PJL-41

L’ultima frontiera del web

Il mondo del web ha potenzialità illimitate, può definire nuove forme di comunicazione, nuovi stili di pensiero, nuovi modi di raccontare diventando sempre più un luogo di socializzazione e condivisione.

Martina Giusti


Le scoperte dell’uomo hanno determinato nuovi sistemi di comunicare. Dalle scritture ideografiche egizie alla trasmissione di messaggi a distanza utilizzando i fuochi, l’uomo ha continuamente sperimentato forme di comunicazione segnando ogni epoca storica. L’evoluzione della comunicazione ha influenzato profondamente i comportamenti, le forme di socializzazione e le abitudini culturali. Ad esempio, l’invenzione di Gutenberg, con l’utilizzo dei caratteri mobili ha promosso la diffusione di libri e giornali rendendoli accessibili a tutti. È un chiaro esempio di come l’invenzione tecnica ha segnato l’inizio del cambiamento comunicativo su tutta la società. La diffusione del web ha modificato e velocizzato il nostro modo di comunicare, di informarci, di socializzare e di condividere. Le potenzialità di questo nuovo mezzo sono tuttora in fase di evoluzione e cambiano costantemente insieme al mutare delle nostre abitudini. Il web racchiude in sé, nel passaggio da analogico a digitale, tutte le forme di comunicazione finora scoperte dall’uomo modificando profondamente il nostro modo di condividere idee, informazioni e stati emotivi. Oggi sempre più aziende scelgono il web per comunicare i valori del proprio brand e l’identità aziendale. La loro presenza sui social network è diventata vitale. Da una recente ricerca si è rilevato che i social network che hanno più richiamo sono facebook, twitter e youtube.


Anche Il settore Tissue non ne può fare a meno. Approda sul web, su youtube e lo fa a modo suo. Con ironia. Ci riferiamo allo spot ideato dal marchio “Le Trèfle” proprietà del Gruppo Sofidel per pubblicizzare la propria carta igienica dedicata al mercato francese. Lo spot, realizzato dall’agenzia pubblicitaria Leo Burnett, descrive come i tablet possano sostituire il cartaceo per disegnare, prendere appunti, giocare a sudoku, leggere libri. Quando però il protagonista si accorge che in bagno manca la carta igienica l’immagine del rotolo raffigurata sul tablet non gli serve a granchè. Questo dimostra come questo prodotto non tema l’avvento della tecnologia ma se ne serva. Utilizza la piattaforma di youtube, per pubblicizzarsi. Esalta ma allo stesso tempo ironizza sulla tecnologia ponendogli un limite. Ciò che sembra invece non trovare frontiere è la sperimentazione delle nuove forme di narrazione nel linguaggio cinematografico. Anche il cinema si è adeguato alle nuove tecnologie e alle infinite possibilità che il mondo del web offre. Dai primi esperimenti dei fratelli Lumière se n’è fatta di strada! Sembra incredibile che la prima pellicola cinematografica della storia e lo strumento da loro brevettato, il cinématographe furono presentati, più di 100 anni fa, nella sala da biliardo nel Gran Cafè del Boulevard des Capucines a Parigi. Oggi il cinema è soprattutto effetti speciali, grafica computerizzata e nuove piattaforme di distribuzione. In questo nuovo scenario il 15 Gennaio 2013 su youtube è nato Days, il primo film interattivo che in pochissimi giorni ha raggiunto decine di migliaia di visualizzazioni. Sulle nuove piattaforme web funziona così: più visualizzazioni hai, più il prodotto è convincente, più vieni remunerato dalle pubblicità. Le views o visualizzazioni sono il giudizio indiscutibile del pubblico.


Per vedere Days, è sufficiente collegarsi a youtube, digitare “Days the crossmovie” e un mondo completamente nuovo appare sullo schermo. Si clicca l’icona “Play” e si diventa registi del film. Nei primi frame un susseguirsi di frasi ci fanno capire a cosa stiamo per assistere… Days è una serie epico, intimista, interattiva Narrata attraverso quattro eroi In un susseguirsi di giorni Con infinite modalità di visualizzazione. Days è definito come il primo crossmovie al mondo, creato e diretto da Flavio Parenti (attore e regista italiano che ha studiato e debuttato al Teatro Stabile di Genova. Vanta esperienze cinematografiche con registi di fama nazionale e mondiale fra cui Silvio Muccino, Sergio Rubini, Liliana Cavani, Woody Allen, Pupi Avati). Ma cerchiamo di capire cosa si intende per crossmovie. è un film interattivo che porta dentro la sala di regia il pubblico che per la prima volta viene messo in condizione di dirigere lo svolgersi degli eventi e creare combinazioni di film diverse. In prima persona con un semplice clic, lo spettatore può scegliere uno dei quattro personaggi con cui iniziare la storia e durante lo svolgersi delle vicende può aderire o meno ad una determinata linea narrativa.


L’innovazione è appunto nel meccanismo narrativo, ogni episodio può essere guardato attraverso punti di vista differenti grazie a menù interattivi che permettono allo spettatore di cambiare il personaggio di riferimento creando all’interno dello stesso film una narrazione personalizzata per ogni singolo utente. Ai quattro protagonisti iniziali si andranno ad affiancare molti altri personaggi, infittendo non solo la trama ma anche i punti di vista disponibili. Lo stesso film potrà essere visto in oltre 200.000 modi differenti. Con “Days” lo spettatore si costruisce il proprio episodio, decidendo cosa guardare, quanto guardare, e come guardarlo. La trama di Days è decisamente attuale, affronta il tema della crisi economica. In Italia il Governo scioglie le camere, disperde la burocrazia, si demilitarizza senza quasi accorgersene. Nel giro di pochi mesi il Paese diventa terra di tutti e nessuno. I quattro protagonisti, appesi al filo incerto del web, scoprono l’esistenza di un video misterioso e agghiacciante, testimone del fatto che questa rovina globale non è frutto del caso.


Il film è correlato da un diario di bordo, sempre visibile su youtube, una sorta di backstage che permette al pubblico di conoscere da vicino attori e personaggi, di interagire con il regista e di assistere ad ogni passo della creazione di questa produzione. Ma a chi pensava che fosse finita qui, deve ricredersi. Days è tentacolare e si sviluppa sulla rete. Per questo motivo il creatore ha pensato di estenderlo oltre i confini naturali della creazione stessa: sviluppandolo attraverso gli altri. Lo strumento del social network può diventare una risorsa creativa e generativa di biodiversità artistiche. Concentrandosi su questo il regista di Days ha realizzato un progetto parallelo che punta alla creazione del primo “personaggio social” della storia. Il progetto 404 permette di creare un personaggio attraverso una community di video maker e musicisti emergenti e indipendenti, usando come base il progetto Days. Ma come funziona? È semplice. 404 è il “cattivo”, colui che ha generato la crisi nella quale i protagonisti e il mondo sono costretti ad annaspare. Non viene detto nulla di lui ma guardando la serie se ne percepisce la presenza. Infatti se lo spettatore cerca, vedrà la sua maschera ovunque e cliccandoci sopra, potrà visualizzare un video di “404” creato da un individuo esterno alla macchina di Days, che racconterà un episodio del “personaggio cattivo”.


Il tema del video è semplice: il creatore di una crisi come questa, secondo te, è un salvatore o un tiranno? La dimensione sociale diventa uno strumento di comunicazione. Non si comunica con parole, né con la condivisione di musica, ma con una creazione che segue un filo comune (in questo caso la maschera di carta di 404, realizzata dall’artista Phil Toys). Si comunica con l’arte. Il progetto è aperto a tutti i creativi, dai filmmakers ai disegnatori, dai musicisti ai compositori, passando per animatori, documentaristi e chiunque voglia partecipare! Days e tutto ciò che gli sta attorno è indice di un radicale cambiamento nel mondo del cinema dovuto alle nuove tecnologie. Il mondo del web sta contribuendo alle creazione di prodotti sempre più innovativi. In questo caso, al contrario dei luoghi comuni, non si può davvero dire che la creatività sia limitata! “Chissà se anche il mondo del tissue potrà trovare nel web nuove frontiere fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima…” *

Commenti:
Accedi o Registrati subito per pubblicare un commento
PERINI JOURNAL 41