Facile nascondersi nella natura. Basta vestirsi con abiti i cui colori si accordano con il panorama circostante e il gioco è fatto. Se poi indossate una tuta mimetica di tipo militare o modaiolo è possibile attraversare una foresta senza essere notati.
Ma come ci si può mimetizzare all’interno di un supermercato? Questa è la domanda a cui hanno provato a rispondere con il loro progetto di guerriglia art Yvonne Bayer e Sabine Keric, studentesse di Communication Design all’ Università di Karlsruhe, in Germania.
La scelta del supermercato come ambito di sperimentazione è stata suggerita dal fatto che è un ambiente pulito e ordinato dove la gente non si aspetta nulla di strano. E per contro ci sono tanti tipi di merci esposte in grande quantità e, a volte, in modo affastellato: situazione ideale per un buon camuffamento.
La persona camuffata “entra” nella di merce esposta mimetizzandosi con essa, sparisce completamente per un attimo, ma poi riemerge provocando le reazioni più diverse.
Il personale di vendita ha risposto alla ”provocazione” in maniera divertita,mentre i dirigenti del supermercato, che naturalmente non erano stati avvisati, non sono stati per nulla contenti. I clienti hanno reagito in modo differente:alcuni erano divertiti altri si sono irritati altri ancora del tutto indifferenti.
Per ora i camuffamenti sono stati di tre tipi: carta colorata, scatole di cartone,borse di plastica. Ma l’esperimento continua e se la prossima volta che andate al supermercato, vedete della merce che si muove… vuol dire che la guerrilla art ha colpito ancora.