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Una vita a colori!

In un grigio e piovoso pomeriggio di Novembre arriviamo nel cuore della Val d’Orcia, a Montalcino. In via Spagni 57 ci aspetta Carlotta Parisi, una giovane ed estroversa artigiana, con tanta voglia di vivere e di lasciare un segno con la sua arte.

Martina Giusti


La porta della sua bottega si apre e, una volta dentro, si dimentica tutto ciò che c’è fuori. Un’energia positiva avvolge quel luogo e chiunque entri, un mondo fiabesco e colorato fatto di sculture di carta e illustrazioni, di colori e fischietti magici.


Carlotta ama definirsi artigiana, non artista. Adora affinare la gestualità della tecnica tipica del modus operandi dell’artigiano. Si circonda di carta, colla e fil di ferro. E con questi materiali crea utilizzando la tecnica del papier mâché. Realizza un impasto di colla e carta di giornale con cui ricopre la struttura di fil di ferro delle sue figure.

Le sue sculture di carta sono davvero particolari, hanno un qualcosa in più. Forse perché utilizza un linguaggio universale, quello della fiaba, che fa tornare alla mente ricordi scolpiti dentro di noi e fa riaffiorare i momenti di un’infanzia lontana. O forse perché i colori vivaci e le forme arrotondate delle sculture danno gioia e allegria.


Figlia d’arte, ha ereditato dal babbo Annibale la capacità di osservare e l’amore per il fare. Ed è per questo che a lei piace creare, da sempre. Da bambina aspettava con ansia il suono della campanella per uscire da scuola e tornare a casa nella stanza-laboratorio creata appositamente dal babbo, dove lei e le sorelle potevano sperimentare con colori e materiali e dove prendevano vita marionette… e sogni!

Dopo le superiori ha lasciato la Toscana per trasferirsi a Milano. Nella città lombarda ha frequentato la scuola di illustrazione editoriale, dove ha approfondito le relative materie tecniche, percorso formativo perfetto per la sua personalità concreta e solida. Uscita da scuola con un mestiere in mano ha iniziato la sua carriera di illustratrice. Un foglio bianco e una matita bastavano per creare mondi magici. Dai libri per bambini a inviti per eventi, da calendari illustrati a mascotte per strutture alberghiere.


Ma il lavoro di illustratrice le stava un po’ stretto, le rimaneva sempre una parte creativa nelle mani che si portava dentro fin da quando era bambina. Le mancava il ”fare” materico, la tridimensionalità. Desiderava uscire dal foglio e nel contempo il richiamo della sua terra si faceva sempre più forte. Ed è stato proprio tornando “a casa” che è riuscita a seguire la sua vera vocazione.

La prima occasione infatti è arrivata nel 2006-2007 quando, invitata a partecipare ad una mostra di arte contemporanea a supporto di una manifestazione di musica classica vicino a Pienza, ha deciso di partecipare creando sculture e non illustrazioni. Sono nate così le sue prime opere di carta: i “I musicanti di Brema” e “La pifferaia magica”, divertente trasposizione al femminile del classico Pifferaio Magico, accompagnata da gatti invece che da topolini. Le sculture hanno catturato poco dopo l’attenzione di una giornalista dell’International Herald Tribune che ha scritto un articolo su Carlotta dandole una visibilità a livello internazionale.


E' stato però il 2011 l’anno della svolta, del riconoscimento dopo tanti anni di lavoro. Ad agosto a Bagno Vignoni, piccolo borgo nel cuore della Val d’Orcia, inaugura “GRAZIE”, una mostra con le sue sculture di carta e i disegni del babbo Annibale. GRAZIE come omaggio alle tante figure femminili esposte da padre e figlia, e inoltre GRAZIE alla Val d’Orcia, terra che è continuo riferimento e costante ispirazione per entrambi. L’esposizione ebbe un successo inatteso tanto che il promotore di Arturo Brachetti le chiese di portare quelle stesse sculture a Roma. Ma Carlotta per il mondo del teatro decise di intraprendere un percorso nuovo e lavorare sul tema del circo, creando sculture volteggianti per lo spettacolo “Ciak si gira” del noto trasformista torinese. Il “Paper Cirkus”, apprezzato fin dal debutto a Roma, ha visitato così i foyer dei più grandi teatri italiani ottenendo anche la recensione di Vincenzo Mollica nella sua rubrica d’arte e cultura DO RE CIAK GULP.

Da quell’esperienza non si è più fermata, riscuotendo un successo dopo l’altro tra cui l’attenzione di diversi canali RAI e della stampa. Le sue sculture di carta leggere per il materiale ma allo stesso tempo solide per la forma, incantano chiunque passi da Montalcino, dove ha la fortuna di abitare. Lei apre la sua bottega al mondo, nel quartiere in cima al paese, dove i vicini le portano i vecchi giornali per fare l’impasto e le fanno compagnia nelle lunghe notti d’estate mentre lavora per rifinire le sculture.


Un assaggio della sua arte si può avere passando da chiostro del museo di Montalcino e incontrando Nunziatina, nome diffuso tra le bisnonne del paese, ma che per Carlotta è diventato simbolo di Annunciazione laica e popolare. Fatta di carta e colla la giovane donna, a dimensione naturale, porta un messaggio di Papa Francesco. Che sia un omaggio al nuovo Papa si percepisce anche dalle ballerine marroni che indossa. Le parole trascritte sul libro che Nunziatina tiene in mano sono infatti un tweet che Papa Francesco ha dedicato ai giovani: “Non sotterrate i vostri talenti, i doni che Dio vi ha dato. Non abbiate paura di sognare cose grandi ”. Ed è proprio in queste parole che Carlotta ha riconosciuto il suo percorso di vita.

Fondamentale è stato l’incontro con Alberto Cavallini, maestro, poeta e creatore di fischietti, recentemente scomparso e che lei ricorda come un maestro di vita. Grazie a lui Carlotta ha arricchito di magia le sue sculture aggiungendoci colorati fischietti di argilla.

Carlotta Parisi è un vulcano scoppiettante di idee, colori e creatività. La sua attività artistica è passata da inventare magliette e souvenir originali per Montalcino a sculture che portano messaggi importanti. La sua vita è un libro illustrato con infinite pagine a colori. *


Seguite Carlotta Parisi su www.carlottaparisi.it



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