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I “lavori di carta” di Ramin Razani

Ramin Razani insegnante, imprenditore, artista. Dislocare le superfici nello spazio, creare opere tridimensionali da fogli di carta, avvalendosi di tagli, pieghe parallele e oblique che creano giochi di luci e ombre, è la sua passione. Professore all’Università della Repubblica di San Marino, insegna Geometria Descrittiva nel Corso di Laurea in Disegno Industriale.

Perini Journal


Il suo interesse per i “lavori di carta” iniziò durante gli anni dell’Università a Firenze. Ramin frequentava una biblioteca chiamata “La Cooperativa dei Ragazzi” che nei primi anni 70 allestiva le sue vetrine con originali opere di carta: gli origami. Rimasto folgorato da certe figure, si avvicinò al “mondo delle opere di carta”. Studiò grandi designer, come Bruno Munari ed Enzo Mari che lo ispirarono in quella che poi diventò la sua arte: i kirigami, opere realizzate con carta tagliata e piegata. I “lavori di carta” di Ramin Razani derivano, come pensiero formale, da esperimenti fatti durante gli anni del Bauhaus da László Moholy-Nagy e Josef Albers. Le istruzioni dei laboratori della scuola tedesca erano semplici: prendere un materiale, ad esempio la carta, ammettere solo due operazioni, taglio e piega, non incollare nulla, non asportare nulla e creare una struttura.


Dal punto di vista puramente tecnico, l’arte del kirigami, contrariamente a quanto si possa pensare, non ha collegamenti con l’oriente e con l’origami ma si può legare ai libri animati pop-up nati nell’800: pubblicazioni illustrate che aprendosi diventano tridimensionali, grazie a pieghe, tagli e incastri.


Ramin, realizza opere sia astratte e che figurative. I processi che applica non sono altro che trasformazioni geometriche nello spazio. Assomigliano spesso a forme floreali perché le regole geometriche sono le stesse che segue la natura. Predilige l’astratto in quanto la forma si delinea mano a mano che si sperimenta e il risultato è inimmaginabile!


Sperimenta tagli e pieghe anche con altri materiali. Primo tra tutti il polipropilene, materiale molto flessibile e resistente che viene lavorato con la stessa tecnica della carta, dal quale nascono le lampade che produce. Ma non si ferma qui, crea scenografie con il cartone ondulato, costruendo installazioni di grandi dimensioni e affascinanti sculture in metallo. *


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