PJL-18

750A Sincro 4.0 Industriale

Continua l'evoluzione della più piccola tra le linee serie Sincro.

Paolo Chierici


Sinceramente pensavamo di aver esaurito l'argomento nel marzo 1999 quando, nel numero 14 del Perini Journal, parlammo della allora neonata Sincro 4.0. I progettisti avevano già compiuto un'acrobazia riuscendo a costruire una linea completa, racchiudendola in dimensioni compatte, così come il mercato aveva richiesto. Capace di produzioni paragonabili a macchinari di categorie superiori, con le consuete affidabilità, flessibilità ed efficienza tipiche delle linee Sincro, questa piccola macchina sembrava avesse già riempito il suo spazio a disposizione nel catalogo delle ribobinatrici dell'ultima generazione. Avevamo usato locuzioni quali "chiudere il cerchio" e "obiettivo raggiunto". Evidentemente, ci sbagliavamo. Dall'ufficio tecnico della Divisione Ricerca e Sviluppo Alfa saltano fuori, freschi di stampa, nuovi disegni e ancor prima che il pavimento a specchio dell'officina s'impolveri, una macchina è assemblata e pronta per il collaudo. Grazie all'impegno creativo dei progettisti, ai quali non piace scrivere la parola fine su nessun progetto, ci siamo ritrovati, dopo due anni, a dover riutilizzare il termine logoro ed abusato "novità", collegandolo inscindibilmente alla più piccola macchina della gamma Sincro. In questo caso, però, siamo giustificati.

Ma andiamo a vedere da vicino di che cosa si tratta.


LA 750A È UNA RIBOBINATRICE AUTOMATICA, PER L'AVVOLGIMENTO IN CONTINUO DI ROTOLI INDUSTRIALI CON ANIMA DI CARTONE, versione industriale della Sincro 4.0 della quale adotta il lay-out e molteplici dispositivi tecnici: primo fra tutti, il sistema di avvolgimento periferico Perini a tre rulli, coniugato al meccanismo di scambio Sincro, che unisce alla precisione di funzionamento un'elevata semplicità costruttiva e permette lo strappo del velo in corrispondenza della perforazione prescelta, qualunque essa sia. Con la Sincro 4.0 Industriale, è possibile produrre rotoli alla velocità massima di 400 m/1' con lunghezze di perforazione regolabili manualmente e con diametri esterni variabili tra i 100 ed i 450 mm, avvolti su anime di diametro compreso tra 30 mm e 80 mm. I bastoni di carta fuoriescono dalla ribobinatrice e sono pronti per essere avviati alle fasi successive di taglio e confezionamento. Le generali razionalità e pulizia del progetto e quindi le facili regolazioni, ridotte all'essenziale, ed i brevissimi tempi di fermo macchina, si trasmettono concretamente in fase di produzione: prerogativa di fondamentale interesse per i trasformatori orientati a questo tipo di prodotto. Le motivazioni che hanno indotto i progettisti a sviluppare la linea provengono dal mercato, che da tempo chiedeva una macchina che potesse unire semplicità operativa a produzioni di qualità eccellente con investimenti iniziali moderati e bassi costi di installazione e gestione. La filosofia di base è la medesima dell'originario progetto Sincro 4.0: riuscire a compattare una linea in spazi ridottissimi, senza sacrificare le funzioni fondamentali richieste.

E cosi è stato. La macchina eredita la struttura essenziale della Sincro 4.0 e la gran parte degli elementi fondamentali, mentre, nella sezione di avvolgimento, adotta parti progettate espressamente per la produzione specifica dei rotoli ad uso industriale. Il primo esemplare è stato presentato durante l'Open House dedicato principalmente alla XXL: nonostante il colpo d'occhio dell'officina manifestasse in modo inequivocabile che l'oggetto del maggiore interesse non poteva essere che la linea più grande del mondo, anche la piccola 750A ha ricevuto le sue gradite attenzioni. Adesso non resta che attendere il responso inflessibile dei trasformatori che hanno deciso di acquistarla, per verificare nel tempo le qualità innegabili di questa linea. Ma si sa: gli imprenditori difficilmente scommettono; a meno che la vittoria non sia certa.

Commenti:
Accedi o Registrati subito per pubblicare un commento