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World Business Forum Milano 2014: La provocazione fa riflettere

Il World Business Forum di Milano è un appuntamento imperdibile per leader, dirigenti e manager che intendono avere una visione allargata della complessità in cui siamo calati e degli strumenti necessari ad affrontarla.

Perini Journal 


Le sfide sono sempre più ardue e incalzanti, dicono gli organizzatori, ma anche le aspettative non sono mai state tanto elevate mentre i livelli di controllo rischiano di paralizzare ogni iniziativa. Una condizione che fa tremare le vene ai polsi anche agli imprenditori più navigati e ai manager più esperti. E allora? Come navigare nelle acque agitate dell’economia di questo primo quarto di secolo senza rischiare il naufragio e vivere in balia dell’instabilità emotiva prima ancora che organizzativa? Accettando le contraddizioni insite nelle turbolenze che ci colpiscono e imparando a usarle a nostro vantaggio, sembrerebbe.
La scelta degli speaker dell’undicesima edizione del WBF (Milano, 28 e 29 Ottobre 2014) sembra confermare la teoria degli organizzatori, che hanno proposto un panel di nomi autorevoli e rappresentativi delle discipline e dei settori più diversi. La provocazione, dunque, eletta a cifra stilistica della due giorni incarnata da personaggi che hanno saputo dar vita a un progetto, un’idea o un’azienda andando oltre i confini di ciò che sarebbe stato consentito.

 

È PROVANDO A OFFRIRE CHIAVI DI LETTURA DIVERSIFICATE, spesso contraddittorie o irrituali, che ciascuno può trovare un punto di osservazione nuovo da cui analizzare la situazione e identificare le strategie più idonee ad affrontarla.
Lo ha raccontato ai partecipanti Steve Wozniak, icona della Silicon Valley, pioniere e cofondatore di Apple, parlando del valore aggiunto dell’innovazione che proviene dall’interno anziché dall’esterno dell’organizzazione e che diventa una forma mentis condivisa, capace di spronare le persone, spingendole a non accontentarsi delle soluzioni più a portata di mano.
Uno speaker inatteso e accolto con grande interesse dal pubblico è stato Felix Baumgartner, base jumper professionista e paracadutista, nel 2012 ha saltato da circa 40.000 metri alla velocità di 1.357 chilometri orari, diventando il primo uomo a infrangere il muro del suono in caduta libera. La sua straordinaria esperienza affianca alla disciplina e al coraggio la capacità di visione che sa andare oltre il possibile fino a quel momento immaginato come limite.

 

IL MIX VINCENTE DI PROFILI ED ESPERIENZE PROPOSTI DAL WBF ANNOVERA ANCHE MARCUS BUCKINGHAM, autore di bestseller per il New York Times dedicati all’analisi dei fattori che determinano il successo. Visionario, consulente di multinazionali come Toyota, Coca-Cola, Microsoft e Disney, Buckingham ha contribuito all’introduzione della “rivoluzione della forza”, che sostiene che gli individui sono più efficaci e soddisfatti quando possono concentrarsi sul proprio io migliore.
Mohanbir Sawhney, ricercatore e consulente di marketing strategico e new media, ha parlato la necessità di rivedere il concetto di innovazione digitale poiché, ha spiegato, la rete cambia tutto ciò che tocca, dalle relazioni, ai media, dall’istruzione, alla guerra ed è perciò ovvio che influisca anche sull’innovazione che va dunque ridefinita per adattarsi a un mondo caratterizzato dall’iperconnessione.

 

UN ALTRO OSPITE CHE HA SAPUTO ISPIRARE LA PLATEA  COMPOSTA DA OLTRE 2.500 MANAGER È STATO OLIVER STONE, il regista tre volte premio Oscar, intelligente provocatore, profondo conoscitore della società e delle sue contraddizioni, capace di ritrarla senza alcun filtro e di aiutare, così, a guardarla per ciò che davvero è.
Sono saliti poi sul palco di WBF anche Chris Gardner, il milionario la cui vicenda ha ispirato il film “La ricerca della felicità” di Gabriele Muccino con Will Smith;
Simon Sinek, l’esperto di leadership che ha dedicato la propria carriera a convincere le persone a fare ciò che le ispira; Steven B. Johnson, autore e leader di pensiero del XXI secolo; Oscar di Montigny, ideatore e divulgatore dei principi dell’economia 0.0; Jacques Attali l’economista di fama internazionale, vero e proprio uomo del Rinascimento; Jesus Vega esperto di risorse umane;
Sandy Carter, Social Business Evangelist di IBM; Oscar Farinetti, imprenditore italiano creatore di Eataly ed Eusebio Gualino, amministratore delegato di Gessi oltre che fondatore e formatore della Gessi Academy.

 

 

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