamento del tissue. Qual è stato il “Marketing concept” di questo progetto?

MDS: Il Marketing Concept alla base di questo prodotto è stato la volontà di sottolineare ancora una volta la nostra capacità di innovazione, che da sempre ci contraddistingue e ci colloca fra i costruttori leader di cappe per macchine tissue di alto livello. La cappa AHT BI-HOT permette di ottenere un prodotto più morbido e voluminoso incrementando la capacità di asciugamento e anche la produttività della macchina. Lo studio è stato eseguito partendo dall’ottimizzazione dell’efficienza e focalizzando l’attenzione sulle specifiche esigenze delle cartiere in termini di qualità e costi di produzione.

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