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Nuovi trend strategici cambiano forma all’industria globale del tissue

TAPPI amplia il suo campo d’azione per aiutare l’industria del tissue a rimanere competitiva. La propensione manifestata dai mercati nordamericani verso i prodotti tissue di fascia alta negli ultimi dieci anni giustifica ancora investimenti in impianti per la produzione di tissue strutturato.

Raine Hyde - TAPPI 


I consumatori del Nordamerica, soprattutto negli Stati Uniti, hanno continuato a dimostrare la loro assoluta preferenza per prodotti tissue ultra premium, a costo di pagarli a caro prezzo, quando anche i consumatori dell’Europa occidentale tendono a tirarsi indietro di fronte a determinate fasce di prezzo.
Tuttavia, la tendenza USA verso la tecnologia TAD (through-air-drying) e altre tecnologie avanzate ad alta efficienza energetica, tra cui ATMOS di Voith e NTT di Valmet, ha subito un rallentamento negli ultimi mesi a favore della tradizionale tecnologia crescent former/dry crepe, perlomeno dal punto di vista degli investimenti in conto capitale. Mettendo a confronto le scelte tecnologiche operate tra il 2013 e il 2014, in questo numero del magazine TAPPI Tissue 360o, Pöyry riferisce che negli USA capacità nuove e programmate di macchine tissue convenzionali superano ormai gli investimenti per produrre tissue ultra premium, invertendo una tendenza consolidata che durava da cinque anni.
Per tutta una serie di motivazioni strategiche, come l’integrazione verticale di cellulosa (vergine e riciclata) per ridurre i costi di produzione, gli attuali investimenti dei produttori di tissue statunitensi si stanno anche orientando verso ex-fabbriche di pasta di legno, come la von Drehl di Natchez, Mississipi. Inoltre, saranno investiti maggiori capitali per finanziare la produzione integrata di pasta o espandere siti esistenti in cui poter installare nuove macchine tissue.

 

ESPANSIONE NEL TISSUE. Nell’ambito delle sue pubblicazioni e conferenze, dei forum, corsi e workshop, TAPPI monitora da vicino queste e altre tendenze dell’industria globale del tissue. Lanciato nel 2012, il magazine TAPPI Tissue 360o, insieme all’omonima Tissue360o Newsletter e alla pubblicazione d’avanguardia, Paper 360o, costituisce un osservatorio quotidiano privilegiato sull’industria mondiale del tissue. Anche la rivista specializzata dell’associazione, TAPPI Journal riguarda il mondo del tissue e altri segmenti del settore cartario. Ora tutte queste risorse sono confluite in un unico strumento, il nuovo Tissue Portal TAPPI (http://www.tappi.org/tissue), ossia “tutto quello che vorreste sapere sul tissue”, incluso formazione alla Tissue University, documenti tecnici e standard.
All’inizio di quest’anno, TAPPI, che ha sede ad Atlanta, Georgia, USA, ha ampliato il proprio campo d’azione nel segmento tissue, creando la nuova Tissue Division per comprendere opportunità di networking e di formazione non commerciale. Gli attuali comitati della Tissue Division prevedono il Division Steering Committee, il Tissue 360o Forum Program Committee, il Tissue Education Committee e lo Yankee Dryer Safety and Reliability Committee. Altri comitati sono in fase di istituzione, in funzione delle esigenze.

 

TSUNAMI D’ARGENTO. Poiché nuove tecnologie di processo, come TAD e simili, si evolvono, diventa fondamentale assicurare una formazione adeguata. Se questo è vero in tutto il mondo, lo è in particolare negli Stati Uniti, dove 40,3 milioni di persone sono arrivate oggi all’età di 65 anni e molti di questi “baby boomer” altamente qualificati stanno ancora lavorando. Di qui al 2030, tale numero è destinato a salire a 72,1 milioni.
Appare particolarmente inquietante il dato dei tecnici USA che nel 2010 ha raggiunto l’età pensionabile, pari al 27%, una percentuale che oggi si aggira intorno al 30%.
Nell’industria della carta, il 60% dei dipendenti più esperti è ormai vicino al pensionamento; per assicurare il passaggio di consegne tra pochi anni, rimane appena un 40% che può vantare un’esperienza da zero a 15 anni. L’esodo che presto colpirà il settore è a dir poco preoccupante, soprattutto nel segmento del tissue, in cui la sostituzione di personale altamente qualificato sarà decisamente complessa.
Per aiutare l’industria ad affrontare questo fenomeno, noto come lo “tsunami d’argento”, TAPPI, in collaborazione con college locali e istituti di formazione professionale, ha assunto un ruolo determinante nella formazione di lavoratori destinati a rimpiazzare l’ondata di talenti in uscita. L’associazione organizza anche corsi propri sul tissue, tra cui Tissue 101 - Process and Properties, un corso introduttivo sui metodi di produzione e la chimica di base, e Tissue 201 - Operations and Runnability, un corso avanzato per coloro che hanno già esperienza negli stabilimenti di tissue. Tissue 301 è attualmente in programmazione per il 2015 e altri corsi saranno istituiti in futuro.
TAPPI gestisce anche standard e TIPS (Technical Information Papers) per il tissue e altri segmenti dell’industria cartaria. I suoi esperti hanno sviluppato molti metodi di prova per misurare le proprietà del tissue nonché TIP che riguardano procedure sicure di gestione e manutenzione nelle fabbriche di tissue.

 

IL DILEMMA DEL RICICLO. Certo, i problemi del segmento tissue e di altri segmenti del settore non si limitano ai processi e al personale. Per esempio, sostenibilità e fornitura di materia prima sono diventati argomenti nevralgici negli ultimi mesi e TAPPI ha concentrato la sua attenzione sulla gran parte di questi temi, specie sul crescente dilemma della fibra riciclata.
Con tassi di recupero della carta vicini al 70% in Nordamerica, al 75% in Europa e all’80% in Giappone, ci si preoccupa sempre più del fatto che l’industria globale della carta possa presto andare a sbattere contro un tetto di materiale riciclato. A fronte di una domanda di fibra di recupero in aumento, potrebbero profilarsi all’orizzonte carenze periodiche che minacciano non solo la capacità produttiva esistente, ma anche le future espansioni basate su fornitura di materia prima riciclata.
Le preoccupazioni relative a un’eventuale carenza di fibra di recupero sono amplificate dal fatto che nel mondo più del 50% di carta e cartone viene ormai realizzato con materia prima riciclata. Allo stesso tempo, il recupero globale della carta è rallentato negli ultimi anni, in quanto i paesi protagonisti di questo processo si avvicinano sempre più ai loro limiti pratici.
Attualmente, il recupero globale di carta (secondo Pöyry) è a 223 milioni di tonnellate (tasso di raccolta del 56%) ed entro il 2025 dovrebbe aumentare di soli cinque o sei punti percentuali fino a 308 milioni di tonnellate (tasso di raccolta del 61%-62%), il che vuol dire una grande battuta d’arresto.
TAPPI segue attenta questa situazione in evoluzione, oggetto ricorrente di trattazione nelle sue varie pubblicazioni nonché nelle analisi approfondite e nelle discussioni in occasione di sessioni tecniche di conferenze, workshop e forum. La situazione è inoltre strettamente monitorata da diversi comitati e focus group TAPPI.
Negli ultimi anni, il coinvolgimento di TAPPI nel tissue e altri segmenti dell’industria cartaria ha valicato i confini del continente nordamericano, registrando sempre più nuove adesioni in paesi come il Brasile e la Cina. Particolarmente degni di nota sono i programmi e i progetti TAPPI che coinvolgono giovani professionisti di tutto il mondo. Grazie a una formazione e a un supporto di livello elevato garantiti da TAPPI e altri gruppi globali, questi giovani professionisti rappresentano la speranza futura dell’industria mondiale della pasta e della carta, in particolare del tissue.

 

 

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