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Per donne "sulla" carta, Caterina Crepax crea...abiti di carta.

Quando la carta diventa arte contemporanea

Lucia Maffei foto di Giuliano Sargentini


"Mio padre disegna sulla carta bellissime donne... nude, e io creo abiti di carta... per vestirle" con questa battuta Caterina Crepax, figlia di Guido Crepax, il creatore della mitica Valentina, ci accoglie a Firenze, in uno spazio fiabesco affacciato sul Ponte Vecchio, mentre sta mettendo a punto gli ultimi ritocchi all'allestimento di una mostra delle sue magiche creazioni.

Caterina Crepax è dunque "figlia d'arte" e il suo rapporto con la carta è un indissolubile filo che dall'infanzia la porta, oggi, ad affacciarsi sul composito e sorprendente panorama dell'arte contemporanea. "La bambina con le forbicine e la colla nel grembiulino che disegnava mio padre, beh, quella ero io. Fin da piccola ho sempre portato con me quelli che oggi sono gli strumenti del mio lavoro". E Caterina ridendo tira fuori dalla borsa le forbici e una boccetta di Vinavil.


IN EFFETTI LA TECNICA CON LA QUALE SONO REALIZZATE QUESTE CREAZIONI DI CARTA È INCREDIBILMENTE "SEMPLICE", nessuna macchina, nessun particolare sistema di colle a caldo e, ovviamente, non esistono neppure i classici strumenti da sartoria, l'ago e il filo... "Devo confessare che non so assolutamente cucire", prosegue Caterina mentre ritocca le foglie della Dafne, una evanescente e sinuosa figura femminile composta di mini foglioline di carta leggerissima, tutte sforbiciate a mano in sottilissimi fili. Le chiediamo quali siano i suoi rapporti con il mondo della moda. "No, in verità non ho mai fatto parte di questo mondo. In realtà sono un architetto e mi sono sempre occupata di allestimenti per mostre, fiere o arredamento.

Adesso sta accadendo l'inverso: è il mondo della moda che ha iniziato ad interessarsi a me. Sempre più mi chiedono di realizzare scenografie per le sfilate o di interpretare e rileggere le loro creazioni attraverso la carta." In effetti ad agosto Caterina sarà in Brasile, a San Paolo, in qualità di artista ospite della Biennale della Moda 2002, con una mostra dove "interpreterà" attraverso la carta le tendenze e le peculiarità degli stilisti brasiliani.


CREATIVITÀ E GIOCO, FANTASIA E MINIMALISMO CERCANO ISPIRAZIONE IN TUTTO CIÒ CHE È INSOLITO, PICCOLO, DIMENTICATO O PERDUTO: fiori, foglie, piccole piante, ma anche pesci, animali, conchiglie, insetti, sassi o ancora microrganismi sono fonti d'ispirazione per Caterina, che da sempre ama moltissimo la letteratura scientifica e naturalistica. Forbici, colla vinilica e, ma solo in casi eccezionali, qualche filo di ferro, sono i materiali e gli strumenti dai quali nascono queste creazioni barocche e fantastiche. Tecnica? No, solo un'ottima manualità e il desiderio di riuscire a restituire "tridimensionalità al foglio di carta"...

Si considera un'artigiana della fantasia più che un'artista e, da sempre, sceglie e usa con ironia tutti materiali poveri per le sue opere: scontrini fiscali, pirottini da pasticceria, carta velina, strisce di scarto dei tabulati del computer, ritagli e resti delle lavorazioni tipografiche, etichette, carta da forno, rullini di calcolatrici. La ricerca continua di nuovi materiali, con una fortissima predilezione per il materiale di riciclo, accompagna la sua instancabile ricerca di nuovi modi di comunicare. L'attenzione all'umile, alle piccole cose, "scarti" del nostro vivere quotidiano significa anche cercare di restituire l'anima alle cose, ritrova l'identità, ridefinisce il senso e il valore a regalare una "nuova" dignità alle piccole cose di tutti i giorni.

In questa dimensione di ricerca, fortissima in tutto il mondo dell'arte contemporanea, gli "abiti" e le creazioni di Caterina Crepax si situano a metà tra scultura ed effimero. Opere impalpabili e delicatissime, sono stati anche definite "armature di carta", e grazie a una capacità straordinaria di interpretare, manipolare, muovere, modellare la carta, prendono vita in sorprendenti "sogni di carta" per continuare a stupirci e regalarci momenti di poesia.


GUIDO CREPAX E VALENTINA


Nato a Milano nel 1933, Guido Crepax vi ha sempre abitato e lavorato. Laureato in architettura al Politecnico, inizia con l'attività di disegnatore pubblicitario che in breve è diventata la sua professione. Vince la Palma D'Oro nel 1957 con la Campagna Pubblicitaria della Shell. Nel '65, Crepax scrive e disegna la prima storia di Valentina, che verrà pubblicata dal secondo numero di Linus, la famosa rivista di Giovanni Gandini e Ranieri Carano e inaugurando la storia del "fumetto per adulti" in Italia, con grave scandalo dapprima dei lettori della rivista ma diventandone presto uno degli autori più amati ed apprezzati, con un successo personale determinante anche per quello della rivista stessa. Nasce la "Saga di Valentina", a tutt'oggi in pieno svolgimento. Finora sono stati pubblicati quindici libri con Valentina protagonista, compreso il libro "Valentina storia di una storia", che si ispira alla famosa Histoire de l'Oeil di Georges Bataille e il libro "A proposito di Valentina" dedicato a Louise Brooks. Le storie di Valentina sono state sceneggiate e filmate per una serie di 13 episodi per la televisione programmati più volte in Germania, Svizzera e Stati Uniti e in Italia. Nella incredibile produzione di Crepax non va poi dimenticata l'attività pubblicitaria, tuttora intensa, quella di designer grafico per una gamma vastissima di prodotti, dai tessili alle piastrelle, quella di inventore di splendidi giochi da tavolino e infine quella della grafica.

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