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China Paper/ China Forest e Since 2001: due fiere per chi è pronto a scommettere sul più allettante mercato del mondo.

Nel mese di settembre il mondo del tissue e del nonwovens si è spostato in Cina per due eventi di rilievo.

A Pechino dal 25 al 27 si è tenuta la nona edizione della China Paper/China Forest mentre quasi in contemporanea a Shanghai, dal 26 al 28, si teneva la seconda edizione della Since, fiera dedicata all'industria del tessuto-non-tessuto. Abbiamo partecipato ad entrambi gli appuntamenti e mai come quest'anno il mercato cinese ci è apparso vivace e pronto ad affermarsi sulla scena mondiale in tutte le sue potenzialità.


Cristina Bernardini


Il nostro viaggio è cominciato a Pechino nei padiglioni del China International Exhibition Center in cui la E.J. Krause Ass. Inc., in collaborazione con la TAPPI (Technical Association of the Pulp and Paper Industries), ha organizzato la nona edizione della fiera e conferenza China Paper - China Forest, insieme alla seconda edizione della CorrTech Asia 2001, fiera dedicata all'industria del cartone ondulato. Sullo stand Perini - Casmatic abbiamo incontrato il Dott. Cao Zhenlei e la Sig.ra Jiang Man Xia, rispettivamente Presidente e Segretaria Generale della China National Household Paper Industry Association. Fondata nel 1993 per promuovere lo sviluppo dell'industria delle carte ad uso domestico in Cina, quest'associazione costituisce il trait d'union tra le imprese e le autorità governative ed è l'interlocutore privilegiato per coloro che intendono avvicinarsi alla realtà cinese.

Secondo quanto dichiarato durante l'intervista, in Cina oggi sono 700 gli stabilimenti produttivi di carta tissue registrati, con una capacità produttiva combinata potenziale di quasi 3 milioni e mezzo di tonnellate. Le tonnellate realmente prodotte nel 2000 sono state circa 2,5 milioni, quasi tutte destinate al consumo nazionale. Attualmente il consumo medio pro-capite è di 1,8 -1,9 chilogrammi a testa, contro gli 0,88 kg registrati nel 1996, con un tasso medio di crescita pari al 10% annuo, percentuale che ben giustifica l'ottimismo con cui si guarda al mercato cinese. A maggior conforto degli operatori ed analisti internazionali va anche segnalato l'andamento, tutto in positivo, del prodotto interno lordo che con un +7% annuo avanza in netta controtendenza al rallentamento registrato nei sistemi economici dei paesi più industrializzati. L'entrata della Repubblica Popolare nel World Trade Organization apre nuove prospettive macro-economiche. Per quello che riguarda l'industria cartaria il WTO può avere un duplice impatto: se da una parte faciliterà gli investimenti esteri, dall'altra obbligherà le industrie cinesi a confrontarsi con un mercato più competitivo e tecnologicamente avanzato rispetto alla realtà nazionale. Per coprire il gap tecnologico ed adeguare l'industria cinese agli standard dei paesi piu avanzati il governo ha varato una politica di finanziamenti a basso interesse per le imprese che intendono investire in nuove tecnologie. Gli effetti di questa iniziativa si fanno sentire.

Proprio sullo stand della China Paper, Perini e Casmatic hanno finalizzato il contratto di fornitura per due linee complete di trasformazione ed imballaggio con il gruppo Guangxi Guitang Co. Ltd. Il nuovo impianto di tissue converting, 2 linee Sincro modello 5.5 da 2,7 metri di larghezza con impaccatrice CWM 42EV, andrà a trasformare le tonnellate di tissue prodotte da due nuove macchine continue ordinate alla Andritz per una produzione stimata di 30.000 tonnellate annue. La prima delle due PM, una crescent former da 2,7 metri di formato, è prevista in avviamento entro il 2002, mentre la seconda macchina dovrebbe entrare in produzione entro il 2003.


DA PECHINO A SHANGHAI, DAL TISSUE AL NONWOVENS.


All'Intex Exhibition Center di Shanghai dal 26 al 28 di settembre si è tenuta la seconda edizione della fiera Since. All'evento organizzato dalla Miller Freeman assieme alla CNTA (China Nonwovens Technical Association) ha partecipato la Diatec s.r.l. di Pescara, consociata del gruppo Körber dedicata alla produzione di macchine per la trasformazione di pannolini per bambini, assorbenti per signora e prodotti per l'incontinenza. Anche in questo settore industriale il mercato cinese offre grandi prospettive di crescita sostenute da un'incredibile spinta demografica. Secondo i dati forniti anche in questo caso dalla China National Household Paper Industry Association oggi in Cina si consumano 750 milioni di pannolini per bambini all'anno. La capacità produttiva installata nei 24 stabilimenti dedicati a questo tipo di prodotto è di circa 1,7 miliardi di pezzi/anno, ovvero supera di oltre due volte il consumo attestato. Ma gettando uno sguardo all'andamento della popolazione si vede che il mercato potenziale è enorme. Attualmente il tasso di natalità in questo paese è infatti del 15,2‰, ovvero su una popolazione di oltre 1,3 miliardi di persone nascono quasi 20 milioni di bambini all'anno, ma il tasso di penetrazione di mercato dei baby diapers è ancora inferiore al 2%. Nei prossimi 10 anni si prevede una diminuzione del tasso di natalità di circa 4 punti percentuali, bilanciata però da un consistente aumento, +8%, del tasso di penetrazione di mercato. Ciò si traduce in una drastica crescita dei consumi che, secondo le previsioni, nel 2010 dovrebbero raggiungere i 3 miliardi e mezzo di pezzi. Il segmento degli assorbenti per signore è invece in una fase di mercato più matura: i consumi nazionali sono attorno ai 29 miliardi e mezzo di assorbenti all'anno, di cui il 66% del tipo non sagomato vecchio stile ed il 34% del nuovo tipo con ali, perfettamente in linea agli standard qualitativi occidentali. Accanto all'assorbente sanitario tradizionaie si è inoltre imposto il panty shield (in Italia noto come salva-slip) di cui tra il 1999 ed il 2000 sono stati venduti 4 miliardi di pezzi. Questo prodotto ha incontrato il favore delle donne che vivono nelle grandi metropoli cinesi il cui stile di vita ricalca sempre più quello delle coetanee dei paesi occidentali. In Cina oggi le donne di età compresa tra i 15 ed 49 anni sono 34,6 milioni ma saranno 36 milioni e mezzo nel 2010 e secondo le previsioni consumeranno 42 miliardi e mezzo di assorbenti tradizionali e 5 miliardi di salva-slip.

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