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Il bagno, nuova frontiera del benessere e dell’autorappresentazione

L’idea del bagno, così come la conosciamo oggi, è relativamente recente. Il nostro bagno, infatti, è stato “inventato” nella seconda metà del ‘800 quando, con le moderne tecnologie, si è consentito un più facile accesso all’acqua e si è organizzata un’accettabile rete di fognatura.

Perini Journal


Per i Romani le terme erano il luogo d’incontro per eccellenza: si potevano trascorrere interi pomeriggi al bordo delle vasche discutendo con gli amici, facendo affari, mangiando o abbandonandosi a pratiche amorose. Il contatto con l’acqua, che si poteva godere alle terme in grande copia e a diverse temperature, costituiva un piacere per i sensi, un momento del vivere comune profondamente radicato nella loro cultura. Successivamente, con il cristianesimo l’idea dei piaceri corporali ha trovato una dimensione decisamente diversa e le distruzioni degli invasori del Nord hanno ridotto di molto le possibilità di accesso all’acqua.

Attraverso una complessa evoluzione sociale e culturale i luoghi del bagno e dell’igiene personale vengono reinventati più volte (vedi anche l’articolo a pagina xxx), fino ad arrivare, all’inizio del ‘900 a una forma, la nostra, che prevede per le esigenze di pulizia personale, un ambiente chiuso, intimo e fortemente privato. Originariamente è un privilegio ad appannaggio dei ricchi ma con il riconoscimento sociale dell’’importanza delle norme igieniche, la sua diffusione tocca tutti gli strati sociali.


LA DIMENSIONE DEL BAGNO, NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI, È RIDOTTA ALL’ESSENZIALE: oltre agli elementi sanitari, lavandino, vasca, vaso e dove in uso, il bidet, non consente altri spazi se non quelli ergonomicamente necessari al loro utilizzo. Una vera e propria macchina per l’igiene. Nelle famiglie numerose il suo utilizzo viene a costituire motivo di scontro mattutino. Per molti poi è l’unico luogo della casa considerato un angolo di tranquillità, al riparo da sguardi indiscreti, propiziatorio di geniali pensieri che lì emergono.


A PARTIRE DAGLI ANNI ‘70 – ‘80 DEL SECOLO SCORSO, con la diffusione della casa di proprietà da parte di larghi strati della popolazione, è iniziato un processo di graduale miglioramento e personalizzazione dei singoli ambienti interni della casa considerati una estensione della personalità di chi la abita e pertanto oggetto d’investimenti, oltre che economici, emotivi e di autorappresentazione. Una importante conquista si è avuta con lo sdoppiamento tra bagno principale e quello di servizio, dove spesso vengono relegate le funzioni di lavanderia. Con questa mossa il bagno “padronale” conquista dimensioni maggiori, supera la semplice funzionalità e diveta oggetto di maggiori desideri di rappresentatività.

Le forme dei sanitari e delle rubinetterie cominciano a passare al vaglio dei designer che arricchiscono le proposte per una clientela che desidera proiettare personalità e status anche nei dettagli di scelte un tempo delegati al progettista, al costruttore o all’artigiano. Anche la tecnologia migliora: mentre, prima di quegli anni poteva capitare di restare insaponati sotto la doccia senza acqua calda perché pro-dotta in quantità limitata, ora con i nuovi scaldabagni a “fiamma modulante” si può averla istantaneamente e nella quantità desiderata! Un netto miglioramento, poi, riguarda l’areazione del locale-bagno il cui ricambio naturale vien garantito da esalatori imposti dalle norme edilizie.


DA ALLORA I CAMBIAMENTI, SOSTENUTI DA UNA RICHIESTA SEMPRE PIÙ ATTENTA ED ESIGENTE, hanno continuato a susseguirsi. In tempi più recenti l’attenzione agli aspetti ecologici ha sollecitato le case produttrici a trovare accorgimenti per il risparmio di acqua, tubazioni isolate in modo da evitare dispersioni di calore, e diminuzione dei livelli di rumore.

Oggi le aziende che producono apparecchi sanitari, sostenuti dalla creatività di archistar, tendono a proporre soluzioni coordinate degli elementi necessari al bagno e le presentano in ricchi cataloghi patinati (oggi tutti scaricabili on line nella versione digitale). Le ambientazioni che vi troviamo sono curatissime e mirano a soddisfare le esigenze di clienti con i più diversi orientamenti estetici ed economici. Anche gli elementi di contorno, che non fanno parte della loro proposta, indicano chiaramente i cambiamenti di gusto. Le pareti e pavimenti non sono più solo in ceramica lucida, campo d’azione per le pulizie della “donna di casa” degli anni ’80: prevalgono materiali naturali, pietre, intonaci a stucco e legni esotici accompagnati da un’illuminazione scenografica, completati da accessori ed oggettistica di contorno capaci di stimolare desideri fortemente edonistici.


I LAVABO HANNO DIVERSIFICATO LE LORO FORME, sono meno ingombranti visivamente, le forme si sono fatte più geometriche, spesso un catino rettangolare e semplicemente ellittico appoggiate su un piano di legno che maschera lo scarico sottostante e funge da piano di servizio. Una soluzione che ormai va diffondendosi è quella del doppio lavabo per coppie che devono assolvere alle loro abluzioni contemporaneamente, e desiderano evitare di contendersi lo spazio.


I VASI IGIENICI SONO L’ELEMENTO CHE, FORSE PIÙ DEGLI ALTRI, STA SUBENDO IMPORTANTI TRASFORMAZIONI. Già da tempo le originali forme a pianta ellittica hanno lasciato il posto a un rettangolo arrotondato sul davanti. Spesso questo elemento, è proposto nella versione sospesa per soddisfare un senso visivo di leggerezza, ma anche per consentire di pulire facilmente in ogni angolo del pavimento.

Al controverso utilizzo del bidet che, nei paesi dove è in uso, viene formalmente coordinato con il vaso, è oggi proposto, come alternativa, un vaso ipertecnologico in grado di assolvere da solo alle due funzioni. Questa soluzione, già da diversi anni presente in Giappone, viene ora messa sul mercato da importanti aziende europee come Geberit e Duravit. L’innovativo WC è corredato da una strumentazione, comandata elettronicamente, che assolve la funzione di igiene intima con dispositivi integrati nella ceramica e a una pulizia accurata e silenziosa del vaso.


VASCA O DOCCIA? Questo è il dilemma per chi non ha molto spazio. Ma per chi lo spazio ce l’ha, c’è ben da sbizzarrirsi: dalle classiche vasche smaltate con le zampe di grifone dorate a quelle di grandi dimensioni, con forme morbide e naturali realizzate con mescole di resine acriliche e minerali naturali, dalle vasche angolari dotate di idromassaggio (e illuminazione psichedelica!), a quelle biposto incassate nel pavimento. La vasca da bagno è spesso considerata come il luogo dove il corpo può abbandonarsi lasciando che i pensieri guadagnino in chiarezza. Vitruvio narra che Archimede ebbe l’intuizione della sua celebre teoria entrando in una vasca dalla quale traboccava acqua man mano che il suo corpo si immergeva e ne uscì nudo, correndo per strada urlando “Eureka! Eureka!”


MA NON È DETTO CHE CHI USA SOLO LA DOCCIA NON POSSA PROVARE I PIACERI CHE L’ACQUA È IN GRADO DI OFFRIRE. I moderni soffioni per doccia, consentono un flusso a pioggia gentile e carezzevole che può trasformarsi in una rinfrescante cascata (per esempio il modello Arethusa, prodotto da Tender rain).

E’ possibile poi creare ambienti doccia aperti, senza cristalli di protezione, sostituendo il piatto doccia con canaline (CleanLine di Geberit) a filo pavimento in grado di raccogliere e convogliare efficacemente l’acqua. Ma anche per chi ha timore di allagare il bagno e sceglie la classica cabina doccia le opportunità sono ampie. Accanto alle tante moderne proposte con cristalli fissi troviamo OPEN-SPACE di Duravit grazie al quale si può creare un box doccia con ante che, quando non viene utilizzato, possono essere chiuse appoggiandole alla parete riguadagnando spazio reale per l’ambiente bagno e un utile spazio virtuale con l’anta a specchio.

Ancora Duravit propone con St.Trop, una doccia che all’uso normale abbina funzioni di un potente bagno turco con temperature dai 42 ai 50 gradi e il 100% di umidità in grado di coccolare, in un piccolo spazio, le vie respiratorie, la pelle e allo stesso tempo di rilassare e distendere.


RICERCA STILISTICA, LAVORAZIONI ACCURATE, TECNOLOGIE INNOVATIVE E DESIGN CONTEMPORANEO rendono l’ambiente bagno di oggi non solo flessibile, comodo e funzionale, ma anche personalizzabile per gusto e stile. E’ l’ambiente più privato della casa ma che, ormai, ha acquisito una grande importanza di esibizione, un mezzo importante dove, chi lo desidera, può affermare la propria personalità e il proprio status. *



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