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TidBits 041: Isole mai trovate

L’isola come metafora di vita e di ricerca è il tema che ispira la mostra “Isole mai trovate/Islands never found”, curata al Palazzo Ducale di Genova, da Lóránd Hegyi, Direttore Generale del Musée d’Art Moderne di St-Etienne e da Katarina Koskina, Presidente del Museo di Stato di Arte Contemporanea di Salonicco (Grecia).

L’esposizione coinvolge artisti di fama internazionale, chiamati a interpretare, con alcune opere inedite, la propria isola mai trovata, attraverso una navigazione eterna, pervasa comunque dal dubbio che davvero quell’isola esista.


Le “isole” sono infatti zone creative specifiche, uniche e individuali, nelle quali ciascuno di essi cerca di comunicare con il proprio linguaggio, una visione del mondo, ideologica,filosofica ed estetica.


Oltre 70 opere, tra installazioni, video, fotografie, sculture, disegni e dipinti realizzate da una trentina di artisti di fama internazionale; tra questi: Marina Abramoviç, Alice Aycock, Louise Bourgeois, Tony Cragg, Danica Dakiç, Latifa Echakhch, Gilbert & George, Rebecca Horn, Anselm Kiefer, Jannis Kounellis, Richard Long, Luigi Ontani, Orlan, Dennis Oppenheim, Michelangelo Pistoletto.

Quest’ultimo, storico esponente dell’arte povera, ha attratto la nostra attenzione per la materia prima utilizzata per la sua installazione: Labirinto e Grande Pozzo.

Pistoletto infatti costruisce un labirinto con fogli di cartone, creando piccole isole immaginarie,dove il dubbio è l’elemento conduttore, la tensione intellettuale che ci spinge in una metafora continua del navigare, alla ricerca dell’isola che non c’è.


Palazzo Ducale, Genova,

13 marzo - 13 giugno 2010

  • Orlan, Portrait peint de No-No-Mun-Ya.
  • Danica Dakiç, La Grande Galerie 1, 2004.
  • Alice Aycock, Sand/Fans, 1971-2010.
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