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TidBits 011: La Borsa della Paglia
Prima del 10 maggio 1976 in Italia era davvero difficile, nell'uso quotidiano, prescindere da quel materiale così anticamente giallo, fibroso e piacevolmente ruvido che era ed è la carta paglia.
Gianfranco Merli, politico livornese, nel suo intento di proteggere l'acqua come bene ambientale,quel giorno dette vita a una legge che rese in un istante troppo oneroso per il territorio tale produzione. La vita della carta gialla (come altrimenti è spesso chiamata) era durata circa 140 anni. Toscano il suo boia, toscano anche il padre, Stefano Franchi, farmacista di Villa Basilica che inventò la carta paglia nel 1834. Ancora una volta la città di Lucca e la storia della carta procedono accoppiate. A Borgo Giannotti, quartiere lucchese fuori dalla cinta muraria, esiste va quella che oggi chiameremmo la Borsa della Paglia: lì si faceva il prezzo della materia prima, lì si decideva il costo di riferimento per tutta Europa. Canapa, lino, cotone; ma anche ortica e falasco(la paglietta che avvolge i fiaschi): si era provato a fare carta partendo da tutto questo. Fino anche un po' di calce mista a paglia dette vita a un evergreen che ancora oggi è ricordato da molti con nostalgia.