Nonostante si sappia che l’aria è veicolo privilegiato di tutta una serie di virus, in molti bagni pubblici, per motivi soprattutto di comodità gestionale, vengono installati gli asciugatori ad aria (a lama o altro) per asciugarsi le mani, incuranti del fatto che molti studi scientifici ormai abbiano stabilito che in questo modo si potenzia l’azione contaminante dell’aria.
Letizia Rostagno
Seduta nella sala d’attesa dell’ospedale, con l’orecchio teso a cogliere il mio nome per la visita che ho prenotato, mi guardo attorno. Cerco di toccare il meno possibile le cose intorno - le maniglie delle porte, la sedia sulla quale aspetto, la finestra – consapevole delle persone che affollano ininterrottamente questo luogo, ognuna con i suoi problemi e… i suoi microbi.
Il bagno di servizio per il pubblico è, se possibile, ancora più trafficato. E rifletto che noto e mi preoccupo dell’igiene solo perché mi trovo in un ospedale. Farei gli stessi pensieri seduta nella sala d’attesa di un aeroporto o di una stazione ferroviaria, o pensando di utilizzare il bagno di un bar? Non credo… eppure la situazione igienica che si configura è la stessa, anzi anche peggiore, perché in un ospedale i microbi sono tenuti in grande considerazione e combattuti. Non altrettanto avviene altrove. Nonostante si sappia che l’aria è veicolo privilegiato di tutta una serie di virus, in molti bagni pubblici, per motivi soprattutto di comodità gestionale, vengono installati gli asciugatori ad aria (a lama o altro) per asciugarsi le mani, incuranti del fatto che molti studi scientifici ormai abbiano stabilito che in questo modo si potenzia l’azione contaminante dell’aria. L’utilizzo di asciugamani di carta è in grado di abbattere drasticamente questo effetto, garantendo oltre a una maggiore igiene personale anche una più controllabile igiene del luogo pubblico.
Mi torna in mente un articolo apparso nell’ultimo numero del PJ: “IGIENE: accettate compromessi ?” Veniva una volta di più evidenziata l’importanza non solo del lavarsi le mani ma anche dell’asciugarle correttamente. Il presidente di Assocarta, il Dott. Matteucci, insisteva sulla necessità dell’impegno di ognuno dei partecipanti alla filiera della produzione della carta e del tissue per divulgare questa consapevolezza presso il grande pubblico, ed ETS è convinta da tempo che questo possa succedere anche attraverso l’arte e il suo potenziale comunicativo.
Da tre anni la nostra associazione è impegnata su questo fronte con la promozione e l’organizzazione di un concorso di Fumetto e Video che vede le giovani generazioni confrontarsi e prendere coscienza con questo tema e nello stesso tempo produrre opere che ne amplifichino la diffusione.
Da tre anni a questa parte il Concorso di Fumetto e Video promosso da ETS in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, oltre a premiare le idee migliori per la divulgazione di quello che ormai è un dato di fatto – la migliore efficacia della carta sia per asciugarsi le mani che per la salute dell’ambiente bagno, soprattutto se pubblico – contribuisce non poco alla diffusione di questa consapevolezza in primis nei giovani artisti coinvolti e poi del pubblico che variamente ne fruisce attraverso le mostre organizzate, il sito web di ETS (http://www.europeantissue.com ) e il suo canale Youtube (http://www.youtube.com/user/ETSChoices). *