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Encore Tissue

Quando arrivo alla Encore Tissue in Gilbertson Road, Laverton North, per iniziare la mia giornata, vengo superato da un grosso camion “B Double” che sta trasportando prodotti Encore Tissue al nostro centro di distribuzione. Ho la sensazione che durante la notte l’impianto di trasformazione abbia raggiunto livelli elevati di produttività.

David Holckner, Encore Tissue


Sul mio smartphone ho già esaminato il report giornaliero Encore Tissue, incluso gli arrivi di materia prima, i volumi prodotti da ogni macchina, le percentuali di vendita e i livelli di scorte. Alcuni potrebbero dire che si tratta di “microgestione”, ma questo è il DNA di Encore Tissue, azienda australiana di tissue low cost. Facciamo quanto basta, cioè solo ciò che è necessario per fornire ai nostri clienti prodotti tissue di alta qualità e servizi eccellenti al minor costo.

 

I MIEI NONNI ABBANDONARONO RUSSIA E POLONIA A METÀ DEGLI ANNI 20, dirigendosi verso l’Australia, per sfuggire alle persecuzioni e cercare di migliorare la loro vita in un paese nuovo, sconosciuto e lontano dalla loro “comfort zone”. I parenti di mia madre, gli Smorgon, aprirono una macelleria e tutta la famiglia lavorava insieme nella nuova impresa. Questi sono stati gli albori di Smorgon Consolidated Industries, cresciuta fino a diventare la più grande azienda australiana a conduzione familiare, con attività in tanti settori diversi: carne, carta, tissue, acciaio, vetro, plastica e tecnologia, ma anche investimenti in immobilizzazioni e mercati finanziari.
Alla Smorgon, i membri della famiglia, diversi per lavoro, proprietà, competenze e capacità, avevano ciascuno un diritto di veto sul processo decisionale e il sistema ha funzionato bene per quasi 70 anni. A metà degli anni 90, la famiglia Smorgon, giunta a 22 membri che lavoravano e tre diverse generazioni, decise di disinvestire tutte le attività e che ciascuno dei sette gruppi familiari avrebbe continuato nel proprio settore d’interesse.

 

NEL 1995, noi Holckner - mio padre Charlie Holckner, mio fratello Mark Holckner e io - abbiamo iniziato a cercare una nuova attività che desse alla nostra famiglia l’occasione di lavorare insieme e raccogliere nuove sfide. Volevamo sfruttare la lunga esperienza lavorativa accumulata e applicare le nostre sperimentate regole di business alla nuova impresa. Abbiamo esaminato molti business plan e idee prima di incontrare un consulente finanziario a metà del 1998 che stava trattando una piccola azienda di tissue in difficoltà finanziarie e a corto di liquidità. Nel giro di pochi giorni siamo partiti per visitare lo stabilimento, situato ad Albury, circa 300 chilometri a nord di Melbourne. Qui abbiamo trovato una macchina Fourdrinier di fabbricazione cinese, larga 1,6 m, con una produzione annuale di 2.500 tonnellate di tissue riciclato. Il direttore dello stabilimento era un ex-dipendente Smorgon e abbiamo capito subito le difficoltà del caso. L’impianto di trasformazione era situato a Melbourne, dove ogni giorno venivano trasferite le bobine madri in partenza dalla fabbrica. Tale impianto comprendeva due linee start-stop, insaccatrici che utilizzavano sacchetti preconfezionati e tubiere, il tutto costruito “in house”.

 

ENCORE TISSUE È NATA NELL'OTTOBRE 1998, quando abbiamo deciso di acquistare le attrezzature e i marchi dell’azienda, preparandoci a migliorare la qualità del prodotto e aumentare i volumi. Abbiamo scoperto che il personale dell’impianto di trasformazione non era preparato né motivato e la prima settimana mio fratello, mio nipote e io ci siamo ritrovati a completare un ordine di prodotti con marchio del distributore per uno dei supermercati nostri clienti. Dopo circa 3 settimane, abbiamo deciso di spostare l’intero impianto di trasformazione nel nostro quartier generale di Laverton North, nella zona occidentale di Melbourne. Avevamo gestito varie attività per molti anni in quell’area e conoscevamo un gran numero di fornitori e appaltatori.
Il mese successivo siamo venuti in Italia a incontrare l’azienda Fabio Perini e altri fornitori, per vedere una nuova linea di trasformazione. Siamo rimasti sorpresi quando Fabio Perini ci ha mostrato una nuova linea Sincro 4.0 alla divisione Alfa, preparata per una successiva Open House e disponibile per la vendita. Dopo un giorno e una notte di lunghe trattative, abbiamo acquistato la linea con alcune modifiche e il giorno successivo siamo partiti per Bologna, dove ci siamo procurati una confezionatrice TMC.

 

LO STABILIMENTO DI TISSUE NECESSITAVA DI IMPORTANTI MIGLIORAMENTI e, basandoci sulle nostre precedenti conoscenze di produzione, abbiamo revisionato l’impianto di preparazione dell’impasto, montato una nuova trasmissione, rettificato il cilindro monolucido e installato un QCS, per portare la produzione a 4.000 tonnellate annue.
La diversa qualità dei prodotti e il potenziamento dell’impianto ci hanno permesso di iniziare ad aumentare i volumi di vendita.
Nel 2002, per accompagnare la nostra crescita, avevamo bisogno di più bobine madri e così abbiamo cominciato a pensare di installare una nuova macchina tissue nel nostro sito di Laverton North. Siamo riusciti a trovare una macchina tissue a doppia tela Over Meccanica quasi nuova presso la Velcarta di Scafati, Italia, originariamente di proprietà di Kruger Tissue, in deposito nei tribunali fallimentari per oltre 10 anni. Abbiamo acquistato tutto l’impianto dai rivenditori locali, lo abbiamo smontato e spedito a Melbourne via nave. Mio padre ha raccolto la sfida di rilocalizzare la macchina tissue e rimodernare alcune parti di processo e attrezzature. Ha costituito un team di ingegneri, molti dei quali avevano lavorato in precedenza con la nostra famiglia, e nel dicembre 2003 la macchina tissue era in funzione nella sua nuova sede di Melbourne.
Ora puntavamo a realizzare prodotti a base di pasta sia riciclata che vergine. Più o meno nello stesso periodo, abbiamo potenziato la nostra linea di trasformazione con i gruppi di goffratura Fabio Perini 470 e 475 per realizzare prodotti decorati.

 

IL MERCATO AUSTRALIANO SI STAVA ORIENTANDO VERSO LA CARTA IGIENICA A 3 VELI, così abbiamo anche aggiunto un gruppo svolgitore supplementare di Futura nonché sostituito la nostra confezionatrice con un modello A5T Casmatic.
Nel 2008 Merino, uno dei nostri concorrenti con sede vicino a Brisbane, stato del Queensland (circa 2.000 chilometri a nord di Melbourne), si è ritrovato in difficoltà finanziarie e così siamo riusciti ad acquistare tutti i suoi beni: impianto, attrezzature, terreno, fabbricati, scorte e marchi. Abbiamo subito deciso di spostare l’impianto di trasformazione da Brisbane al nostro sito di Melbourne. L’azienda Merino era ottimamente posizionata sul mercato della distribuzione e bisognava continuare a rifornire i rivenditori. Abbiamo costituito un project team e rilocalizzato, collaudato e avviato l’intero impianto di trasformazione Fabio Perini Sincro in sei settimane. Una volta l’impianto in funzione, abbiamo ampliato il fabbricato per poter eseguire le operazioni di svolgimento con bobine madri di diametro superiore. Affinché entrambe le linee di trasformazione fossero orientate nella stessa direzione per i materiali di confezionamento, abbiamo modificato la configurazione della confezionatrice Merino A5T da sinistra a destra, come parte del nostro progetto di rilocalizzazione. Merino aveva acquistato una delle prime confezionatrici A5T e, incidentalmente, il suo numero di serie precedeva di poco quello della nostra A5T. Abbiamo anche investito in un gruppo svolgitore supplementare e una Casmatic CMB 202. Il terreno, i fabbricati e le scorte in eccesso di Merino sono stati venduti e le due aziende si sono fuse.

 

ENCORE TISSUE ERA ORA IN GRADO DI FORNIRE UNA GAMMA COMPLETA DI PRODOTTI MULTIVELO a base di pasta vergine e riciclata, sia brand che marchi del distributore. L’azienda è cresciuta in modo significativo e presto abbiamo avuto bisogno di ulteriore capacità di bobine madri.
Abbiamo esaminato diverse opzioni per potenziare la nostra macchina tissue e, alla fine, abbiamo deciso di sostituirla interamente, a esclusione del cilindro monolucido. Dopo aver vagliato attentamente opzioni e fornitori, abbiamo deciso di installare una crescent former PMPoland, con sezione di stampa modulare, pope, cappa integrata per alte temperature Fomat e caldaia Mingazzini con sistema di recupero di calore di scarto. Le unità “Combo” Fomat dal design innovativo sono state una prima mondiale per questa tecnologia.
La ventola di ricircolo, il sistema di combustione e lo scambiatore di calore sono preassemblati in un modulo isolato che consente di risparmiare tempo e costi di installazione.
Il pope PMPoland e un nuovo spappolatore ad alta consistenza fornito da ST Macchine sono stati installati tra novembre e dicembre 2014, fermando l’intera produzione per 15 giorni; le parti residue della nuova macchina saranno installate tra febbraio e marzo di quest’anno.
Oggi 3 generazioni della famiglia Holckner lavorano insieme, supportate da un management dedicato, e tutti vogliamo continuare a costruire il nostro business, offrendo ai clienti una qualità di tissue sempre migliore e prodotti innovativi.
Quasi 100 anni fa, quando mio nonno paterno lasciò la Polonia per l’Australia, il nostro cognome venne abbreviato da Holtzkener (uno che conosce il legno) a Holckner: eravamo proprio destinati a fare quello che facciamo!

 

 

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