Appena sveglio ho notato subito che l'aria era più fresca, frizzante, piacevolmente intiepidita dal primo raggio di sole.
Andando al lavoro in bici quasi non mi accorgo delle poche auto elettriche che, ordinate e silenziose, fiancheggiano la pista ciclabile.
Attraverso il sottopasso della ferrovia e per un attimo mi accarezza la vista il riflesso dei pannelli fotovoltaici che, in un allineamento a perdita d'occhio, fiancheggiano i binari del treno.
Succede quasi tutte le mattine, ma ogni volta questo gioco mi colpisce piacevolmente.
Così come mi fa sorridere, facendomi sentire un bambino, la vista delle grandi pale eoliche che, appena in periferia, girano maestose con movimenti che sottintendono un ritrovato amichevole accordo tra l'uomo e la natura: lente e inesorabili muovono l'aria.
Un'aria finalmente pulita alla quale, ormai ci siamo abituati e della quale non potremmo più fare a meno.
A quel punto mi sono svegliato.
Walter Tamarri