I comportamenti ai quali ricorriamo individualmente per
porre rimedio alle difficoltà del momento, persistenti e
probabilmente non di breve durata, sono i più disparati.
Prevedono, per alcuni, il tentativo di ricostruire, a tutti
i costi, un passato mitico sul quale, anestetizzati dal
benessere, ci siamo fin troppo crogiolati, senza cogliere
quei segni di cambiamento che noi stessi abbiamo
collaborato a creare. C’è chi si attarda nella gestione di
un’area di relazioni, apparentemente senza confini perché
sorretta da reti social potenzialmente globali, ma che in
realtà alimentano il compiacimento narcisistico di gruppi
ristretti. I più accorti esprimono l’esigenza di interpretare
la realtà mettendo in discussione i propri stili di vita nella
ricerca di un possibile futuro.
Queste tendenze suggeriscono che nella gerarchia dei
bisogni, quelli individuali vengono sempre prima di quelli
sociali, se poi si sta attraversando un periodo di tensioni
economiche, le priorità dell’individuo si accentuano
ulteriormente. L’attenzione al proprio particolare aumenta.
Le aziende che vivono un analogo travaglio sul fronte del
mercato, nel proporre soluzioni non possono non tener
conto di una maggiore e più matura sensibilità del cliente/
consumatore che, in questo clima, elabora le difficoltà
economiche con una minore propensione verso le quantità
di consumi, controlla con più attenzione qualità e prezzi,
dà sempre maggior valore e importanza ai comportamenti
etici di chi produce.
È nelle pieghe di questi aspetti che l’innovazione deve
trovare spunti positivi per le sfide che richiedono i
cambiamenti in atto: flessibilità, attenzione costante alle
condizioni reali del mercato e, a volte, anche capacità di
vedere nelle difficoltà un’occasione di miglioramento e di
crescita. E poiché la spinta dell’innovazione nasce a volte dall’idea
di una persona e più spesso di un gruppo che condivide
passioni e conoscenze ricercando quella scintilla che
accende il nuovo, dovremmo ricordarci che la materia
prima di qualsiasi progresso è l’uomo quando agisce nella
elaborazione di un risultato positivo da proporre ai suoi
simili.
Dobbiamo osservare con occhi più benevoli chi ci passa
accanto, perché il nostro futuro può dipendere anche da
lui, e ricordarci che il miglior amico dell’uomo è l’uomo.
Maura Leonardi