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Index02: il Tessunto del Nonwoven

Index: la fitta trama del non-tessuto con cadenza triennale si incontra a Ginevra.

Maura Leonardi


Dal 16 al 19 aprile 2002 si è tenuta presso il Palexpò di Ginevra, Svizzera, l'esposizione INDEX02, appuntamento triennale con il mondo del tessuto non tessuto. La manifestazione, ormai arrivata all'undicesima edizione, rappresenta un vero e proprio punto d'incontro per gli operatori del settore: dai fornitori di materie prime ai costruttori di macchinari ed attrezzature, una vasta e completa vetrina nell'ambito specifico dei tessuti non tessuti. Nei ventimila metri quadrati, messi a disposizione dall'ente fiera, erano presenti 420 espositori provenienti da tutto il mondo per mostrare e discutere le innovazioni e la crescita di questo settore.

La produzione di non tessuti coinvolge diversi ambiti di applicazione in quanto sono materiali tecnologicamente avanzati ad elevato valore aggiunto che tendono a sostituire progressivamente i tradizionali supporti in tessuto od altri prodotti, grazie alla possibilità di adattarne le caratteristiche alle esigenze specifiche di ciascun impiego. Le applicazioni più conosciute sono i pannolini per neonati ed i prodotti per l'igiene e la cura del corpo e per la medicina.

Ma numerose altre possibilità di utilizzo si trovano negli ambiti della filtrazione, dell'imballaggio, della pulizia, dell'equipaggiamento per le automobili o nei materiali per l'edilizia.


I MAGGIORI PRODUTTORI DI TESSUTO NON TESSUTO SI CONCENTRANO NELL'ASSE EUROPEO dove nel 2000 è stata raggiunta e superata la barriera di produzione di un milione di tonnellate (Fig.2), con una crescita in termini di volumi pari al 13% che ha portato le aziende europee a sottrarre il primato agli Stati Uniti. Dopo il turbolento periodo della metà degli anni '90, caratterizzato prima da una mancanza di materie prime poi da un esubero di produzione, l'attuale crescita del continente europeo - a discapito di Stati Uniti e Giappone - è stata favorita sia dalla positiva congiuntura economica, sia dalla creazione di nuovi prodotti. In particolare l'industria del non-woven ha dimostrato una grande capacità d'innovazione e di risposta alle fluttuazioni del mercato ed allo sviluppo della domanda. I prodotti per l'igiene fanno da padrone e le salviette umidificate, grazie alle innovazioni di prodotto, continuano la loro marcia trionfale. Non solo: anche le novità per i prodotti destinati all'igiene intima femminile ed i pannolini per bambini giocano un ruolo importante. La nicchia dei prodotti per l'igiene - salviette, tovaglioli umidificati per l'igiene personale o uso domestico, nuovi panni antistatici, asciutti o impregnati, per l'uso domestico o industriale - registrano attualmente una diffusione notevole ed inaspettata.

Ad oggi rappresentano una nicchia di mercato che assorbe il 10% della produzione totale, ma registrano un tasso di crescita annuo che varia dal 40 al 50%. Dal 1999 al 2000 le tonnellate di non-woven prodotte e destinate al settore igiene sono passate dalle 324.900 del 1999 alle 341.400 del 2000, mentre per quanto riguarda i prodotti umidificati si è passati dalle 101.700 tonnellate del 1999 alle 152.500 del 2000.


LE NUMEROSE NOVITÀ TECNOLOGICHE PRESENTATE NELLE MATERIE PRIME E NEI MACCHINARI PER LA TRASFORMAZIONE HANNO ATTIRATO ALL'APPUNTAMENTO DI GINEVRA 11.187 VISITATORI, l'8,4% in più rispetto all'edizione precedente, testimoniando il crescente interesse per il vasto mondo del tessuto non tessuto. "Aggiungere valore ai non-tessuti " è stato il leit-motiv del ciclo di congressi organizzati dall'EDANA in concomitanza con la fiera per discutere e presentare gli sviluppi tecnologici, ponendo l'accento sull'importanza del valore aggiunto da attribuire ai prodotti non-tessuti: decorazioni, goffrature, stampe.


ANCHE LA FABIO PERINI HA PARTECIPATO ALL'EVENTO INSIEME A DIATEC, l'azienda consociata del Gruppo Körber che produce macchinari per la produzione di pannolini per bambini, assorbenti per l'igiene intima femminile ed incontinenza.

Durante i quattro giorni di manifestazione DIATEC ha colto l'occasione per presentare la DIANA TINY: il nuovo concetto di linea per la produzione di salva slip tradizionali e modello "tanga". La linea progettata sul principio del "plug&go" riassume in un'unica struttura le operazioni di trasformazione, stoccaggio e packaging; l'installazione della linea completa richiede meno di 16 metri quadrati. Durante l'appuntamento di Ginevra le due macchine che compongono la linea DIANA TINY portate in dimostrazione hanno funzionato a pieno regime arrivando ad una produzione di 1300 pezzi al minuto per il prodotto "TANGA" e di 1000 pezzi/min. per il salva slip tradizionale prodotto in due colori: bianco e nero. Il "tanga" è confezionato in dispenser di cartone da 30 pezzi ciascuno, mentre per il salva slip è prevista una confezione doppia contenente 20 pezzi. Le innovazioni spingono il mercato, infatti il "salva slip nero" ed il modello "tanga" sono stati, nel 2001, i protagonisti per i prodotti dell'igiene intima femminile. Ad esempio, in Italia l'introduzione di nuovi modelli di panty shield (salva slip) ha fatto crescere la percentuale di penetrazione del mercato che è passata dal 53 al 62% e le opportunità di crescita per il futuro saranno favorite dall'aumento nei consumi. Infatti, le donne italiane utilizzano solo 131 proteggi slip all'anno contro i 170 utilizzati dalle donne europee e l'importanza di questo segmento di mercato è dimostrata anche in termini di fatturato: nel 2001 è stata superata la cifra di 103.291.380 euro. Inoltre la diversità con cui le consumatrici percepiscono il prodotto in termini di benefici porta ad un ulteriore segmentazione che lascia spazio a veri e propri core business: il 56% delle donne italiane percepisce il prodotto in termini di freschezza e libertà, mentre per il 44% come protezione e salute per la pelle.

Il prossimo appuntamento con la INDEX sarà nel 2005 ed in occasione di questa data potremo addentrarci nuovamente nella fitta trama del nonwoven.

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