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Snapchat, l’app che sta dominando il 2016!

Negli ultimi mesi, se siete appassionati di social networks o comunque li utilizzate, avrete sicuramente sentito parlare di Snapchat.

Andrea Dovichi


Snapchat, l’app “che dominerà il 2016” (come ha dichiarato a gennaio Marco Montemagno, uno dei massimi esperti in digital innovation italiani: http://bit.ly/pjl47-snap2016), è una messenger app basata sul concetto che, una volta inviato un contenuto (solitamente un’immagine o un video abbinati a un breve testo), il destinatario ha ventiquattro ore per leggerlo una sola volta prima che automaticamente si cancelli e venga perso per sempre.


NONOSTANTE IL SUCCESSO SIA RECENTE, QUESTA APP È NATA NEL 2011 dall’intuizione di due ventenni, Evan Spiegel e Bobby Murphy, rimasti colpiti dall’abitudine dei loro coetanei di cancellare le foto compromettenti da Facebook prima di sostenere un colloquio di lavoro. Nei mesi successivi al rilascio gli analisti notarono che il massimo utilizzo avveniva durante le ore scolastiche: i ragazzi lo utilizzavano per passarsi le soluzioni dei compiti sfruttando la cancellazione automatica dei messaggi dimostrando che, quello che potrebbe essere un limite, è in realtà il punto di forza dell’applicazione. In poco tempo, Snapchat, ha suscitato l’interesse dei grandi colossi di internet: Facebook ha cercato due volte di acquistarlo (offrendo prima un milione e poi tre milioni di dollari), il colosso cinese di WeChat ha fatto valutare la società produttrice e persino Google è stato attratto dall’operato dei due giovani sviluppatori.


QUELLA CHE POTEVA SEMBRARE UN’APPLICAZIONE “PER TEENAGERS”, destinata solamente a passarsi i risultati dei compiti o a fare “sexting”, ha dimostrato di avere grandi potenzialità. Nonostante questo Snapchat resta difficile da capire, controintuitivo e minimalista e, per queste sue caratteristiche, è stato apprezzato prevalentemente dai “millennials” (http://bit.ly/pjl47-millennials) che ne rappresentano il maggior bacino d’utenza. Come può quindi un’app complicata e che non permette di archiviare i contenuti prodotti avere un così gran successo?


IL “SEGRETO” È NELLE FUNZIONALITÀ UNICHE CHE LA RENDONO ESTREMAMENTE EFFICACE per comunicare con il target di riferimento: è in continua evoluzione (vengono spesso introdotte nuove funzionalità che permettono ai marketer di essere sempre più creativi e innovativi), i contenuti temporanei obbligano il pubblico a seguire il brand assiduamente, gli utenti possono seguire l’azienda attraverso un QrCode (detto SnapCode) o tramite l’username e questa bassa automatizzazione fa si che solo chi è veramente interessato diventi follower, i millennials si lasciano difficilmente influenzare dal marketing tradizionale, i post recepiti come pubblicitari non vengono seguiti mentre quelli divertenti e “freschi”, anche se pubblicati da grandi brand, hanno molto successo.


L’ESPEDIENTE ADOTTATO DAGLI SVILUPPATORI PER GENERARE LA SPONTANEITÀ, L’IMMEDIATEZZA E LA FRESCHEZZA RICHIESTE DAL TARGET è stato l’introduzione degli stickers (delle simpatiche icone da applicare alle foto) e dei filtri (effetti che modificano il tono di colore dello scatto). Fondamentale anche l’introduzione dei trofei che sbloccano contenuti esclusivi agli utenti che svolgono determinate azioni sull’app e, ultime ma sicuramente non meno importanti, le lenses, degli elementi grafici che l’applicazione aggiunge ai video una volta riconosciuto il volto ripreso dalla telecamera. Considerando quindi il target e le possibilità offerte da Snapchat non è difficile immaginare come gli utenti lo stiano utilizzando, ma che dire delle aziende?


ANCHE I GRANDI BRAND HANNO INIZIATO AD UTILIZZARLO IN MANIERA NON TRADIZIONALE con campagne mirate al divertimento, H&M e Lacoste hanno organizzato delle cacce al tesoro nei rispettivi punti vendita, all’interazione con il pubblico, Miller ha invitato alcuni influencers ad un party esclusivo chiedendo di condividere la serata in tempo reale, oppure innovative, WWF Danimarca mostrava per una manciata di secondi le foto di alcune specie animali in via d’estinzione per testimoniare che la loro permanenza sul pianeta rischia di essere breve. Snapchat, in conclusione, è una piattaforma relativamente inesplorata sulla quale è ancora possibile emergere. L’importante, come sempre, è capirne i meccanismi per riuscire a comunicare il proprio messaggio con il giusto linguaggio. *



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