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Prima macchina NTT “lanciata in corsa” alla Papel San Francisco, Messico

Di recente, alla PSF (Papel San Francisco) di Mexicali, Messico, non lontano dalla città californiana di San Diego, è stata avviata la prima macchina tissue NTT al mondo. Pare che la nuova tecnologia di Valmet consenta una produzione ad alta velocità ed elevato risparmio energetico sia di tissue premium che tradizionale, con possibilità di cambio rapido tra le due modalità.

Hugh O’Brian


“Non avevamo certo programmato di essere i pionieri della tecnologia NTT”, dichiara Darío Palma, direttore dello stabilimento PSF. “Fondamentalmente avevamo deciso che era giunto il momento di integrare una nuova macchina e avevamo bisogno di maggiore capacità per produrre tissue tradizionale. L’avvio della nostra macchina numero 5 era stato veramente eccellente e dunque la nostra intenzione era semplicemente di replicare il successo con una macchina uguale come PM 6.

“Naturalmente, però, dovevamo anche considerare il consumo energetico, essendo un fattore di costo critico. Nel momento in cui abbiamo iniziato a parlare di energia, ho chiesto alla Valmet ‘Qual è la migliore soluzione di risparmio energetico di cui disponete? La loro risposta è stata: la macchina NTT, al che ho detto ‘Che diamine è?’ È così che abbiamo iniziato a prendere in esame il sistema NTT e a capire come si poteva adattare ai nostri obiettivi di produzione, alle esigenze del mercato e di crescita.”

Successivamente, Darío ha presentato il progetto al consiglio d’amministrazione, illustrando sia la tecnologia tradizionale sia il sistema NTT. “Il nostro CEO, Mario Garcia, ha riconosciuto subito il potenziale”, continua Darío, “e ha detto ‘questo è esattamente ciò che stiamo cercando perché dobbiamo penetrare alcuni segmenti premium come pure sviluppare innovazioni che non abbiamo fatto fin qui.’ Allo stesso tempo, la capacità di passare da una qualità tradizionale a una premium in modo molto rapido era decisamente stimolante. E poi, grazie alla nuova tecnologia, si poteva raggiungere una maggiore capacità produttiva rispetto a una macchina tradizionale.”


Nessun ripensamento, neanche nella peggiore delle ipotesi. All’inizio del 2011, un team di tecnici PSF è volato in Svezia per fare alcune prove. In seguito, la produzione ha esaminato vantaggi e svantaggi del fatto di essere i primi al mondo a usare la tecnologia NTT. “Abbiamo concluso”, continua Darío, “che non vi era nulla di così importante da indurci a un ripensamento. Nella peggiore delle ipotesi, ci saremmo limitati a gestire la NTT come una macchina tradizionale, solo più veloce di altre macchine, il che sarebbe stato comunque un buon risultato. Valmet ci ha convinto che tutta la tecnologia impiegata su questa macchina era già in funzione per produrre diverse qualità di prodotto in diverse configurazioni, dunque nulla che non fosse già stato testato, anche se non era mai stato utilizzato in questa configurazione NTT.”


Record di produzione sin dall’inizio.“Lo start-up della macchina è avvenuto il 24 luglio del 2013 ed è andato molto bene. Noi di PSF siamo convinti sostenitori della filosofia che punta a macchine continue veloci mentre le qualità premium come TAD o Atmos in genere non vengono prodotte a velocità molto elevate. Abbiamo subito infranto il nostro record di produzione per il tissue tradizionale, considerato che non abbiamo mai fatto così tanto: quasi 170 tonnellate in 24 ore con una macchina da 2,7 m.”

“Grazie all’ottima capacità di rimozione dell’acqua, sono abbastanza sicuro che questa macchina abbia la capacità di produzione più elevata per centimetro di larghezza al mondo. Con le qualità più pesanti abbiamo sfiorato una produttività di 2000 m/min mentre con le qualità premium abbiamo raggiunto circa 1400 m/min a oggi, sebbene non abbiamo prodotto tanto nel settore premium ancora, dal momento che, in questo momento, ciò di cui necessitiamo veramente è un tissue tradizionale.”

La questione più delicata che PSF ha riscontrato è la tela che trasferisce il foglio al monolucido e questo cambia tutto, visto che la chimica è molto diversa. L’avvio è stato buono, dice Darío, ma di sicuro abbiamo riscontrato alcuni problemi, che però siamo stati in grado di risolvere. Con la modalità tradizionale, NTT utilizza una tela liscia in poliuretano senza texture; per ottenere un prodotto testurizzato premium, è sufficiente installare una tela testurizzata. Il passaggio da una modalità all’altra è davvero rapido, come cambiare un feltro, e dura circa quattro ore.

“Penso che questa tecnologia potrà cambiare il modo di produrre tissue in futuro”, afferma Darío. “Per la maggior parte delle applicazioni, la qualità premium che possiamo ottenere con questa tecnologia è pienamente accettabile. La tecnologia TAD permette sicuramente di avere il migliore tissue che ci sia, ma è estremamente complessa per la gran parte delle applicazioni. NTT è una tecnologia molto più ecocompatibile, in quanto il grado di secco post-pressa arriva al 47% contro il 38-40% del tissue tradizionale. Certo, vi sono alcuni incrementi di costo, come la chimica più costosa, i feltri, le tele di formazione e un maggiore investimento di capitale. Ma dal punto di vista della carbon footprint nonché della sostenibilità, NTT è difficile da battere.”


Un investimento “marketing oriented” e un atteggiamento propositivo. Mario Garcia, CEO di PSF, spiega che è stato il trend del mercato per i prodotti premium a facilitare la scelta verso NTT. “All’inizio pensavamo di inserire una macchina assolutamente tradizionale come PM 6, visto che eravamo totalmente soddisfatti della PM 5, quindi era logico duplicare l’ordine. Naturalmente abbiamo preso in considerazione il tissue premium prodotto con TAD, ma è fuori dalla nostra realtà, considerato i mercati che serviamo e la capacità che avremmo dovuto installare. Il mercato messicano per i prodotti premium è piccolo e Kimberly-Clark controlla probabilmente il 90% di questo mercato. In più, sono prodotti a base di fibra vergine 100% mentre noi usiamo in gran parte fibra riciclata.”

“Di conseguenza, eravamo convinti che la cosa migliore fosse rimanere sul tradizionale. Ma poi Valmet ha presentato il nuovo concetto di carta strutturata equivalente ai brand nazionali o al TAD, però con la flessibilità necessaria per produrre facilmente anche le qualità tradizionali. Così ho chiesto ai miei manager: “Perché no? Perché non possiamo farlo?” Mi hanno guardato e hanno risposto “Vuoi dire che saremmo i primi al mondo a impiegare questa tecnologia? Perché noi?”


Prodotti premium con marchio del distributore in crescita. “Una motivazione fondamentale che ci ha spinto verso il tissue premium è stato il fatto che sempre più distributori vengono da noi con il desiderio di produrre il proprio store brand equivalente ai brand nazionali in termini di qualità. Così abbiamo individuato una classica situazione win-win, in quanto NTT ci ha dato l’opportunità di produrre tissue premium, di cui avremo bisogno per rinnovarci e accrescere la nostra quota di mercato, tanto più che, alla fine, abbiamo rischiato pochissimo. Nella peggiore delle ipotesi, se la modalità premium non avesse funzionato, la nostra perdita sarebbe stata comunque contenuta. Probabilmente un po’ di tempo, di spazio e naturalmente del denaro, ma ci è sembrato un rischio calcolato che valeva la pena assumersi.”


Il più grande produttore di tissue nel sud-ovest degli Stati Uniti. Non è un segreto che PSF intende crescere sul mercato USA. Solo nel 2013, il 10% circa della produzione dell’azienda è stato esportato negli Stati Uniti, anche se, come sottolinea Mario, ciò corrisponde a quanto prodotto dalla loro piccola macchina numero uno. E tutti i segnali indicano che i quantitativi in partenza per i mercati USA aumenteranno in futuro.

Il motivo molto semplice è che PSF è un produttore di tissue in crescita, strategicamente posizionato per rifornire la crescente popolazione degli Stati del sud-ovest, come California, Arizona e New Mexico. Inoltre, a causa dell’elevata domanda di acqua che la fabbricazione della carta richiede, questi Stati hanno assistito alla chiusura di alcuni stabilimenti di tissue negli ultimi decenni anziché a un aumento della produzione.

“Si potrebbe affermare che siamo il più grande produttore di tissue del sud-ovest degli Stati Uniti, considerato che siamo ad appena un chilometro dal confine con la California. Se guardiamo a California, Arizona, Nevada e alcune zone del New Mexico, in un raggio di opportunità di circa 500 miglia dal nostro stabilimento, il consumo di tissue in quell’area geografica è pari a circa il 60% del mercato messicano totale. Di conseguenza, siamo la fabbrica più vicina ai centri di consumo come pure alla materia prima, fibra riciclata, proveniente dalla zona di Los Angeles. Dunque il trasporto e la logistica sono favorevoli, dal momento che possiamo combinare carichi di prodotto finito per quei mercati in andata con carichi di fibra riciclata provenienti da lì per il ritorno.”

“In futuro, per servire i mercati sia del Messico che del sud-ovest degli Stati Uniti, abbiamo assolutamente bisogno di essere presenti nel settore premium e NTT ci offre questa opportunità. I distributori americani stanno davvero spingendo per migliorare la qualità dei loro marchi privati. Anche la terminologia si è evoluta, passando da Marchio Generico a Marchio del Distributore e a Store Brand fino all’attuale National Brand Equivalent (equivalente al brand nazionale).”

A dire la verità, non c’è bisogno di un tissue migliore di quello che la qualità NTT può offrire. Il tissue TAD, il livello più alto, può essere sicuramente considerato troppo complesso per l’applicazione.

Anche il sistema NTT può utilizzare fibra riciclata, perfetto per noi, visto che è quella che usiamo per circa il 95% di tutti i nostri prodotti.

Il nostro obiettivo è produrre tissue premium a partire da materia prima riciclata al 100%, il che cambierà la percezione del mercato del tissue riciclato sia in Messico che nel sud-ovest degli Stati Uniti.”


Per la cronaca... Quando al direttore dello stabilimento dalla capigliatura corvina, Darío Palma, che di recente ha compiuto 50 anni, è stato chiesto se, per la cronaca, c’è qualcosa che il team avrebbe potuto fare meglio riguardo al progetto NTT in avvio, risponde senza esitazioni:

“In realtà no. Naturalmente abbiamo avuto alcuni problemi e questioni da affrontare, ma questo è normale se s’installa una tecnologia d’avanguardia. Quello che non è accettabile è quando s’installa tecnologia collaudata standard e si hanno problemi. Ma la tecnologia NTT è ormai collaudata e funzionante. Non è TAD, non è Atmos e non è tradizionale. È qualcosa di diverso.”

E quei capelli... Ha appena avviato una tecnologia pionieristica, ha appena compiuto 50 anni e i suoi capelli sono ancora nerissimi. Di sicuro li tinge. “Per la cronaca,” sorride Darío, “non mi tingo i capelli.” *

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