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Il mercato del tissue cinese è grande ma imperscrutabile.

La Cina, con una popolazione di 1.270 milioni di persone (2001) ed una continua e forte crescita economica, sta diventando un paese interessante per lo sviluppo dei beni di consumo compresi i prodotti in tissue ad uso domestico.

Dal 1990, in Cina, l'aumento del potere d'acquisto, la veloce urbanizzazione, una migliore qualità di vita nelle città e le abitudini culturali non restrittive - diversamente da altri paesi asiatici - hanno sostanzialmente contribuito alla crescita nei consumi dei prodotti ad uso igienico. Il mercato del tissue cinese non è tuttavia molto trasparente: una struttura industriale frammentata, le usanze commerciali locali e le forti differenze geografiche rendono difficile monitorare dettagliatamente i cambiamenti del mercato. Questa è la principale osservazione fatta degli esperti locali e da numerosi osservatori stranieri.


Esko Uutela, EU Consultinq, Germany


La Cina è il secondo mercato più grande, per quanto riguarda il tissue, dopo gli USA. L'utilizzo dei prodotti in carta tissue è cresciuto in linea sia con la crescita economica sia con l'aumento del potere di acquisto delle popolazioni cittadine che hanno guidato, anno dopo anno, i consumi verso nuovi livelli. Le cifre ufficiali inerenti alla produzione di tissue, pubblicate dalla China National Household Paper Industry Association (CNHPIA), indicano che la produzione di carta tissue nel 2001 è stata di 2.75 milioni di tonnellate, esattamente due milioni di tonnellate in più rispetto al 1991.

Considerando i dati relativi al commercio con l'estero, forniti dalla Dogana Cinese, l'evidente consumo di carta tissue è stato di 2,66 milioni di tonnellate nel 2001. Dividendo i dati per la popolazione, risulta una media di consumo procapite di 2,1kg, meno di un decimo del livello di consumo statunitense. Prendendo in esame i dati relativi alla crescita nel consumo di carta tissue la Cina mostra un trend complessivo vicino al 14% annuo, nel periodo compreso tra il 1991 ed il 2001 mentre calcolando una media degli ultimi 5 anni - dal 1996 al 2001- la crescita risulta in calo (e chiaramente inferiore), intorno al 6,7% annuo.


UN INCREMENTO SIGNIFICANTE NELLE ESPORTAZIONI.

La Cina tradizionalmente è stata un piccolo esportatore di prodotti in carta tissue, il surplus nelle esportazioni fino al1999 variava tra 25,000 e 35,000 tonn. Successivamente le esportazioni sono cresciute in maniera consistente eccedendo le 100,000 tonn. annue, portando nel 2001 le esportazioni nette a 80,000 tonnellate.

Ad oggi le cifre relative al commercio con l'estero per l'intero 2002 registrano le importazioni ad un livello intorno alle 26,000 tonn., mentre le esportazioni hanno raggiunto le 140,000 tonnellate, portando le esportazioni nette 114.000 tonnellate. I dati, a fianco riportati, evidenziano che la Cina è diventata negli ultimi anni il principale esportatore nel mondo per quanto riguarda il tissue. Le esportazioni contano solamente il 5% della produzione totale ma sono molto importanti per numerosi stabilimenti che operano nel settore. Negli ultimi tre anni 120 sono stati i paesi di destinazione delle esportazioni. Nel 2002, le bobine madri hanno inciso nella misura del 39% sul commercio totale mentre i prodotti finiti hanno raggiunto il 61% delle esportazioni totali.

Nel 2002 i principali paesi esportatori sono stati Hong Kong (60%), Australia (17%), USA (6%) e Macao (3%). Hong Kong e Macao esportano sopratutto prodotto finito mentre la maggior parte delle esportazioni indirizzate in Australia è costituita da bobine madri destinate al trasformatori locali. Negli ultimi tre anni più del 40% delle bobine madri vendute all'estero sono state destinate all'Australia, registrando un tasso di crescita pari al 40%. In aumento anche le esportazioni verso gli Stati Uniti sia di bobine madri sia di prodotto finito.


BENESSERE ECONOMICO E CONSUMI CONCENTRATI SULLA COSTA.

Secondo le statistiche cinesi la media del Prodotto Interno Lordo procapite in Cina, nel 2001, è stata di US$ 1,000. La ricchezza economica non è equamente distribuita sul territorio. Le zone lungo la costa sono più sviluppate, in particolare la regione di Shanghai, la parte meridionale dello Jiangsu e la parte settentrionale delle province dello Zhejiang.

A Shanghai, il Prodotto Interno Lordo procapite ha superato i $3,500 annui ed è 3.5 volte più alto rispetto alla media nazionale.

L'area metropolitana della capitale intorno a Pechino (incluso Tianjin) è la seconda area più sviluppata. In alcune zone rurali (Guizhou, Gansu per esempio) il Prodotto Interno Lordo procapite è solo di poche centinaia di dollari l'anno e la maggior parte della popolazione non utilizza ancora prodotti in carta tissue. Le enormi differenze presenti tra le regioni ricche (le zone vicino alla costa e l'area metropolitana vicino alla capitale), e le regioni più povere (Sud-Ovest e Nord-Ovest) della Cina sono evidenziate nella Fig.l; anche se il calcolo è ipotetico e non potrebbe essere accurato nel dettaglio, si può supporre che il consumo regionale dei prodotti in tissue dipenda puramente dal livello del Prodotto Interno Lordo procapite delle regioni cinesi.

Il consumo procapite, di prodotti in tissue, a Shanghai è dieci volte più alto rispetto al Guizhou e di sei volte maggiore rispetto a quello registrato nelle regioni sud-occidentali della Cina. Alcuni esperti locali ritengono che il consumo procapite di tissue sia più alto a Shanghai e raggiunga i 10 kg a persona, ma questo è difficoltoso da verificare.

Tra le principali regioni cinesi, quelle situate nella parte orientale consumano grandi quantità di tissue (38% del consumo totale); seguono le regioni del Centro Sud (26%). I consumi registrati nelle altre regioni sono meno importanti. Sommando i consumi delle regioni autonome situate nella zona costiera ed i consumi registrati nella zona metropolitana della capitale (Liaoning, Hebei, Beijing, Tianjin, Shandong, Jiangsu, Shanghai, Zhejiang, Fujian e Guangdong), si ottiene un 57% del consumo totale cinese.


I PRODOTTI AD USO IGIENICO DOMINANO I CONSUMI MA GLI PRODOTTI SONO IN RIALZO.

Il consumo dei rotoli ad uso igienico rappresentava il 95% dei consumi totali fino agli inizi degli anni '90. A partire da questo periodo fazzoletti, veline facciali, tovaglioli, e rotoli da cucina hanno rapidamente incrementato la loro quota di mercato portando il consumo dei rotoli igienici ad una quota pari all'88% nel 1995 e ad un 72% nel 1999. Oggi, i rotoli igienici detengono il 69% (Vedi Figura 2) dei consumi. Tovaglioli e rotoli da cucina sono registrati in un'unica categoria dalle statistiche della CNHPIA. Veline facciali e rotoli da cucina sono nuovi nel mercato cinese, mentre tovaglioli, ed in particolare i tovaglioli prodotti con il tipo di carta MG, sono molto tradizionali. Fazzoletti e veline facciali sono diventati molto popolari negli ultimi anni.


UNA QUALITÀ MEDIA PIUTTOSTO BASSA.

La qualità media dei prodotti tissue continua ad essere bassa in Cina. Numerosi prodotti sono ottenuti con vecchie macchine continue.

L'utilizzo di fibre vergini è troppo costoso per la maggior parte dei trasformatori, i quali limitano l'utilizzo al 100% di fibra vergine per i prodotti destinati alla fascia alta del mercato, un segmento ristretto. Tipicamente sono utilizzate come materie prime diverse tipologie di fibre. La CNHPIA ha stimato che l'utilizzo di fibra vergine ricopre il 15% della produzione totale, il 5% in più rispetto a pochi anni fa.

Questo incremento è stato determinato dagli investimenti fatti in nuove macchine con tecnologia importata dall'Occidente e destinate ad utilizzare pasta chimica al 100%. Le due principali categorie, in cui il livello di qualità assomiglia a quello dei paesi Occidentali, non superano il 35% della produzione totale (Tabella 2). Da notare che gli impianti di disinchiostrazione sono rari tra gli stabilimenti Cinesi.

Una caratteristica interessante dell'industria cartaria cinese è che gli scarti, di polpa e carta, derivanti dalla produzione molto spesso non rientrano nel processo produttivo ma vengono utilizzati come fibre di recupero per rifornire le piccole macchine locali. Questo testimonia che numerosi stabilimenti, produttori di altri tipi di carta, affiancano alla produzione principale anche qualche piccola macchina continua.


UNA STRUTTURA INDUSTRIALE FRAMMENTATA.

Numerosi stabilimenti di piccole dimensioni sono distribuiti sul territorio Cinese. Negli ultimi sei anni, le enormi potenzialità del mercato hanno attirato numerosi investimenti esteri ed introdotto macchine innovative destinate a riversare sul mercato prodotti per la fascia alta.

Nei report del 2002, la CNHPIA evidenzia che attualmente sono più di 800 "le aziende di carta e tissue". Da rilevare che nella lista dei fornitori sono inclusi non solo stabilimenti di tissue, ma anche trasformatori, in alcuni casi anche trasformatori di prodotti non in tissue (ad esempio tissue umidificato o assorbenti igienici), ed alcuni uffici commerciali di grandi gruppi.

Nel 2000, il numero di membri era superiore di 155. Sono numerosi gli stabilimenti di piccole dimensioni che non sono in grado di investire in sistemi per il riciclo delle acque ed hanno pertanto interrotto la produzione, in osservanza delle nuove norme ambientali cinesi. Alcune aziende hanno inoltre cambiato nome e proprietà. Tuttavia l'interesse internazionale ha focalizzato la propria attenzione sui cambiamenti messi a punto dai grandi fornitori.


APP: IL FORNITORE PIU GRANDE.

L'elenco riportato dalla CNHPIA include anche i più grandi produttori di tissue e la loro capacità produttiva. L'elenco pubblicato mostra che nel 2002 è stato parzialmente basato sulla capacità produttiva dei trasformatori, mentre nell'edizione del 2000 le referenze sono state fatte in base alla capacità produttiva relativa alla produzione di carta. Il mercato del tissue cinese ha già attratto gli investimenti esteri (per esempio APP/Indonesia, YFY/Taiwan, K-C/USA, Oji/Japan, mentre P&G ha deciso recentemente di vendere gli stabilimenti di 0ji).

I più importanti fornitori di tissue in Cina sono indicati nella Fig.3. I dati riportati dalla CNHPIA, utilizzati per questa ricerca, si basano in alcuni casi sulla capacità produttiva dei trasformatori (K-C, Vinda) mentre in atri sulla capacità produttiva dei produttori di carta come nel caso dell'APP. La capacità di trasformazione di APP riportata eccede la sua capacità in termini di produzione di carta del 20-25% ed il produttore indonesiano è attualmente in un processo di ristrutturazione finanziaria dei debiti, non ancora terminato.

L'annuncio, da parte dell'azienda, di espandere la propria attività nel settore del tissue con l'installazione in Cina di una nuova PM smentisce l'ipotesi di vendita dello stabilimento cinese.


BUONE PROSPETTIVE PER LA DOMANDA.

Il consumo di carta tissue cinese è cresciuto piuttosto lentamente, in relazione al Prodotto Interno Lordo, in una proporzione dell'0.85-0.90 rispetto alla crescita reale del PIL, come testimoniano i bassi livelli di penetrazione dei prodotti in carta tissue. Nei prossimi anni il PIL dovrebbe rimanere intorno ad un livello di crescita annuo compreso tra +7%-7.5% fino al 2010. Nel periodo di previsione, i livelli di penetrazione miglioreranno grazie alla costante urbanizzazione ed agli investimenti stranieri. Per quanto riguarda le previsioni nei consumi dei prodotti in carta tissue, queste vedono una crescita piuttosto lenta rispetto al trend degli anni passati.

Questa ricerca concorda con le aspettative di crescita espresse dalla CNHPIA per quanto riguarda la crescita del mercato fino al 2005, ma è leggermente più ottimista riguardo alla crescita negli anni successivi e suppone che la domanda possa crescere, tra il 2001-2010, ad una media annua del 5.6%:


Tasso di crescita della domanda di Tissue in Cina 1996-2010 (%/a)

1996-2001 +6.7

2001-2005 +6.1

2005-2010 +5.2


POCHI, MA IMPORTANTI PROGETTI SONO STATI AVVIATI.

L'aggiunta di nuove PM locali e la cessazione dell'attività di piccoli trasformatori creano delle difficoltà nell’esatto monitoraggio della capacità produttiva cinese. Per questo motivo l'attenzione è stata focalizzata su progetti e cambiamenti effettuati negli stabilimenti più importanti (Tabella 3). I progetti che prevedono l'installazione di apparecchiature straniere sono molto più semplici da individuare rispetto alle installazioni di macchinari prodotti localmente. Tra i numerosi progetti elencati nella Tabella 3 occorre menzionare l'ipotesi di una nuova macchina, una PM di 7 m di larghezza, per APP.


PROSPETTIVE INTERESSANTI PER DOMANDA E OFFERTA.

Nel periodo compreso dal Marzo 1998 al Marzo 2000, l'installazione di 260,000 tonn. annue di una nuova capacità produttiva ha determinato un eccesso di offerta, in particolare a Shanghai e nella zona circostante dove è concertato il maggior numero di stabilimenti. La nuova capacità produttiva installata è indirizzata a prodotti che ricoprono la fascia alta del mercato cinese, determinando una maggiore competitività del segmento. Alcuni produttori hanno spinto i prodotti nel mercato senza considerare i costi, determinando un collasso dei prezzi e deteriorando drasticamente la redditività. Questo ha determinato un collasso negli investimenti nel 2001.

In questi anni non ci sono stati importanti start-up di macchine tissue in Cina - solo piccole macchine prodotte localmente sono state aggiunte-. Il rapporto tra Domanda e Offerta è migliorato nel periodo compreso tra il 2001-2002, quando il mercato ha gradualmente assorbito la nuova capacità. L'ondata dei nuovi investimenti è già in corso: lo testimoniano l'installazione di almeno cinque nuove PM con standard internazionali che verranno avviate nel periodo compreso tra il 2002 ed il 2004.

I cambiamenti strutturali nell'Industria del Tissue Cinese continueranno. Molti stabilimenti hanno integrato la produzione con pasta basata su fibre non di legno come i residui fibrosi provenienti dagli zuccherifici (bagasse), fibre di riso e grano, giunchi etc. ma i seri problemi ambientali, la mancanza di sistemi per il recupero della soda e scarichi inadeguati per lo smaltimento dei rifiuti causeranno la chiusura di numerosi stabilimenti. Questo aiuterà la situazione competitiva rafforzando la posizione delle aziende medio-grandi dotate di attrezzature moderne. Si verificheranno anche forti pressioni per sostituire la pasta non di legno con materia prima di recupero disinchiostrata.

Alcune aziende (ad esempio Changde Hengan, Vinda Paper) sono pronte per affrontare nuovi investimenti nel segmento tissue attraverso l'installazione di linee di trasformazione che eccedono la loro capacità produttiva di carta, acquistando fuori le bobine madri prima di costruire nuove Macchine Continue. Questa è certamente una saggia strategia per assicurare ai mercati la nuova capacità produttiva di cui avranno bisogno. La forte crescita della domanda, i continui cambiamenti nella struttura industriale lasciano intravedere ottime prospettive per il mercato del tissue cinese.

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